NAOMI FEIL
Naomi Feil, laureata in Scienze sociali e membro dell’Accademia degli assistenti sociali, è Direttore esecutivo del Validation Training Institute di Cleveland, in Ohio. E’ la persona che ha elaborato il metodo Validation, attualmente riconosciuto come metodo di eccellenza nel trattamento dei grandi anziani con diagnosi di demenza di tipo Alzheimer o di disturbi ad essa correlati.
Dopo aver conseguito la laurea in scienze sociali alla Columbia University, Naomi Feil ha studiato alla Nuova Scuola di Ricerche Sociali dell’Università Case Western Riserve e all’Università del Michigan. Nel 1963, non soddisfatta delle terapie tradizionali per la cura dei grandi anziani con demenza, ha cominciato a sviluppare un proprio metodo per aiutare queste persone ad affrontare il disorientamento che a volte fa parte del naturale processo dell’invecchiamento.
Oltre al suo secondo libro sul metodo Validation, intitolato “The Validation Breakthrough”, cui è seguita un’edizione rivista e corretta nel 2002, Naomi Feil ha pubblicato numerosi articoli e prodotto filmati sul metodo Validation, che le sono valsi numerosi riconoscimenti.
VALIDATION THERAPY
Video: The More We Get Together 44 minuti
Si tratta di un documentario preparato per le famiglie di persone molto anziane disorientate, per le diverse strutture di accoglienza, per il personale e gli operatori di assistenza, e per gli studenti dell'invecchiamento.
Parte 1:
20 minuti: Tecniche base di Validation
Come riconoscere i tre stadi del disorientamento
Come in effetti aiutare gli individui disorientati in ciascuno stadio
Come costruire la fiducia
Quando toccare e quando non toccare
Parte 2:
24 minuti: Utilizzare un Gruppo di Validation
Come selezionare gli individui che ne trarranno profitto
Come riconoscere gliindividui che non ne trarranno profitto
Come iniziare il gruppo; argomenti; stimolare la conversazione
Come sviluppare i ruoli per ciascun membro
Come usare la musica, il movimento, chiudere l'incontro
Le tecniche di Validation guadagnate dal vedere questo film ridurranno in modo significativo il burn-out negli operatori di assistenza, miglioreranno il morale dei parenti, e restituiranno dignità alle persone molto anziane deteriorate.
Video: Communicating with the Alzheimer's-type Population: The Validation Method.
Marge, The Blamer (la biasimante), and Muriel, The Wanderer (la vagante)
19 minuti
Questo documentario pratico offre agli operatori di assistenza i metodi per comunicare con le persone molto anziane disorientate (con Alzheimer o con problemi simili). Il video indica come comportarsi con persone anziane che iniziano a fare accuse ingiuste o comunque irrazionali contro coloro che hanno cura di loro. In particolare, come esempio, il video mostra agli operatori che cosa fare quando una donna anziana di 85 anni si smarrisce da casa, non riconosce la propria famiglia, e comincia ad offendere.
Le scene di Muriel e Marge "prima" e "dopo", offrono alle famiglie e agli operatori di assistenza le tecniche che ridurranno il burnout negli operatori e lo stress nelle persone molto anziane.
GLI STADI DEL DISORIENTAMENTO
Le persone anziane con disturbi dell'orientamento o decisamente orientate sono entrate nello stadio finale della vita, quello della "Risoluzione" contro lo stadio della "vita vegetativa". Non hanno mai raggiunto ciò che Erikson definisce "integrità". N. Feil ha diviso questa popolazione in 4 stadi distinti, che possono essere identificati in base alle loro caratteristiche fisiche e psicologiche. Ogni stadio comporta un ulteriore ritrarsi della realtà, una lenta regressione fisica. Bisogna tenere però presente che le persone passano da uno stadio all'altro talvolta nell'arco di cinque minuti. Di solito, tuttavia, passano in uno stadio la maggior parte del tempo. Una persona può essere orientata alle 8 del mattino, e alle 3 del pomeriggio affermare che deve andare a casa a pascere i suoi cavalli e a mungere le mucche.
Primo stadio: Disturbi dell'orientamento - alterato orientamento nella realtà.
Secondo stadio: Confusione temporale - perdita delle capacità cognitive.
Terzo stadio: Movimenti ripetitivi - i movimenti ripetitivi sostituiscono il linguaggio.
Quarto stadio: Vita vegetativa - completo rinchiudersi in se stessi.
PRIMO STADIO: DISTURBI DELL'ORIENTAMENTO
Caratteristiche fisiche
Sguardo limpido e focalizzato.
Posizione rigida.
Movimenti nello spazio (anche su una sedia a rotelle o con una stampella) definiti, prolungati, precisi.
Muscoli della faccia e del corpo saldi.
Mascella spesso protrusa.
Dita e mani spesso puntate. Braccia spesso incrociate.
Labbra serrate.
Respirazione poco profonda.
Tono della voce chiaro, rauco, lamentoso o stridulo.
Spesso il paziente afferra un cappotto, un bastone o una borsetta.
Le funzioni intellettuali sono relativamente integre; il paziente può fare classificazioni, avere il concetto della misura del tempo.
Il paziente legge, scrive, disegna. Una parole del dizionario.
Le riduzioni della capacità visiva, dell'udito, della sensibilità tattile, della motilità sono relativamente limitate.
Caratteristiche psicologiche
I pazienti necessitano di esprimere le emozioni represse.
Si mantengono nella realtà presente.
