Il nostro Sguardo sul Mondo

2024
Marzo - Aprile

Marzo

Tutti dallo psicologo! - 6 marzo

Articolo tratto da La Stampa” del 06/03/2024 dal titolo:
“Arriva lo psicologo di famiglia: Un piano per assumerne 5000”

Un recente disegno di legge della Camera ci dà una bellissima notizia che riguarda la sanità pubblica nel contesto della salute mentale. Nello specifico è prevista la figura dello psicologo di base che si attiva in casi particolari come lutto, perdita del lavoro, diagnosi infauste, separazioni, disagi emotivi. Sono previste circa. 5000 assunzioni, in modo da coprire il fabbisogno di tutto il territorio e questo favorisce chi non ha la possibilità di pagare lo psicologo di tasca propria, rivolgendosi al mercato privato. Sottolineiamo che il presidente 

dell’ordine degli psicologi ha detto che servono fondi ingenti e che l’assistenza psicologica primaria permette di risparmiare denaro alla collettività perché riduce l’assenteismo sul lavoro e le ricadute sulla salute.


Eu. crede che lo psicologo sia una valida figura di sostegno. Nella sua esperienza, per il momento, non ne ha avuto bisogno, ma non esclude che, in un prossimo futuro, possa ricorrere a questa risorsa.


Ma. sostiene fermamente che il diritto alla salute sia per tutti, come dice la Costituzione all’articolo XXXII. «Ritengo che questo disegno di legge possa essere un grande “regalo” per chi non può permettersi il lusso di farsi curare da uno psicologo. Io stessa sono seguita da un servizio specialistico pubblico e, quando ne ho avuto bisogno, diverse persone, tra cui anche due psicologhe, si sono prese cura di me e io mi sono trovata molto bene. Questo mi ha fatto crescere, maturare e avere voglia di insegnare agli altri la possibilità di prendere in mano la propria vita».


En. valuta positivamente questa iniziativa perché crede che avere un regolare aiuto psicologico capillarmente diffuso possa aiutare le persone a superare una certa riluttanza ad avvalersi di questo tipo di cura per non essere considerati dei “matti”. Afferma poi che, come Ma., ha avuto necessità di usufruire dei Servizi di Salute Mentale pubblici e, quindi, anche dello psicologo. «Posso testimoniare che ho avuto giovamento e ho raggiunto un buon equilibrio mentale».


Ci. è rimasta colpita dal motto di Bendotti: “Crederci sempre e non mollare mai”. E’ un “credo” che induce a raccogliere le sfide che la vita riserva. CercSt. apprezza molto l’iniziativa e spera che diventi legge in tempi brevi. Trova, inoltre, giusto che lo psicologo di base sia affiancato a medici e pediatri di base e che ci sia collaborazione tra queste figure.

Fr. afferma «Noto con piacere che questa utile proposta di legge sia appoggiata da tutti i partiti, è bello che su tematiche così importanti si possa trovare un accordo anche partendo da differenti posizioni ideologiche. Anch’io ho bisogno dello psicologo, mi aiuta a capire meglio me stesso per affrontare con più serenità la vita e le sue difficoltà. Anzi, pensandoci bene e senza rimpianti, credo che sarebbe stata buona cosa richiedere questo aiuto da giovane»are di superarle rappresenta una manifestazione di positività e di crescita non solo per l’atleta paralimpico ma per tutti. È sicuramente fondamentale l’aiuto di persone competenti. 

 St. apprezza particolarmente la scelta delle imprese che condividono i risultati delle loro ricerche e auspica che aumentino sempre di numero con il passare del tempo. Questo infatti non implica ridurre i guadagni. 

Viviamo in un mondo...accessibile? - 12 marzo

Articolo tratto da Corriere della Sera di martedi 12 marzo , Buone Notizie, pag. 26: "Tecnologia inclusiva, Paolo e il suo team anti barriere digitali"

 Vivere in un mondo accessibile a tutti è possible, se ognuno s’impegna per migliorarlo. 

Lo insegna la storia di Paolo Berro, ingegnere e fondatore di AccessiWay,  azienda che si occupa d’innovazione e accessibilità digitale. Oggi ricopre il ruolo di Chief Accessibility Officer, e in passato ha lavorato alla proposta della lege italiana sull’accessibilità digitale della pubblica amministrazione (Legge “Stanca”) entrata in vigore nel 2004.  

