Il nostro Sguardo sul Mondo

2024
Gennaio - Febbraio

Gennaio

Un salvataggio provvidenziale - 3 gennaio

Articolo tratto da “Il Sole 24 Ore” di mercoledì 03 gennaio 2024:
“Giappone, più grave il bilancio del sisma. Collisione tra aereo soccorsi e volo di linea” 

Purtroppo, l’articolo di questa settimana è negativo. Infatti, tratta del terremoto appena avvenuto in Giappone nella parte centroccidentale del paese. Il sisma è stato di grande intensità e i danni non sono ancora del tutto definiti. Fortunatamente, e questo è il punto più positivo, il numero delle vittime rimane piuttosto basso.  

Alla calamità naturale si aggiunge anche un incidente aereo. Un velivolo della guardia costiera diretto verso la zona terremotata si è scontrato con un aereo di linea in fase di atterraggio all’aeroporto di Haneda. I 5 occupanti del mezzo di soccorso sono purtroppo deceduti, mentre i 379 passeggeri del volo di linea si sono salvati. 

Un altro fatto positivo è che non sono stati riscontrati problemi per le centrali nucleari. 

 

Eu.: La tecnologia antisismica giapponese è rinomata in tutto il mondo. Probabilmente il basso numero delle vittime è dovuto a questa opera di prevenzione. Speriamo che l’Italia prenda sempre più esempio dalla realtà giapponese nella costruzione di edifici moderni.   

 

En.: Sono d’accordo con Eu: è fondamentale costruire bene. Gli esseri umani hanno costruito molti edifici e città in zone sismiche ed è quindi importantissimo adottare tecnologie avanzate. In particolare, quando si tratta di ricostruire a seguito di un terremoto è opportuno imparare dagli errori del passato. 

C. sono rimasta colpita dal salvataggio dei passeggeri dell’aereo di linea. È stato un vero e proprio miracolo che nello scontro fra i due velivoli, si siano verificate perdite esigue di vite umane. Secondo me, aggiunge Fr., anche in questo caso probabilmente è stato significativo il rispetto delle regole e delle procedure: i passeggeri, infatti, sono stati rapidissimi nello scendere dall’aereo prima che questo si incendiasse. 

 

Ma: Come quando si costruiscono le fondamenta di una casa bisogna stare attenti ai materiali, così avviene per chi resetta sé stesso e vuole riprendersi da una malattia sia fisica che mentale.  In questo caso i “materiali” più importanti sono, secondo la mia esperienza: accettare i propri limiti, mettersi in discussione, progettare obiettivi raggiungibili, prendersi cura di sé stessi e valorizzare le proprie capacità. 

Sorridere per riflettere - 11 gennaio

Articolo tratto dal Corriere della Sera, supplemento Buone Notizie, pagg. 27 e 28 Enrico Bertolino
“Cittadini, diritti e doveri: sono un fan della Costituzione” 

Il comico Enrico Bertolino sta preparando insieme ad altri artisti uno spettacolo dal titolo “Uno slavadent alla Sla” che tradotto dal dialetto milanese significa “Uno schiaffo alla Sla (sclerosi laterale amiotrofica)”. Lo spettacolo si terrà all’interno dell’ospedale Niguarda di Milano e sarà rivolto ai pazienti e gli operatori della struttura. L’idea è nata dall’incontro con alcune associazioni del territorio. 

Oltre che sulla malattia, Bertolino parlerà di una serie di diritti che riguardano ogni cittadino. Il comico infatti si dichiara un fan della Costituzione: attraverso l’umorismo, invita il pubblico a riflettere su temi politici, sociali, religiosi, umani, ambientali, sulla salute, sull’infanzia e non solo. Parla delle minoranze senza voce, degli ultimi, dei perseguitati, del diritto al lavoro, alla buona informazione, alla casa, all’istruzione, alla felicità. Sostiene i diritti civici e la promozione di “progetti di bellezza” per costruire città dotate di servizi efficienti. 

Tanti argomenti da mettere a fuoco: insomma uno spettacolo da non perdere. 

 

Eu. sottolinea la grande diffusione di questo tipo d’iniziative per informare e far riflettere. Sui social, per esempio, sta circolando un video per la raccolta fondi per la ricerca sulla leucemia nei giovani. «Quando l’ho visto mi ha commossa – racconta - perché questi ragazzi, nonostante la malattia, hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco e cercare di sconfiggerla». 

 

Per Ci., la strada della comicità è un percorso efficace per attirare l’attenzione su problematiche e tematiche legate a diverse malattie. Sorridere per riflettere è utile e costruttivo. Altri artisti, ognuno col suo stile, hanno percorso questa strada: per esempio Giorgio Gaber, Dario Fo, Fabrizio De André, che hanno saputo unire l’umorismo a pensieri profondi o ispirati tematiche sociali. 

