Palestra dell'Attore Scuola per Performer e di Recitazione di Claudio Spadola
Ryszard Cieslak nel "Principe costante" di Jerzy Grotowski, ovvero dell'ultimo maestro (del'900), colui che per primo trattò di Antropologia Teatrale e del movimento organico e artificiale
L’organismo è identico in tutti gli esseri della stessa specie, come si è notato in Riflessi.
Il movimento organico è il movimento che l’organismo compirebbe sempre allo stesso modo per ottenere il risultato necessario in quelle determinate condizioni.
Ma basta che cambino leggermente le condizioni perché quel movimento possa non essere più necessario e quindi organico.
L’organismo tende ad automatizzare un comportamento necessario in una meccanica ma rimane in ascolto delle variabili della vita, del bios, che causano i comportamenti.
L’organismo da sempre sa che deve continuamente essere biomeccanico, che, cioè, deve sempre rinnovare l’equilibrio tra il risparmio energetico che l’automatismo consente e la percezione della realtà variabile in cui si vive.
Inoltre, pur avendo un identico organismo, ogni individuo ha un corpo diverso e, crescendo, sviluppa delle abitudini diverse. Di conseguenza, ogni individuo compie i propri specifici movimenti organici anche se risulta evidente che rispondono in maniera essenziale alla stessa necessità causata dalla vita.
Definiamo in sintesi il movimento organico (...)