Vogliono capire ed essere capiti.
Agiscono correttamente, secondo le regole.
Sono consapevoli di un occasionale stato confusionale.
Negano lo stato confusionale o confabulano (inventando storie per colmare le lacune mnemoniche).
I pazienti odono, vedono, parlano e si muovono abbastanza bene. Ascoltano.
Fanno resistenza ai cambiamenti.
Negano sentimenti quali il senso di solitudine, l'isolamento, la rabbia, la paura, il desiderio sessuale.
Accusano gli altri quando le perdite diventano significative.
Non sono in grado di comprendere le ragioni che stanno alla base del loro comportamento.
Vogliono essere legittimati dalle autorità: personale, amici, famiglia, dottori, ecc.
Si adirano con quelli che non possono o non vogliono usare l'autocontrollo.
Si risentono quando vengono toccati e si indaga sulla loro intimità. Non vogliono palesare la loro vulnerabilità.
I pazienti usano una "cinesfera", un invisibile cerchio che circonda ogni persona. I soggetti con disturbi dell'orientamento si sentono protetti da un'inviolabile sfera di circa 50 centimetri intorno al corpo.
Le persone con disturbi dell'orientamento si mantengono nelle regole socialmente prescritte ma con una eccezione: necessitano infatti di esprimere i conflitti del passato in forme mascherate. Per loro le persone del presente diventano i "simboli" di persone del passato. Una vecchia signora afferma che la sua compagna di camera le ha rubato della biancheria intima. In realtà la compagna di stanza simboleggia la sorella, di cui la donna era molto gelosa. Una donna che non aveva mai espresso i suoi desideri sessuali sostiene invece che un uomo si è nascosto sotto il suo letto.
I sentimenti vengono negati. Hanno la sensazione del freddo, mostrano discernimento e controllo, spesso risentendosi se vengono toccate. Mantengono la coscienza del tempo, giudicano gli avvenimenti, danno esatta collocazione ai problemi e mantengono l'ordine.
Provano vergogna quando capita che una loro occasionale dimenticanza venga scoperta, oppure si rendono conto di ripetere le stesse cose o di confondere le identità.
Confabulano, ricorrono a racconti fantastici per colmare le lacune mnemoniche, che però negano.
Sentendosi vecchie e inutili in una istituzione, o sole in casa, hanno la sensazione che ciò sia una punizione per il comportamento passato e affermano, per esempio, che "qualcuno sta avvelenando" il loro cibo. Il cibo è un simbolo dell'amore.
Amareggiate, sole e non amate sostengono che "qualcuno si è "impossessato" dei loro beni. Si sentono derubati dall'età avanzata perché nell'infanzia si sentirono derubati dalle sorelle, dai fratelli, dai genitori, che "rubarono" la loro dignità. Sentimenti simili si trasmettono nel tempo, attirandone altri come calamite.
Per giustificarsi o negare le forti emozioni che hanno avuto durante tutta la vita, biasimano e accusano gli altri.
Quando il coniuge muore, non sentono dolore o colpa, ma biasimano i dottori.
Non accettano il pensionamento, ma invece di esprimere collera, accusano il loro capo di nutrire pregiudizi verso le persone più anziane.
Quando i capelli si diradano a causa del processo di invecchiamento, accusano l'estetista o il barbiere.
Per mantenere il controllo, tesaurizzano. Temendo che si verifichino altre "perdite", conservano qualsiasi cosa: arance, spille di sicurezza, fazzoletti, tazze, pacchetti di zucchero, sale, giornali, nastri, per proteggersi dalle perdite future.
Nessuno riuscirà a farle ragionare. Se si cerca di convincerle contro la loro volontà, mantengono comunque la stessa opinione.
La necessità di giustificare il passato è più forte della verità. Le loro paure più oscure sono proiettate sugli altri per conservare l'equilibrio. Hanno bisogno di difendere se stesse, avere delle coperture. Non privatele delle loro difese, della loro dignità.
Questi tipi di comportamento sono necessari per sopravvivere, perché permettono loro di esprimere i sentimenti senza esporsi alla luce della dura realtà. Hanno bisogno di un rapporto di fiducia con uno specialista educatore, che le rispetti, che non discuta con loro, che capisca e non giudichi.
SECONDO STADIO: CONFUSIONE TEMPORALE
Caratteristiche fisiche
I muscoli sono ipotonici.
I movimenti sono ridotti e rallentati.
Lo sguardo è limitato ma spesso non focalizzato; è fisso su un punto lontano.
Il respiro è lento, prolungato
I movimenti nello spazio sono lenti e spesso accompagnati dalla domanda: "Da che parte?".
Il linguaggio non è sciolto .
I movimenti delle mani accompagnano i sentimenti, spesso interrogando.
Il tono della voce è basso e uniforme, raramente lamentoso o rauco.
Le spalle tendono a cadere in avanti, il collo è piegato.
Spesso si trascinano durante la deambulazione.
Caratteristiche psicologiche
La realtà appare offuscata per il deterioramento del pensiero logico, della capacità visiva e dell'udito.
Il paziente è capace di manifestare emozioni, ma non ricorda i fatti.
Vi è scomparsa del pensiero metaforico.
Il paziente non è in grado di porre persone o oggetti in categorie approvate, né di fare confronti.
Una intera vita di esperienze ha reso la saggezza dei pazienti cristallizzata: ritornano a una conoscenza intuitiva.
Capiscono chi è sincero e chi è falso.