Il tema dell’accessibilità lo riguarda personalmente: in passato, un incidente automobilistico l’ha paralizzato dalla testa in giù. La disabilità l’ha portato ad interessarsi e impegnarsi in prima persona per migliorare la qualità di vita delle persone, garantendo a tutti uguali diritti. Tra le prime “battaglie”, quella per abolire le tariffe sulla navigazione web e renderla libera.  

L'attività continua in AccessiWay, punto di riferimento per l'accessiblità digitale: per esempio, fornisce informazioni sugli strumenti assistivi per interagire con li mondo digitale, dall’interazione vocale con il computer alla lettura di pagine web per non vedenti. 

 

In tema di accessibilità, il quadro normative è in evoluzione: da giugno 2025 entrerà in vigore l'European Accessibility Act, un regolamento che obbligherà tutte le aziende (pubbliche e private) ad avere servizi accessibili a tutti. Ci sarà molto da fare, ma come sostiene Berri, “la tecnologia continua ad aiutare la vita e lo farà in modo sempre piu' veloce, anche grazie all'intelligenza artificiale”.  

 

Mas. si sta sviluppando molto l'intelligenza artificiale, nonostante la gente la guardi con un po' di diffidenza: molti film e romanzi di fantascienza hanno descritto l'A.I. come fonte di catastrofi o grandi pericoli per l'umanità. «Secondo me – afferma – dobbiamo davvero temere le guerre che infiammano il mondo, che con l'intelligenza artificiale non hanno nulla a che vedere». 

 

Ma., trova l’esperienza di Berro molto interessante, così come la scelta di lavorare per migliorare la qualità della propria vita e di quella degli altri.Ciò favorisce anche le persone che hanno altri tipi di difficoltà o disabilità. «Per esempio – ricorda- da tempo sono disponibili audiolibri o applicazioni che consentono alle persone non vedenti di ascoltare la lettura di un libro o di un giornale. Questo può essere utile anche ad altre persone, come anziani o persone con difficoltà di concentrazione». 

«Io sono ipovedente – aggiunge Eu.- gli occhiali che uso, grazie ai sensibili miglioramenti tecnologici,  sono di gran lunga più performanti di quelli che usavo trent’anni fa. Se è stato possibile migliorare così tanto dei semplici "pezzi di vetro", chissà cosa si potrà fare con le grandi potenzialità delle nuove tecnologie digitali». 

 

Secondo En., «I progressi nel campo tecnologico-digitale permettono alle persone con limitazioni di usufruire dei dispositivi digitali.Per esempio, ci sono persone che grazie a sofisticati microchip connessi al cervello hanno recuperato capacità motorie prima compromesse». 

Il benessere non è un...trucco - 20 marzo

Articolo tratto da La Repubblica di mercoledì 20 marzo 2024 dal titolo:
“Più belli, più sani e più longevi con la scienza"

In questi giorni a Bologna si svolge Cosmoprof, fiera internazionale per l’industria e i professionisti della cosmetica. Quando si parla di “beauty”, non si tratta solo di migliorare l’aspetto estetico ma anche la salute e la qualità della vita, puntando su innovazione e ricerca scientifica. 

I nuovi strumenti a disposizione ci permettono infatti di monitorare la nostra salute e migliorare il nostro benessere, o ancora di osservare in uno specchio “magico” come appariremmo con acconciature e make-up diversi. Tra i cosmetici più innovativi, ci sono quelli a base di microparticelle derivate da frutta e verdura biologica – sviluppati in Italia - che aiutano la rigenerazione della pelle. Un’azienda finlandese produce un “estratto di suolo” per un'ottimale cura dei capelli, mentre dall’Inghilterra arrivano i nanocristalli di cellulosa, utilizzati per produrre rossetti, tinture per capelli e creme solari. Negli Stati Uniti, partendo da un estratto di un frutto indiano, si produce un integratore che previene i danni alla pelle dovuti all’inquinamento ambientale. Dal Giappone arriva l’innovazione più curiosa: la rosa blu. Il distillato di questo fiore ha effetti benefici sulla pelle e sui capelli.

