Tarantismo

«Fenomeno di carattere rituale riscontrato nel Salento, ma un tempo presente anche in altre aree del Meridione - ulteriori zone della Puglia, la Calabria e la Campania - interpretato in varie modalità, tra cui quella di “un caso particolare di possessione” in cui l’aspetto essenziale consiste nell’identificazione per mezzo della danza con la tarantola, l’animale mitico ritenuto responsabile dello stato patologico in cui versa il tarantato”. Nella cura coreutico-musicale pugliese per annullare o sedare i sintomi del mitico morso della tarantola, oltre al ballo e alla musica (specifica per ogni tipo di tarantola) interviene un codificato simbolismo cromatico” (pizzica tarantata).

I testi dei canti sono vari, alcuni dei quali auspicano l’uccisione della taranta, altri sembrano glorificarla; in molti altri san Paolo, protettore degli animali che strisciano e dedicatario della cappella di Galatina, meta di pellegrinaggi nel giorno della sua ricorrenza calendariale, è anche oggetto di suppliche volte ad ottenere la guarigione.

La pizzica tarantata di solito ha ritmo oscillante fra i 2/4 ed i 6/8; la pulsazione è veloce. Nel ballo si distinguono la fase a terra (mimesi) e quella in pi di (espulsione)».

Walter Brunetto

(a cura di)

Piccolo vocabolario

etnomusicologico

Roma

Squilibri

2012

p. 173


©Dizionario di musicoterapia, a cura di Giangiuseppe Bonardi, 17 ottobre  2023