Storia della nascita di Internet

Internet, lo strumento di connessione per eccellenza, è parte integrante del nostro quotidiano. Ma qual è la sua storia? Quando è nato e com'è fatto il World Wide Web?

Internet ha più di 30 anni, ma quasi 3 miliardi di persone non usano il World Wide Web.mp4

Nel 2021 quasi 3 miliardi di persone non hanno usato internet, si tratta del 37,5 % della popolazione mondiale. Invece, chi internet lo usa, passa in media 7 ore al giorno a utilizzare smartphone, computer, tablet e simili. E in Italia? Tra il 20 e il 30 % della popolazione nel 2020 non ha utilizzato internet.

Vediamo la storia di internet, quanto lo usiamo, come lo usiamo e che struttura ha e quando è nato il più grande servizio che sfruttiamo quotidianamente: il World Wide Web.

Breve storia di Internet

Anni Cinquanta, piena Guerra Fredda.

Stati Uniti e Unione Sovietica sono in possesso di armi nucleari letali e la gente vive nel timore di attacchi a sorpresa. Gli Americani si rendono conto di aver bisogno di un sistema di comunicazione che non possa essere colpito da un attacco nucleare sovietico. I computer al tempo erano macchine parecchio grosse, costose e in numero limitato, utilizzate esclusivamente da scienziati militari e personale universitario. Per poter usare un computer bisognava recarsi in molte persone in uno stesso luogo, quindi gli scienziati dovettero inventare un modo per accedere al computer anche a distanza attraverso dei terminali.

Cushing Memorial Library and Archives, Texas A&M

1958 : Eisenhower costituisce la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA), riunendo alcune delle migliori menti scientifiche degli USA. Obiettivo: creare una rete continentale di computer chiamata ARPANET.

1965 : Lawrence Roberts per la prima volta riesce a creare il sistema che consente a due computer separati in luoghi diversi di comunicare. Il suo collega, Leonard Kleinrock, nel 1969 è il primo a utilizzare una nuova tecnologia per inviare un messaggio tra due terminali. Usa un computer dell'UCLA (Università della California) per inviare a un computer di Stanford il messaggio “login”. Kleinrock prova a digitare "login", ma il sistema si blocca dopo che le lettere "L" e "O" appaiono sul monitor di Stanford. Un secondo tentativo ha successo e da quel momento altri messaggi vengono scambiati tra i due siti.

1974 , gli informatici Bob Kahn e Vint Cerf inventano un nuovo metodo chiamato "protocollo di controllo della trasmissione", più comunemente noto come TCP/IP. È un protocollo che si usa per la comunicazione tra computer. Per farla semplice, è in grado di suddividere i dati in pacchetti che vengono poi riassemblati nel messaggio completo quando giunge a destinazione.

Tim Berners-Lee è passato alla storia come il creatore del World Wide Web, ovvero il più famoso dei servizi supportati da Internet. È stato lui a sviluppare molti dei formati che utilizziamo ancora oggi, come HTML, HTTP, URL e browser web.

Il 30 aprile 1986 ci fu il primo collegamento italiano ad ARPANET, è la prima volta in cui i ricercatori italiani hanno cominciato a collegarsi a internet.

Tim Berners-Lee è passato alla storia come il creatore del World Wide Web, ovvero il più famoso dei servizi supportati da Internet. È stato lui a sviluppare molti dei formati che utilizziamo ancora oggi, come HTML, HTTP, URL e browser web.

Il 30 aprile 1986 ci fu il primo collegamento italiano ad ARPANET, è la prima volta in cui i ricercatori italiani hanno cominciato a collegarsi a internet.

da sinistra: Lawrence Roberts; Bob Khan; Vint Cerf; Tim Berners Lee

6 agosto 1991 il CERN di Ginevra mette online il primo spazio web della storia e 17 giorni dopo, il 23 agosto, un utente ne visiona per la prima volta i contenuti.

Da da quel momento sono passati 31 anni: cos’è successo nel mentre?

Come si è sviluppato Internet?

Come potete vedere dal grafico qui sotto, a livello globale la curva di utenti che utilizzano internet è cresciuta drasticamente dagli anni 90 ad oggi!

Solo nel 2000 quasi la metà della popolazione degli Stati Uniti aveva accesso a Internet. Ma, allo stesso tempo, il 93% dell'Asia orientale e del Pacifico e il 99% dell'Asia meridionale e dell'Africa subsahariana erano ancora offline.

Nel 2016, tre quarti delle persone negli Stati Uniti erano online e i Paesi di molte zone del mondo avevano recuperato terreno: in Malesia il 79% usava internet; in Spagna e Singapore l'81% e l'Islanda era in cima alla classifica con il 98% della popolazione online. Negli Stati più poveri – tra cui Eritrea, Somalia e Niger –  sempre nel 2016, meno del 5% della popolazione era online.

In fondo alla classifica c'era e c’è ancora la Corea del Nord, dove il regime oppressivo del Paese limita l'accesso alla rete intranet, interna allo stato – la nordcoreana “Kwangmyong”-  a una piccola élite.

I numeri di oggi

Stando ai dati pre-pandemia, il luogo al mondo con la più alta percentuale di popolazione che utilizza internet è il Bahrain (medio oriente) con il 99,7%, seguito da Qatar e Liechtenstein che si aggirano intorno a più del 99.5%.

In Italia nel 2020 ha avuto accesso a internet circa il 70%–80% della popolazione (tramite computer, smartphone, smartTV o altri apparecchi). Quindi, come dicevo in introduzione, ben il 30%-20% non ha usato internet. Non è affatto una percentuale irrisoria.

Il Digital Global Overview Report 2022 ci dice che lo scorso anno 4,95 miliardi di persone hanno avuto accesso ad internet. Si tratta del 62,5% della popolazione mondiale, ma i valori potrebbero essere ancora più alti: potrebbero esserci stati dei problemi di tracciamento degli utenti internet dovuti alla pandemia.

Vediamo un esempio più concreto: per quanto riguarda i social network a gennaio 2022 erano registrati circa 4,62 miliardi di utenti sulle varie piattaforme, cioè 424 milioni di persone in più rispetto all’anno prima. In tutto ciò il tempo speso online continua a crescere:  a livello mondiale la popolazione tra i 16 e i 64 anni è collegata a internet, tramite apparecchi vari, circa 7 ore al giorno.

Naturalmente ci sono differenze anche grandi da paese a paese. I cittadini sudafricani in età lavorativa dichiarano di trascorrere in media 10 ore e 46 minuti al giorno utilizzando tecnologia connessa a internet. All’estremo opposto, gli utenti giapponesi hanno una media nazionale ancora inferiore alle 4 ore e mezza.

Tutti questi dati riguardano l’utilizzo di internet in generale, ma c’è un servizio specifico che è il più usato in assoluto: il World Wide Web.

Dobbiamo immaginare il web come una struttura a strati.