Come ricorda Mas., la cosmetica deriva dalla farmacologia e si avvale di tutti gli strumenti scientifici che ne sono la base. Perciò è destinata ad evolversi continuamente per migliorare la cura della persona. Basti pensare che anche dentifricio e spazzolino da denti possono essere classificati cosmetici.


«Nel mondo della salute mentale – aggiunge Ma. - mi è capitato d’incontrare spesso persone che non amano il proprio aspetto. Credo che la cosa più importante sia sentirsi in pace con sé stessi. A volte anche valorizzarsi con la cosmesi non è sufficiente per sentirsi bene nella propria pelle. Personalmente non sono mai stata abituata a truccarmi, anche perché nella mia famiglia di origine era ritenuto un frivolo atto di vanità. Penso sia un modo per valorizzarsi, che però non può prescindere dal saper voler bene a se stessi».


Per Ci., «Il trucco è una condizione indispensabile: non esco mai di casa senza make-up. Considero il trucco un’espressione di cura di sé; truccarsi significa per me stare bene con se stessi e con gli altri e dare un’immagine di sé positiva».

Secondo En., «In radio e in tv ci sono spesso pubblicità di cosmetici e prodotti per capelli che dal mio punto di vista sono inutili, ma capisco possano essere molto importanti per altre persone e per il loro benessere. A tal proposito, penso sia sempre importante assicurarsiuna buona alimentazione e una sana attività fisica».


Per Fr. è importante ricordare che l’aspetto interiore e la sfera interiore sono profondamente connessi: «Quando mi guardo allo specchio, se mi sento bene mi piaccio di più. Visto che gli anni passano, mi piacerebbe davvero avere uno specchio magico che mi consenta di vedermi com’ero trent’anni fa, quando ancora non avevo barba e capelli bianchi»

Aprile

La musica che avvicina - 2 aprile

Articolo tratto dall'inserto Buone Notizie del Corriere della Sera di martedì 2 aprile dal titolo:
“Damiano Giuranna. Con la World Youth Orchestra 'un abbraccio di fratellanza'”

Il maestro Damiano Giuranna, compositore e direttore d'orchestra romano di 59 anni, si definisce "un pazzo signore che si è dedicato alla pedagogia musicale". Giuranna ha concepito un'idea innovativa poco dopo l'attentato alle torri gemelle: formare un'orchestra giovanile di elementi provenienti dalle maggiori università del mondo, di età compresa tra i 18 e i 26 anni. Questa orchestra si esibisce dovunque per promuovere un messaggio di pace e fratellanza tra i popoli. 

 

L'emergenza della pandemia fa poi nascere una seconda idea: promuovere iniziative basate sull'insegnamento della musica a minori in condizioni di fragilità, nei diversi paesi del mondo quali ad esempio il Marocco, il Libano, la Bosnia Erzegovina e il Vietnam. In questo caso i progetti beneficiano di contributi sia pubblici che privati. 

 

Il maestro Giuranna ricorda che, come dice Platone, “la musica è la lingua più facile per parlare all'anima”. L'orchestra, inoltre, è simbolo di unità sociale: ogni componente deve esprimersi ma anche rimanere in armonia e dialogo con tutti gli altri elementi del gruppo. 

 

 

Secondo Eu., questa orchestra ha sicuramente dato sollievo e pace ai suoi ascoltatori. “La musica – sostiene – allieta l'anima e fa stare bene anche il fisico. È un cibo per la mente. Anche in casa mia ne ascolto sempre, infatti mi aiuta a realizzare tante cose durante la giornata”. 

 

In accordo con Platone, Ma. crede che il linguaggio della musica sia quello che parla direttamente all'anima. Narra “quindici anni fa, un valente psichiatra mi disse che aveva bisogno di guarire nell'anima. Inizialmente non avevo capito cosa volesse dire questa frase. Mi disse semplicemente di stare a contatto con la natura e gli animali. Io cominciai questa terapia continuando a fare il mio lavoro, le pulizie. E più pulivo, più mi rendevo conto che arrivavo all'anima. Anche il contatto con la natura, infatti, è in grado di toccare e risanare l'anima così come fa la musica”. 

 

A St. piace il fatto che queste idee nascano dopo periodi di difficoltà per l’umanità. Crede sia bello che ci siano reazioni positive, come l'esempio di questa orchestra, e che siano durature e diffuse globalmente. 

