Principi di Internet

I principi di Internet sono un insieme di valori e norme che orientano l'uso e lo sviluppo della rete mondiale.

I principi di Internet sono stati formulati per promuovere l'apertura, la trasparenza, la neutralità della rete e la libertà di espressione.

Ecco alcuni dei principi di Internet più importanti:

  1. Neutralità della rete: questo principio afferma che tutti i dati che circolano su Internet devono essere trattati in modo equo, senza discriminazioni o preferenze basate sulla sorgente o sul contenuto dei dati.

  2. Libertà di espressione: Internet deve essere uno spazio in cui tutti possono esprimere liberamente le proprie opinioni e idee, indipendentemente dalla loro provenienza o dal loro contenuto.

  3. Apertura: Internet deve essere uno spazio aperto e accessibile a tutti, indipendentemente dalla loro posizione geografica o dalle loro capacità economiche.

  4. Trasparenza: le decisioni che influiscono sullo sviluppo e l'uso di Internet devono essere prese in modo trasparente e aperto a tutti.

  5. Responsabilità: tutti gli utenti di Internet devono essere responsabili delle loro azioni online e rispettare le leggi e le norme di comportamento appropriate.


I principi di Internet sono stati formulati per proteggere la libertà di espressione e la neutralità della rete, e sono stati adottati da organizzazioni e governi in tutto il mondo. Tuttavia, ci sono state numerose sfide all'applicazione di questi principi, soprattutto a causa delle pressioni da parte di governi e aziende per limitare l'accesso a Internet o per censurare determinati contenuti.

Diritti in Internet? C’è una dichiarazione, lo sai?

La Carta dei diritti in internet, le regole per navigare e usufruire del Web

I diritti fondamentali dell’uomo valgono anche nel mondo virtuale di Internet. E non sono meno “reali”, come ben sa chi ha subito sulla sua pelle episodi di phishing o altro. Ma quali sono le nuove sfide, le nuove criticità che emergono da un uso sempre più massiccio e quotidiano del web?

La “Dichiarazione dei diritti in Internet”, presentata il 28 luglio 2015 dalla presidente della Camera, Laura Boldrini e da Stefano Rodotà, dopo un anno di lavoro di una commissione ad hoc, cerca proprio di rispondere in maniera esaustiva a questa domanda.

«Per la prima volta - ha detto Boldrini - un Parlamento produce una Carta di portata internazionale e di spirito costituzionale». L’Italia è il primo Paese a farlo. Il documento è suddiviso in 14 punti, sottoposto al governo, affinché ne promuova i principi in tutte le sedi nazionali e internazionali, a partire dall’Internet Governance Forum, dove la Carta è stata presentata. Secondo Rodotà, la Dichiarazione «è uno strumento utile per costruire la cittadinanza ai tempi di Internet, perché senza diritti non c’è cittadinanza e senza cittadinanza riconosciuta non c’è democrazia».

Il cloud dei termini usati nei 14 articoli della Carta

Commissione per i diritti e i doveri relativi ad Internet

La Presidenza della Camera dei deputati ha promosso la costituzione di una Commissione di studio per l'elaborazione di principi in tema di diritti e doveri relativi ad Internet. A far parte della Commissione di studio, che ha iniziato i suoi lavori il 28 luglio 2014, sono stati chiamati deputati attivi sui temi dell'innovazione tecnologica e dei diritti fondamentali, studiosi ed esperti, operatori del settore e rappresentanti di associazioni. Si tratta della prima volta che in Italia viene istituita in sede parlamentare una Commissione su questi temi; l'idea nasce dalla consapevolezza che considerare Internet uno dei vari media è riduttivo e improprio. Internet è molto di più: è una dimensione che - oltre ad essere essenziale per il presente e il futuro delle nostre società - è diventata rapidamente un immenso spazio di libertà, di crescita, di scambio e di conoscenza.

L’iniziativa, che fa seguito ad alcuni incontri e seminari svolti proprio alla Camera dei deputati su questi temi, nasce anche in coincidenza con altre iniziative analoghe, assunte in questo ambito negli ultimi anni, con una recente accelerazione a livello internazionale. Tra queste, l'approvazione in Brasile della legge cosiddetta "Marco civil" nell'aprile 2014, le sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea dell'8 aprile (Google-Spain) e del 13 maggio 2014 (Digital rights Ireland), la raccomandazione del Consiglio d'Europa anch'essa del 16 aprile 2014 (sulla protezione dei diritti umani su Internet) e la sentenza della Corte Suprema Usa del 25 giugno 2014 (sulla privacy relativa ai telefoni cellulari).

Tutto ciò si aggiunge naturalmente alle molte iniziative provenienti dalla società civile che in questi ultimi anni si sono mosse nella direzione della elaborazione di specifici principi per il governo della rete. Basti considerare – a titolo esemplificativo – i lavori dell'Internet Governance Forum e in particolare la Dynamic Coalition on Internet Rights and Principles e le molteplici iniziative di "Internet Bill of Rights" (tra cui la Internet Magna Carta di Tim Berners Lee e lo studio del Berkman Center dell’Universitá di Harvard).

L'8 ottobre 2014 la Commissione ha varato una prima bozza di dichiarazione dei diritti in Internet, i cui contenuti - sintetizzati in 14 articoli - sono stati sottoposti all'attenzione dei partecipanti alla riunione dei Parlamenti dei paesi membri dell'Unione europea e del Parlamento europeo sui diritti fondamentali che si è tenuta presso la Camera il 13 e il 14 ottobre 2014 nel corso del semestre di presidenza dell'Unione europea.

Il testo elaborato è stato poi sottoposto a una consultazione pubblica (dal 27 ottobre 2014 al 31 marzo 2015) per assicurare la partecipazione più larga possibile all’individuazione dei principi in esso contenuti.

All'esito delle consultazione pubblica e di un ciclo di audizioni di associazioni, esperti e soggetti istituzionali, i principi sono stati rielaborati e trasfusi in un nuovo testo della Carta dei diritti, che si propone come sintesi più avanzata delle diverse posizioni e sensibilità emerse.

La Commissione, nella seduta del 28 luglio 2015, ha approvato un testo della Carta dei diritti in Internet che si compone di un preambolo e di 14 articoli ovvero:

art. 1 (Riconoscimento e garanzia dei diritti);

art. 2 (Diritto di accesso);

art. 3 (Diritto alla conoscenza e all’educazione in rete);

art 4 (Neutralità della rete);

art. 5 (Tutela dei dati personali)

art. 6 (Diritto all’autodeterminazione informativa);

art. 7 (Diritto all’inviolabilità dei sistemi, dei dispositivi e domicili informatici);

art. 8 (Trattamenti automatizzati);

art. 9 (Diritto all’identità);

art. 10 (Protezione dell’anonimato);

art. 11 (Diritto all’oblio);

art. 12 (Diritti e garanzia delle persone sulle piattaforme);

art. 13 (Sicurezza in rete);

art. 14 (Governo della rete).


Il 3 novembre 2015, l'Assemblea della Camera dei deputati ha poi approvato una mozione con la quale si impegna il Governo ad attivare ogni utile iniziativa per la promozione e l'adozione a livello nazionale, europeo e internazionale dei princìpi contenuti nella Dichiarazione. É poi da richiamare, in sede istituzionale, l'iniziativa con la Commissione istituita presso l'Assemblea Nazionale francese, con cui é intercorso un fruttuoso confronto che ha condotto all'adozione di una Dichiarazione congiunta delle due Commissioni su questi temi.