Ricordano le percezioni sensoriali piacevoli dell'infanzia.
Non ascoltano le persone nel presente.
Dimenticano gli eventi recenti, ma hanno un eccellente ricordo degli eventi del passato caratterizzati da forti sensazioni.
L'energia è concentrata a risolvere i conflitti del passato incompleti, a evocare sentimenti di utilità e di piacere.
Inventano parole "personali" tratte dalla memoria antica, sono poetici e creativi.
Non possono partecipare a giochi con regole (per esempio la tombola).
Considerano il tempo secondo i loro personali sentimenti e non secondo l'orologio.
Il tempo è scandito dalle esperienze di tutta la loro esistenza (Esempio: Una persona ha fame d'amore. Amore = Cibo. Chiede ancora cibo immediatamente dopo la seconda colazione).
Usano i pronomi senza specifici riferimenti. "Lui" può riferirsi a Dio, al padre, al demonio, alla propria identità, al mondo, all'autorità, alla mascolinità, ecc.
Aumenta l'uso di simboli per rappresentare persone ed eventi del passato.
Pensano per immagini eidetiche, piuttosto che formulare parole.
Rispondono a relazioni educative e a sguardi di intesa con riduzione della tensione.
Spesso perdono la capacità di cantare intonati.
Spesso mantengono la capacità di leggere, ma perdono quella di scrivere.
L'attenzione è limitata a un breve spazio di tempo.
Odono distintamente suoni di un passato remoto, specialmente quando sono sordi.
Perdono il controllo, spesso pretendono l'immediata soddisfazione di istinti come il sesso, l'amore e il cibo.
Troppe perdite fisiche sociali costituiscono la goccia che fa traboccare il vaso. La progressiva perdita della capacità visiva, dell'udito, della mobilità, della sensibilità tattile, dell'olfatto, del gusto e della capacità cognitiva favoriscono il richiudersi in se stessi. I soggetti in stato di confusione temporale non possono negare le perdite né rimanere attaccati alla realtà. Cessano di cercare di mantenersi nell'ordine cronologico e si chiudono in se stessi. Invece di inseguire i minuti, inseguono la memoria. Perdono le tracce del tempo presente e inseguono il tempo della loro vita. Un sentimento ne scatena un altro.
Una persona o un oggetto del presente rappresenta il simbolo, il biglietto di accesso al passato. Un movimento familiare è come un veicolo che serve al trasporto. Una vivida (eidetica) immagine sostituisce la potenza in cavalli vapore.
La diminuzione dell'udito e della capacità visiva e della memoria recente sono le ragioni per questo viaggio nel passato.
L'inutilità e la solitudine costano moltissimo. L'inutilità è un prezzo alto per la consapevolezza della realtà.
Le lesioni cerebrali colpiscono in vari modi i centri di regolazione delle funzioni nervose nelle loro molteplici espressioni, per cui le persone affette da stato confusionale temporale perdono la capacità di controllarsi, di comunicare, di rapportarsi socialmente, non si uniformano più agli stili di abbigliamento o alle regole sociali, e mancano di stimoli da parte degli altri perché frequentemente sono ignorate o isolate.
Le persone anziane disorientate e in stato di confusione temporale ritornano ai sentimenti universali, fondamentali: amore, odio, paura della separazione, lotta per l'identità. L'operatore di Validation comprende la loro paura della separazione, il grido per rivendicare l'identità, la richiesta di aiuto quando affrontano l'ignoto. E riconosce la paura universale del buio e della morte, il desiderio di appartenere, di capire, di avere amore; perciò non ignora i lamenti delle persone anziane disorientate affermando che "vogliono soltanto attenzioni". Una persona con disturbi dell'orientamento cade in uno stato di confusione temporale dopo aver subìto forti perdite. Il paziente, se legittimato, potrebbe non peggiorare. Grazie a Validation potrebbe mantenere la possibilità di dialogare, di esprimersi e decidere malgrado l'accentuazione delle perdite. Per esempio: un uomo con disturbi dell'orientamento si muove agitato nella casa di cura quando il figlio non tollera più le sue accuse, le critiche al suo comportamento. Il movimento porta il paziente ad un improvviso ritiro nello stato di confusione temporale. Con Validation, le sue paure si sarebbero potute manifestare entro i limiti del disturbo dell'orientamento. Quest'uomo non deve essere ricoverato in una casa di cura, altrimenti cadrà in uno stato di confusione temporale. Potrebbe invece rimanere nella propria casa, e le accuse che lancia potrebbero essere ridimensionate grazie a Validation.
TERZO STADIO: MOVIMENTI RIPETITIVI
Caratteristiche fisiche
Il paziente dondola o balla.
Il paziente canta ma non può esprimersi mediante frasi di senso compiuto.
Il paziente mormora, fa schioccare la lingua, si lamenta.
I muscoli sono ipotonici, il paziente si muove lentamente, ma è consapevole dei propri movimenti.
Il paziente è incontinente.
Gli occhi sono spesso chiusi o lo sguardo non è focalizzato
Il paziente piange frequentemente.
Le dita e le mani picchiano, si tormentano, bussano, abbottonano e sbottonano.
Il paziente passeggia.
Ripete un suono e/o un movimento più e più volte.
La respirazione è costante, ritmica e regolare.
La voce è bassa, melodica.
Il paziente ha momenti di notevole forza fisica quando si aggrappa per mostrare affetto o collera.
Il paziente è ambidestro quando si sta liberando dalle misure di restrizione.
