Relazione, comunicazione

Relazione, comunicazione

Lo scopo fondamentale di un intervento musicoterapico è quello di curare la relazione ridotta e/o interrotta di una per-sona.

Ma come è possibile interagire con una per-sona diversamente abile e per molti versi completamente diversa da me?

Secondo Marius Schneider, adottando il ragionamento per analogia, è possibile mettere in relazione fenomeni appartenenti a piani morfologici completamente differenti.

In questa prospettiva l’alsaziano afferma che un “feno­meno a b c S è apparentato essenzialmente con il fenomeno d e f S dall’elemento S, a condizione che questo fattore S costituisca o sembri costituire un elemento fondamentale nella strutturazio­ne di ambedue i fenomeni.

Ma questo elemento S non è un fat­tore isolabile, anzi, al contrario, tutti gli elementi di ogni fenomeno costituiscono un complesso ritmico indissolubile.

I fattori S, che pongono in relazione i differenti fenomeni, li chiameremo il «ritmo comune»1.

“Gli esseri primitivi considerano come un ritmo di parentela S, prima di tutto, il timbro della voce, il ritmo ambula­torio, la forma del movimento, il colore e il materiale2”.

Essendo la musica, il tratto antropologico e distintivo di una per-sona, è possibile entrare in relazione con lei, cercando il ritmo-simbolo, ossia i fattori S che pongono in relazione due per-sone completamente differenti. 


Per-Sona 1 <---> ritmo-simbolo S <---> Per-Sona 2


Giangiuseppe Bonardi

 Gli apporti di Marius Schneider alla musicoterapia

 in AA. VV. SCHNEIDER

 Musica, Arte e Conoscenza

Roma 

Simmetria

2017

 p. 127, 128,

 

1 Gli animali simbolici e la loro origine musicale nella mitologia e nella scultura antiche, Milano, Rusconi, 1986, p. 8.

Schneider M. (1986), ibidem. p. 8.

 


©Dizionario di musicoterapia a cura di Giangiuseppe Bonardi. 12 ottobre 2022