Ci. afferma “io penso che il messaggio di pace e fratellanza portato da questa orchestra giovanile sia un grande esempio di comunione spirituale. Credo che la musica sia una strada per abbattere le barriere tra i popoli, un linguaggio universale che unisce culture differenti”. 

 

En. racconta come nella sua esperienza personale la musica abbia significato molto, anche come strumento di cura. “Per esempio, al Centro Diurno, ho seguito diversi progetti di musicoterapia. Ricordo esibizioni musicali del nostro gruppo al Teatro Monteverdi e al Palazzo Cittanova di Cremona e a Falconara nelle Marche. Ho provato forti emozioni, bei momenti di condivisione e non da ultimo l'apprezzamento del pubblico, che è sempre particolarmente gradito”. 

Bonus acqua-luce-gas... e lo psicologo? - 17 aprile

Articolo tratto dal giornale “La Stampa” di mercoledi 17 aprile 2024
“Il bonus psicologico fa bene anche alle aziende. Ma il governo taglia: solo 1 su 50 ne avra’ diritto”  

Acqua, luce, gas…e salute mentale. Il benessere dell’individuo è importante, ma difficilmente è considerato tra le risorse indispensabili. Questa riflessione è ancora estremamente attuale, poiché sempre più persone richiedono supporto psicologico, per trattare ansia e depressione. Una scelta che ha ricadute positive sia sulla qualità di vita sia sulla produttività lavorativa. Tuttavia, l’81 per cento di chi ne avrebbe bisogno non si reca dal terapeuta per questioni economiche. 

  

A questo proposito, nel 2022 il Governo aveva promosso il “bonus psicologo”, per aiutare i cittadini ad affrontare difficoltà e disturbi personali, emersi soprattutto durante e dopo la pandemia. L’iniziativa è stata modulata nel tempo: avviata con 25 milioni di euro complessivi, la quota è stata ridotta negli anni successivi. Ciò a fronte di una richiesta costante, se non in aumento: solo quest’anno si contano 200 mila domande, numero che potrebbe raddoppiare entro il 31 maggio. Purtroppo, solo 8mila riusciranno ad ottenere supporto economico: i servizi pubblici destinati alla salute mentale sono sempre più in difficoltà e riescono a prendere in carico solo una piccola percentuale di richiedenti.  

In particolare, sono poche le abitazioni protette destinate ad accogliere persone con disturbi psichiatrici, mentre si registra un crescente utilizzo dei farmaci. 

 

Come sottolinea il presidente dell’Ordine degli Psicologi, è importante garantire supporto psicologico si in ambito privato sia in contesti che si occupano di istruzione e crescita, come le scuole, assicurando i fondi necessari alle cure. 

 

Ma. ricorda di aver visto in biblioteca un cartello che promuove bonus psicologici per studenti. «Credo sia molto importante offrire ai giovani questo diritto per crescere in maniera equilibrata. Se ne avessi avuto la possibilità ne avrei usufruito anch’io. In età adulta ho intrapreso un percorso psicologico durato quindici anni che mi ha veramente cambiato la vita». 

 

Eu. sottolinea come la complicata situazione internazionale e tutte le guerre che sconvolgono il mondo creano un clima particolarmente inquietante. Nei territori interessati, i conflitti provocano traumi profondi, estesi anche ai Paesi che vivono in pace. Le persone soffrono, e aumenta il bisogno di avere un supporto psicologico. 

 

St. sottolinea quanto i fondi purtroppo siano pochi, ma spera vengano riconfermati e aumentati negli anni. 

Ci. pensa che il bonus psicologico sia un valido supporto per combattere le ansie della società in cui viviamo, rese ancora più presenti durante e dopo la pandemia. Servirebbe un contributo esterno per consentire a tutti di affrontare meglio le difficoltà incontrate nel quotidiano. 

 

Fr. spera che l’iniziativa del bonus psicologo sia il punto di partenza per rendere l’aiuto psicologico un servizio di base. Essere aiutati da un professionista che sappia guardare nel profondo e accompagnare i processi di crescita nelle piccole e grandi scelte della vita è sicuramente un bene fondamentale, per realizzare se stessi e costruire una vita più piena e felice.