Il paziente non sa leggere o scrivere.
Il paziente può cantare dall'inizio alla fine una canzone appresa in tempi remoti.
Caratteristiche psicologiche
La necessità di parlare è perduta per disuso.
Il costante movimento mantiene la persona viva, le dà piacere, controlla la sua ansietà, allevia la noia e le conferma di esistere.
La capacità e il desiderio di pensare sono perduti.
I suoni ripetitivi stimolano, rassicurano e aiutano a risolvere i problemi.
Se motivato, il paziente può riprendere ruoli sociali ben stabiliti.
Il paziente è soggetto a perdita crescente della consapevolezza di se stesso e del suo corpo nello spazio.
Se non motivato, il paziente non reagisce agli stimoli esterni.
Il paziente ha energia per danzare e cantare, ma molto meno per conversare o pensare.
La sua attenzione è labile. Non può concentrarsi su più di una persona o di oggetto alla volta.
Il paziente non risponde se non viene stimolato mediante combinazione di stretto contatto, toccamenti, tono della voce e sguardi ammiccanti.
Il paziente si rassegna all'isolamento e all'autostimolazione.
Il paziente ha la saggezza di cercare di risolvere i conflitti non ultimati con il movimento.
Il paziente può ritrovare qualche parola dimenticata e tracce di ragionamento logico.
Interagisce con gli altri, ma soltanto in una relazione di amore, legittimante, autentica.
Il paziente non può partecipare a giochi con regole, è insofferente. Vuole immediata soddisfazione dei bisogni.
Gli individui che nel secondo stadio non hanno potuto risolvere i loro sentimenti condividendoli con altre persone che li legittimassero, spesso regrediscono a una fase precedente i suoni infantili per soddisfare se stessi e risolvere fino alla fine i conflitti non terminati del passato più remoto. In questa fase del disorientamento certe parti del corpo diventano simboli e i movimenti sostituiscono le parole. Per esempio: una persona che si sente bloccata, si veste e si sveste ripetutamente per sentirsi libera. Chi si sente affettivamente affamato, mangia del gesso per attenuare il desiderio. Chi è in collera, colpisce fino a che la sua furia si attenua.
Ogni persona ha un concetto differente di ciò che sono i sentimenti "cattivi", e questo è legato al concetto che i suoi genitori avevano di "cattivo" comportamento. I vecchi hanno la saggezza di manifestare questi sentimenti per risolvere i loro conflitti. Vergogna, colpa, desiderio sessuale o angoscia giacciono sepolti per tutta la vita, nascosti e sotto controllo. Dopo decenni, nei vecchi disorientati, tali sentimenti vengono alla superficie. Per esempio: un uomo nel terzo stadio si abbassa i pantaloni. Vuole provare di essere virile per la prima volta nella vita. Oppure manifesta la rabbia ai genitori che inibirono la sua sessualità quando era adolescente. I sentimenti che erano stati bloccati per tutta la vita, ora traboccano. Il tappo è saltato. La collera per le regole troppo rigide, la vergogna per "essersi sporcato" quando veniva educato alla pulizia, il senso di colpa per non aver operato al momento giusto, si manifestano sotto forma di agitazione motoria prima che passino la linea finale.
Nel terzo stadio il linguaggio diventa non-razionale. E' il risultato della piacevole sensazione della lingua, dei denti e delle labbra che non producono suoni. Per esempio: gli anziani soli, isolati, che sentono il bisogno della loro madre, la richiamano alla memoria producendo suoni caratteristici della prima infanzia: "Ma ma ma ma". Il movimento delle labbra che schioccano diventa la madre. La persona non si sente più sola, ha richiamato alla memoria sua madre come fa il bambino quando per la prima volta impara a parlare.
I movimenti del corpo possono riportare alcune persone nel passato. Per esempio: una vecchia signora si dondola perché ciò le ricorda quando era cullata da sua madre. L'infermiera che tocca gentilmente la vecchia signora simboleggia la madre. Il tocco diventa quello della madre, e ciò allevia l'ansietà e restituisce la sicurezza. Con il tocco di una mano, questa donna ritorna indietro nel tempo. Una donna al terzo stadio usa un calzino per rappresentare suo figlio, poiché era solita lavare i calzini di suo figlio. Nella sua immaginazione lei "è andata" a casa. Il calzino le ricorda il figlio, anzi "diventa" suo figlio.
Con vivida immaginazione, le persone anziane trasformano la casa di cura in un luogo di lavoro produttivo e viaggiano nel passato. Per esempio: una sedia che sentono robusta, simile al padre, diventa "papà"; la mano di un'anziana signora diventa il suo bambino. Gli individui che sembrano o danno l'impressione di essere simili ad amici, pazienti o colleghi del passato, "diventano" queste persone, indipendentemente dall'età o dal sesso.
Avendo perso la consapevolezza del proprio corpo nello spazio e utilizzando una vivida memoria, queste persone camminano o danzano nella loro sedia a rotelle senza muovere i piedi. Mimano con precisi e familiari movimenti delle mani, rimpiazzando con la memorie le cose o le persone mancanti. Per esempio: un uomo usa le dita per trivellare petrolio, o per tagliare gli alberi, o per mungere una immaginaria mucca, muovendo abilmente le dita e le mani per ricreare la memoria. Lavorano nell'età avanzata come hanno lavorato per tutta la vita. Ma ora lavorano per sopravvivere nello squallido presente.