Ma. ha apprezzato l’interesse dimostrato dal comico nei confronti di temi importanti per tutta la cittadinanza. «Questo spettacolo mi sprona ad informarmi di più – commenta- in particolare a conoscere i diritti dei malati perché mi riguardano direttamente, in particolare sul tema della salute mentale che mi è caro». 

 

Anche En. apprezza l’uso dell’umorismo per parlare di un argomento importante come la Sla. «Va usato con criterio – afferma – per non sminuirne l’importanza. Nel mio piccolo, quando disegno le vignette per l’Happy Blog, anch’io faccio molta attenzione a non essere offensivo o volgare, cercando comunque di strappare un sorriso. Consapevole che ci sono temi su cui non è giusto fare ironia». 

 

Fr. pensa sia importante che anche i personaggi famosi si occupino di tematiche sociali. Ognuno però deve fare la sua parte, mantenendo uno stile di vita rispettoso dei diritti e dei doveri propri e altrui. 

Benessere sociale: a che punto siamo? - 17 gennaio

Articolo tratto da La Provincia del 17 gennaio 2024
“Benessere equo e sostenibile: la provincia di Cremona allo specchio” 

Negli scorsi giorni è stata pubblicata l’indagine Istat sul benessere della nostra società. Il tema è stato affrontato dal quotidiano La Provincia di Cremona, che ha preso in esame i dati pubblicati dall’istituto nazionale di statistica: l’obiettivo dell’indagine è misurare il progresso dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Per farlo, sono stati presi in esame 77 indicatori in diversi ambiti, quali reddito, salute, istruzione, lavoro, relazioni sociali, ambiente e cultura. 

Questa indagine viene svolta annualmente in 30 province e alcune città metropolitane. Per quanto riguarda il nostro territorio, gli abitanti coinvolti sono 351.169. 

Rispetto all’anno precedente, sul territorio cremonese sono in calo i giovani inattivi, ci sono meno infortuni sul lavoro ed è aumentata l’aspettativa di vita. Il numero di rapine e truffe informatiche è in aumento, mentre è in calo il numero dei feriti in incidenti stradali. Cala anche la percentuale di laureati, mentre è in crescita la competenza alfabetica e numerica degli studenti delle superiori. 

 

 

Il livello di benessere si può percepire anche nella vita quotidiana. Negli ultimi mesi, infatti, anche Eu. ha beneficiato di alcuni servizi che hanno migliorato il suo tenore di vita. «Ad esempio – afferma - in questi giorni ho richiesto il modello Isee per avere delle agevolazioni economiche. Penso in particolare alla tessera dei trasporti regionale che mi permette di viaggiare sui mezzi pubblici di tutta la Lombardia a titolo quasi gratuito». 

 

Come sottolinea En., nell’articolo non vengono considerati dati relativi alla salute mentale. «Spero siano stati presi in considerazione – aggiunge - dato che è un argomento che mi tocca da vicino. È importante che le persone in difficoltà ricevano assistenza e un trattamento adeguato. In base all’esperienza maturata, la mia valutazione è positiva. 

 A Fr. piace molto l’idea di un’indagine che valuti la crescita della società, considerando anche aspetti sociali e culturali. «Mi domando se in questa inchiesta vengano presi in esame, per esempio, il numero dei libri letti da una persona, gli incontri culturali frequentati o l’intensità delle relazioni sociali». Un altro dato rilevante riguarda la sostenibilità ambientale, che per lui è molto importante: «La mia passione è la bicicletta – aggiunge -  spero ci siano molti miglioramenti riguardanti le piste ciclabili , il loro utilizzo e le future realizzazioni». 

 

Anche per St. è importante considerare aspetti correlati al benessere che in passato non entravano in queste statistiche. «Questo accade oramai in molti paesi – conclude - spero che aiuti tutti a migliorare gli aspetti critici della propria vita». 

Le figurine: un tesoro nascosto - 24 gennaio

Articolo tratto da La Provincia del 24 gennaio 2024 dal titolo:
“Figurine coi tesori di Crema e l'album racconta la storia”  

L'articolo di questa settimana ci porta a Crema e ci fa conoscere un'iniziativa costruttiva e simpatica che consiste nella produzione e nella diffusione di figurine che rappresentano le eccellenze della città. 

 

Nelle figurine saranno rappresentati infatti monumenti storici e luoghi pubblici, specialità gastronomiche, il famoso carnevale cremasco, le scuole primarie, i presepi dei Sabbioni, immagini della piscina e dei parchi giochi. Sulla copertina dell'album, che si intitola “Attacca Crema”, compare la figura della maschera cremasca chiamata Gagèt. 

