Libertà di espressione

L'articolo 21 della Costituzione nell'era di Internet

La libertà di parola è un diritto inalienabile dell’uomo, sancito dall’articolo 21 della nostra Costituzione. Con l’avvento delle nuove tecnologie però questo articolo dovrebbe essere aggiornato, come aveva sostenuto anche il giurista Stefano Rodotà (Cosenza 1933 - Roma 2017), per consentire di arginare fenomeni come l’odio in rete, la diffamazione e la calunnia.

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La libertà di espressione è un diritto fondamentale riconosciuto in molti paesi nel mondo e include il diritto di ciascun individuo di esprimere le proprie opinioni e idee senza interferenze o censure da parte delle autorità o di altri soggetti. In internet, la libertà di espressione è spesso protetta dalle leggi sulla libertà di stampa, anche se ci sono alcune limitazioni a questo diritto in alcuni paesi.

Tuttavia, la libertà di espressione su internet può essere messa in pericolo da diverse minacce, come la censura online, il controllo del contenuto pubblicato online da parte di governi o aziende, e la diffusione di fake news o informazioni false. Inoltre, l'uso di internet può essere soggetto a restrizioni o censure da parte di governi o provider di servizi internet in alcuni paesi.

È importante proteggere la libertà di espressione su internet per garantire che le persone possano esprimere liberamente le loro opinioni e idee e per contribuire a mantenere una società aperta e democratica.