La consapevolezza della dolorosa realtà provoca un ulteriore ritirarsi nel passato. Le medicine e le limitazioni spesso favoriscono il richiudersi in se stessi. Validation, confermando e condividendo le emozioni in una relazione gratificante, spesso impedisce alle persone nel secondo stadio di raggiungere progressivamente il terzo stadio.
Validation regala alle persone in stato di confusione temporale momenti di pensiero logico, allevia la tensione e il bisogno di ritornare al passato.
QUARTO STADIO: VITA VEGETATIVA
Caratteristiche fisiche
Gli occhi sono per lo più chiusi, lo sguardo non è focalizzato o è vacuo.
I muscoli sono atrofici.
Il paziente è abbandonato su una sedia o giace a letto nella posizione fetale.
Il paziente non ha più coscienza del suo corpo.
I movimenti sono appena percettibili.
Caratteristiche psicologiche
Il paziente non riconosce i parenti prossimi.
Il paziente raramente esprime sentimenti di qualsiasi genere.
Il paziente non inizia attività di alcun genere.
Non c'è modo di conoscere se il paziente ha risolto i suoi problemi.
Durante lo stadio della vita vegetativa, le persone anziane si chiudono completamente al mondo, smettono di lottare per risolvere la loro esistenza.
L'autostimolazione è minima, sufficiente per sopravvivere.
Quando una persona nel terzo stadio viene calmata con sedativi, isolata o orientata alla realtà, spesso si ritira nello stato vegetativo. La chiusura è completa.
Ho registrato alcune chiare risposte a Validation di persone anziane disorientate nello stadio di vita vegetativa. Studenti laureati nel 1973 hanno registrato alcune risposte non verbali. Una signora con gli occhi aperti chiamava suo figlio per nome dopo tre mesi di Validation.
Le persone nello stadio di vita vegetativa necessitano di contatto fisico, riconoscimento e assistenza finché vivranno. Aiutando le persone anziane disorientate durante gli stadi più precoci, l'operatore di Validation può evitare il loro passaggio allo stadio finale.
I SIMBOLI PER ACCEDERE AL PASSATO:
Un simbolo è un oggetto o una persona del presente che rappresenta un importante oggetto o persona del passato.
Un semplice giocattolo può diventare l'abbraccio della madre, una sigaretta il capezzolo.
Noi tutti usiamo simboli nell'arte, nella poesia e nei sogni. Con le funzioni intellettive integre, siamo in grado di associare due oggetti o due persone, confrontarle senza che vada persa la loro identità. Possiamo pensare metaforicamente. Dire: "la mia mano è un bimbo" è un modo poetico di confrontare due oggetti. Il poeta sa che la mano è morbida "come" un bimbo. La mano diventa il "simbolo" del bimbo.
Le persone anziane con disturbi dell'orientamento o decisamente disorientate usano dei simboli.
Gli individui con disturbi dell'orientamento usano oggetti e persone del presente per suscitare emozioni del passato ed esprimerle.
Una donna con disturbi dell'orientamento che ha represso l'ira nei confronti di sua madre accusa la figlia che ora l'assiste: "Tu stai trascurando i tuoi bambini. Una madre che ama i suoi bambini non li lascia soli con una baby sitter". La vecchia signora ha sostituito sua figlia a sua madre.
La persona decisamente disorientata ha perso la capacità di mantenere separati gli oggetti o le persone. Ha perso la capacità di confronto.
La mano, che sente morbida come un bimbo "diventa" un bimbo. Questa donna accarezza affettuosamente la sua mano-bimbo.
In entrambi i casi i simboli sono riferiti a persone o oggetti che nel passato erano reali, esistevano.
I simboli usati dagli psicotici adulti sono spesso simili a quelli di una persona con alterazioni dell'orientamento o decisamente orientata.
Per le persone anziane con alterazioni dell'orientamento frequentemente la diagnosi clinica è quella di allucinazioni paranoidi o fissazioni.
Le persone psicotiche costruiscono simboli immaginari dalle loro paure interiori. Le loro allucinazioni o fissazioni sono patologiche, percezioni della realtà prive di fondamento.
Queste persone necessitano di aiuto.
I simboli non riguardano la perdita di funzioni intellettive, né hanno un effetto benefico di per se stessi, nello stadio finale dell'esistenza.
Quando il mondo esterno diventa indistinto perché la capacità visiva si indebolisce, l'udito diminuisce e vi è perdita della sensibilità tattile, diventa facile - e in questo stadio finale dell'esistenza anche naturale - sostituire gli oggetti e le persone attuali con il passato.
Spesso le persone con disturbi dell'orientamento riversano le loro lamentele su figure autorevoli del presente (amministratore, autista di autobus, operaio specializzato, capo infermiera, ecc.) per esprimere la collera repressa nei confronti dei genitori. "L'amministratore non mi ascolta mai, non c'è mai, la sua porta è sempre chiusa. Quando io cerco di parlare con lui è sempre troppo occupato. Però ha tempo per tutti gli altri".
Il mondo della persona disorientata è un magazzino di simboli.
Un tovagliolo diventa il mondo. Ordinatamente, accuratamente e meticolosamente, una vecchia signora nel secondo stadio piega, accarezza, gli canta la ninna nanna, bacia ogni piega del tovagliolo. E' felice, ha un senso di appartenenza. Il suo mondo è in ordine. Il tovagliolo le permette di esprimere il suo desiderio di essere amata, abbracciata, al caldo e al riparo.
SIMBOLI UNIVERSALI CIO' CHE POSSONO SIGNIFICARE:
Gioielli, vestiti valore, identità
Scarpe recipiente, utero, simboli sessuali maschile o femminile
Borsetta simbolo sessuale femminile, vagina, identità
Bastone da passeggio o pugno pene, potenza, potere
Arredo morbido (sofà, ecc.) sicurezza, madre, casa
Arredo rigido (tavoli, ecc.) padre, Dio
Tovagliolo, fazzoletto, oggetto piatto mondo, proprietà, vagina, identità
Cibo amore, madre
Bere da un bicchiere potere maschile, potenza
Qualsiasi ricettacolo utero
Mettersi le dita nel naso piacere sessuale
Giocare con le feci piaceri della prima infanzia
SIMBOLI CARATTERISTICI USATI DALLE PERSONE ANZIANE DISORIENTATE:
Una mano un bimbo
Un dito un genitore, i piedi per camminare, un bambino con il quale camminare
Braccioli di una sedia una via
Uno spazio aperto un corridoio di casa, il paradiso, la speranza
Un bottone, un sassolino nutrimento, amore
Uno schiocco sicurezza, gioia
Un movimento a dondolo madre, maternità, sicurezza, gioia
Un liquido potere maschile
Una sedia resistente pene, uomo, marito, sesso
Una forchetta, un coltello collera
Un manico pene
Una voce bassa persona maschile
Un cucchiaio donna, sesso femminile
Un oggetto curvo donna, sesso femminile
Un calzino, una scarpa bambino, un vestito da bambino o un organo sessuale
Il corridoio una via nei dintorni
Una sedia a rotelle un'automobile, una bicicletta, una carrozza
Cambio di un capo di vestiario atto sessuale, libertà, sfida
Il pavimento della casa di cura i vicini
VALIDATION SIGNIFICA:
Rispetto per le persone anziane che hanno vissuto la loro vita, riconoscendone la saggezza.
ORGANIZZARE UN GRUPPO VALIDATION:
Le famiglie possono partecipare a Validation intervenendo regolarmente alle riunioni di lavoro per i familiari. Quando la famiglia e il personale collaborano, si daranno sostegno vicendevolmente e potranno apprezzare la saggezza, la poesia e l'interiorità che caratterizzano il disorientamento nella tarda età
In ogni istituzione, la comprensione e l'approvazione da parte dell'amministrazione degli scopi di Validation sono indispensabili, soprattutto quando l'operatore inizia a formare un gruppo Validation.
La costituzione di un gruppo Validation ha bisogno del sostegno dell'intero personale: direzione, dietisti, servizi sociali, personale infermieristico e animatori. Se l'amministratore o il direttore sanitario non appoggiano il programma Validation, l'aiutante infermiere non potrà essere istruito sul modo in cui portare ogni membro del gruppo ai servizi prima della riunione, la sala delle riunioni non sarà disponibile, e i membri del personale potrebbero interrompere la seduta e portare fuori del gruppo i singoli pazienti, compromettendo i risultati.
La mancanza di sostegno da parte del personale renderà impossibile per l'operatore di Validation di creare un gruppo.
A livello individuale Validation può comunque essere utilizzata.
Un équipe Validation può avere pochi operatori o tanti quelli di un intero istituto.
Organizzando riunioni regolari, gli operatori possono valutare i progressi, condividere le esperienze, esprimere le frustrazioni. I colleghi possono sostenere gli operatori e farli sentire meno isolati nel loro lavoro.
I PRINCIPI DI VALIDATION:
Comportamentali:
Precoci e ben affermati supporti di apprendimento; quando la memoria recente viene meno, la più antica sale alla superficie (omeostasi).
Un evento nel presente può scatenare la memoria antica. Il passato e il presente si fondono.
Una perdita fisica nel presente può evocare il vivido ricordo di una emozione passata; es. la perdita della capacità visiva a 90 anni scatena il terrore diessere stati chiusi in un luogo buio quando se ne avevano 5.
Inerenti lo sviluppo:
Ogni stadio della vita ha compiti differenti; gli esseri umani devono affrontare ogni compito e lottare per portarlo a compimento; i compiti esistenziali raramente sono risolti, continuiamo a tentare di risolverli fino alla morte; un compito ignorato richiede di essere preso in esame in uno stadio ulteriore; il compito ignorato vuole "essere finito".
Coloro che arrivano a un'età molto avanzata con un bagaglio di compiti volutamente ignorati entrano nello stadio finale dell'esistenza: lo stadio della "Risoluzione" contro lo stadio della "vita vgetativa"; il vecchio lotta per esprimere i compiti incompiuti, per fare pace prima di morire.
Le perdite fisiche (capacità visiva, udito, memoria recente) aiutano il vecchio a cancellare il presente e a restaurare il passato.
Psicologici:
I sentimenti ignorati amareggiano, attendendo nel buio.
I sentimenti ignorati esposti alla luce del giorno, perdono forza.
L'essere ascoltati con empatia (legittimazione) allevia il peso emozionale; riconosciuto, condiviso e legittimato, un sentimento può essere eliminato.
Ignorare le emozioni delle persone molto anziane non modifica il loro comportamento; se non le si ascolta, il loro comportamento peggiora o si chiudono nella vita vegetativa.
CHI È L'OPERATORE DI VALIDATION:
E' un adulto maturo, che possiede una chiara identità, ed è in grado di esprimere se stesso senza paura di rifiuti.
E' consapevole dei propri sentimenti anche quando non sono piacevoli.
E' una persona molto sensibile perché riesce a immedesimarsi nei pazienti molto anziani disorientati, e considera legittimi i loro sentimenti, senza chiedersi perché le persone anziane agiscano in un certo modo.
Non è un analista. Sa che la persona anziana disorientata ha perso la capacità di introspezione. Non è più in grado di mettere in relazione le sue emozioni con l'intelligenza o "immaginare" le ragioni che sono dietro i sentimenti per poi modificare la propria condotta. Immedesimandosi nell'anziano, l'operatore di Validation vede con gli occhi, ascolta con le orecchie e si adegua ai ritmi corporei della persona, per aiutarla a soddisfare il suo bisogno di identità, di amore e di legittimazione delle sue emozioni primitive.
E' IMPORTANTE CHE L'OPERATORE DI VALIDATION ACCETTI:
Il deterioramento fisico delle persone molto anziane
Il fatto che il rinchiudersi in se stesso del vecchio disorientato è un normale aspetto dell'invecchiamento
Che il ritorno al passato è un metodo di sopravvivenza, un processo salutare e un modo peralleviare il peso della vecchiaia
L'OPERATORE DI VALIDATION SA:
Che gli scopi esistenziali delle persone molto anziane differiscono da quelli degli individui giovani e sani.
Che le persone anziane disorientate non assolveranno mai completamente i loro compiti esistenziali non finiti. Continueranno a cercare di portarli a termine fino alla morte. Non riusciranno mai a raggiungere un grado di introspezione che permetta di modificare completamente la loro condotta. Hanno bisogno di una persona che rispetti i loro sentimenti, li ascolti, li rassicuri, e cammini accanto a loro sulle strade del passato.
CHI NON PUÒ OPERARE CON I VECCHI DISORIENTATI?:
Chi si occupa degli anziani e non è in grado di condividere sentimenti profondi con le persone disorientate che li esprimono liberamente.
Chi comunica soltanto a livello verbale, intellettuale, controllato, logico, non sarà in grado di applicare efficacemente le tecniche Validation. Si sentirà a disagio, si allontanerà dai pazienti anziani o somministrerà loro dei sedativi.
BURNOUT O SENSAZIONE DI INSUCCESSO:
Subentra quando l'operatore di Validation si aspetta che gli anziani disorientati si comportino secondo gli standard dell'operatore stesso: parlare chiaramente, controllare le emozioni, fare progressi quotidiani, ubbidire alle regole, ascoltare o comunicare verbalmente.
Se l'operatore accetta il decadimento fisico dell'anziano disorientato, raramente esperimenterà il fenomeno del burnout o la sensazione di insuccesso.
Il fenomeno del burnout è conseguenza di aspettative illusorie, quando l'operatore dimentica che gli anziani disorientati non possono e non potranno ricordare i nomi, l'ora o le date. Ricorderanno invece una relazione sincera, uno sguardo affettuoso, una voce dal tono rassicurante. I loro occhi si illumineranno, sorrideranno per la prima volta dopo mesi e l'operatore proverà piacere nel risvegliare la vita. Un momento di autentica condivisione compensa molte ore difficili con i pazienti.
Modi per prevenire il fenomeno del "burnout":
Avere aspettative realistiche
Stabilire obiettivi realistici per ciascuna persona anziana
Riconoscere e documentare i progressi
Ottenere un sostegno dovunque si può: membri della famiglia, personale, volontari, collaboratori
Organizzare un gruppo Validation
COME SI COMPORTA L'OPERATORE DI VALIDATION:
Non si aspetta che tutto il personale della casa di cura applichi Validation. E' possibile che alcuni membri dello staff non siano in grado di ntrare in sintonia con gli anziani disorientati, in quanto generalmente ci si aspetta che sia invece l'anziano a sforzarsi di inserirsi nella realtà quotidiana. Il vecchio che sa ragionare respingerà questo operatore dicendo a se stesso: "voglio una persona che non discuta con me".
Non esprime giudizi.
Non finge mai.
Non forza mai i sentimenti e non ride mai dei sentimenti.
Non si impone mai alla persona anziana cercando di convincerla del presente
Non è accondiscendente, fingendo di essere d'accordo con la persona anziana
Non punisce, né minaccia o protegge
Non reprime i sentimenti delle persone anziane né le obbliga a esprimerli: rispetta l'intimità.
Non si aspetta che tutte le persone anziane disorientate si comportino allo stesso modo, rispetta le singole diversità.
Non può "permettere" o "vietare" i sentimenti.
Non esplora i sentimenti che non sono stati espressi.
Non analizza i sentimenti che sono stati espressi. A differenza dei pazienti più giovani, nevrotici o psicotici, gli anziani disorientati non possono essere forzati ad affrontare i propri sentimenti.
Accetta e rispetta la saggezza del vecchio.
Cerca di sintonizzarsi con i propri pazienti, si adatta i loro ritmi.
Si mette nei panni del paziente. Nessuno di noi è stato vecchio: è molto difficile entrare nei panni di un vecchio di 90 anni, su una sedia a rotelle, che batte il pugno, non può vedere né udire bene, muoversi o ricordare il suo nome e tantomeno il nostro. E' molto difficile muoversi ai suoi ritmi e vedere con i suoi occhi. Lui non può vedere la sua mano. Vede un martello e un chiodo. Questo vecchio era un esperto falegname, come suo padre e suo nonno. Ha imparato da bambino a battere un chiodo diritto. Da vecchio se ne sta seduto e batte il pugno per ritrovare la propria identità.
Si immedesima negli anziani. Noi possiamo capire il vecchio, perché anche noi abbiamo subito delle perdite Non avete mai avvertito un senso di panico all'idea di aver perduto l'orientamento mentre guidavate soli in una notte tempestosa, senza nessuno cui chiedere informazioni? In casoaffermativo, avete provato lo smarrimento del vecchio disorientato che ha dimenticato dove si trova. Vi è mai capitato di sentirvi un arto intorpidito, di avere la vista confusa o l'udito debole, oppure di perdere qualcuno o qualcosa che avete amato, o di provare l'ansia di perdere un lavoro, la casa, la forza fisica? Se avete provato un senso di paura generalizzato, rabbia, gelosia, colpa, angoscia e amore, allora potete condividere sentimenti umani con le persone vecchie disorientate.
Può accettare le primitive e profonde emozioni dei vecchi disorientati e immedesimarsi in loro. Quando una vecchia signora si dondola gridando: "Ma ma ma ma", l'operatore di Validation sa che ciò significa che questa donna ha bisogno di sua madre, e applica le appropriate tecniche Validation: si stabilisce un contatto visivo tra l'operatore e l'anziana signora disorientata, che non deve più rivolgersi al passato per trovare l'amore. Infatti lo trova con l'operatore di Validation.
Ascolta i racconti dei propri pazienti
Osserva le espressioni non verbali dei propri pazienti.
Mette il sentimento in ciò che dice per dare forza e dignità alla persona anziana.
Aiuta i vecchi disorientati a portare a termine il loro compito finale della vita: morire in pace. Per fare questo, il vecchio disorientato ha bisogno di avere l'attenzione di un ascoltatore di cui si fida, che rispetti i suoi sentimenti e sappia che ogni sentimento è legittimo.
Sa che quando i sentimenti umani sono riconosciuti e legittimati, il vecchio disorientato si sente meglio.
Ascolta senza alimentare la fantasia: ciò riduce l'ansia grazie all'empatia.
Sa che le persone anziane disorientate non sono bambini. Non è un genitore e non usa le parole tipiche dei genitori come "dovresti" o "devi".
OBIETTIVI DEL VECCHIO DISORIENTATO:
Distaccarsi dal dolore quotidianamente presente relativo al senso di inutilità
Rivivere i piaceri del passato
Alleviare la noia stimolando la memoria sensoriale
Risolvere i conflitti in sospeso esprimendo le emozioni
IL VECCHIO DISORIENTATO:
Riconosce le "finzioni". Il sordo "sentirà" una risata anche se repressa. Il cieco "vedrà" un sorriso falso.
Conosce la differenza fra un colpetto formale sulla spalla e una cordiale e rispettosa relazione umana. Ad un livello subliminale di consapevolezza il vecchio conosce la verità. Così come una persona che dorme inconsciamente scaccia una zanzara. Entrambi sono inconsapevole e non vogliono essere resi consci.
Con la saggezza tipica dell'età, non ascolterà un operatore più giovane che dice loro cosa fare: non è un bambino.
Perde il controllo e la volontà di controllarsi.
Perde le sue difese negando le emozioni, che traboccano senza controllo. Nella tarda età subentra la saggezza che permette di esprimere liberamente i sentimenti per risolverli.
Esprimerà liberamente i propri sentimenti per risolverli. Il vecchio continuerà ad esprimere i propri sentimenti senza riguardo per l'operatore. Se qualcuno l'ascolta con sincero interesse i sentimenti spesso si placano. La persona anziana si sente legittimata da un ascoltatore di cui si fida.
Non apprenderà nuovi comportamenti: è alla resa dei conti, non deve diventare adulto.
Non vive per soddisfare le aspettative di comportamento del giovane operatore: l'operatore può modificare il comportamento di una persona non molto anziana, che può ritornare nella società.
I RISULTATI DEL METODO VALIDATION:
L'anziano disorientato risponde a interventi di Validation.
I cambiamenti della condotta si verificano lentamente e con oscillazioni da un giorno all'altro, ma si hanno anche modifiche durature..
Dopo tre mesi di metodo Validation si potranno riscontrare notevoli miglioramenti nel comportamento.
L'esame delle modificazioni per mezzo della Tabella di valutazione dei progressi, aiuta l'operatore a giudicare i miglioramenti.
ALCUNI RISULTATI VISIBILI CHE CI SI PUÒ ASPETTARE:
Posizione seduta più eretta
Occhi aperti
Aumento dei rapporti sociali
Meno crisi di pianto
Camminare meno spesso (avanti e indietro)
Meno frequenti i comportamenti ripetitivi (per esempio battersi il ginocchio, ecc.)
Minore aggressività
Minore necessità di misure restrittive chimiche e fisiche
Aumento della comunicazione verbale
Aumento della comunicazione non verbale
Miglioramento dell'andatura
ALTRI RISULTATI RILEVATI MA NON MISURABILI:
Risoluzione di compiti esistenziali incompleti
Riduzione dell'ansietà
Minore chiusura in se stessi
Un maggior senso del proprio mondo
Assunzione di ruoli familiari e sociali attraverso i gruppi Validation
Aumento della consapevolezza della realtà
Recupero del senso dell'umorismo
Testo completo: vedi Allegato "VALIDATION THERAPY.pdf"