 

L'album è rivolto principalmente agli alunni delle scuole primarie per dar modo ai ragazzi di conoscere e apprezzare la storia e la cultura della propria città in modo divertente: attaccando le figurine come tanti hanno fatto da bambini con le figurine dei calciatori o degli animali o di qualche personaggio dei cartoni animati. 

 

L'iniziativa è frutto di una interessante coproduzione tra l'ente pubblico, una volontaria del servizio Civile, un fotografo ed un grafico professionisti. 

 

Qualche numero per dare la dimensione del progetto: l'albume verrà stampato in 500 copie, consta di 12 pagine su cui possono venire incollate 52 figurine in totale. 

 

La pubblicazione comprende anche una poesia dedicata a Crema e l'immagine del suo stemma. 

 

Eu. Anche altre città hanno fatto delle pubblicazioni per fare conoscere il proprio territorio: per esempio calendari, opuscoli o riviste. Ne ricordo una in particolare in cui una serie di giovani cittadine del paese erano fotografate in atteggiamenti di vita quotidiana, sullo sfondo campeggiavano scorci del paese stesso. Non ricordo bene il nome di questo paese ma ricordo che l'iniziativa aveva suscitato discussioni e polemiche tra la gente del luogo.  

 

Ma. La co-produzione dimostrata a Crema in questa iniziativa è stata realizzata anche a Cremona con un progetto che ha illustrato non tanto la città in generale quanto le opere d'arte del Museo Civico, palazzi e luoghi di interesse storico e artistico. L'iniziativa a cui faccio riferimento si chiama Arte Assieme e consiste nella presentazione delle opere da parte di un gruppo di utenti, familiari, volontari e operatori dei Servizi per la Salute Mentale. In questo progetto hanno collaborato attivamente ASST di Cremona, Info Point del Comune di Cremona, Associazione Come Together, fondazioni benefiche e altre realtà del territorio. 

Io ho trovato molto interessante tutto ciò e spero che verrà riproposto anche nel 2024. 

 

Ci. Io penso che questa iniziativa promossa da più realtà territoriali di Crema rappresenti un valido strumento per approfondire la conoscenza del patrimonio culturale della propria città da parte dei bambini della scuola primaria. Un efficace disegno che unisce divertimento e apprendimento. Spero che anche a Cremona si possa realizzare un progetto simile. 

En: Parlare di album delle figurine mi ricorda di quando ero bambino ed è un ricordo piacevole. In particolare, rammento di quando, ragazzino dodicenne, sono riuscito a completare un bellissimo album dedicato alla natura; mi mancavano pochissime figurine ed ho scoperto di poter contattare la casa editrice per farmele inviare: è stata davvero una piccola-grande conquista. 

Un'altra immagine personale: io bambino sul balcone di casa che mostro le figurine dei calciatori ad un bambino sul balcone a fianco. Lui sapeva tutti i nomi di quegli atleti, davvero una memoria eccezionale! Erano gli anni Settanta, gli anni dei mondiali del Messico. Tra quelle figurine c'era sicuramente anche quella del famoso Gigi Riva, scomparso proprio in questi giorni. Grande atleta e grande uomo. 

 

Fr. Sicuramente anch'io vorrei che questo album fosse pubblicato a Cremona e suggerirei alcune immagini: il nostro dolce tipico (il torrone), il fiume Po, i famosi violini, il Duomo, il Torrazzo, la mostarda, i marubini e, per concludere, le tante e significative chiese che abbelliscono la nostra città.

Cent'anni di... benessere - 30 gennaio

Articolo tratto dal Corriere della Sera del 30 gennaio 2024
“Meditazione , ginnastica, cibo . Come vivere a lungo e bene” 

Cibo,meditazione e attività fisica: ecco la ricetta per il benessere del corpo e della mente. Il Corriere della Sera promuove una nuova raccolta dal titolo “Longevità - vivere bene, vivere a lungo”, in cui medici, psicologi, nutrizionisti, religiosi, antropologi e scrittori condividono tutti i segreti per assicurarsi una buona salute e prospettiva di vita. 

Franco Berrino, medico e fondatore dell’associazione “La grande via”, invita a “non perdere mai il gusto della”: per farlo, suggerisce di “nutrirsi con cibi di stagione, avere una dieta variata costituita preferibilmente da alimenti naturali e di origine vegetale”. 

 

Lo psichiatra Vittorino Andreoli invita i lettori ad essere consapevoli della fase di vita che stanno attraversando, soprattutto quando si tratta della terza età. Spesso le persone anziane sono percepite dalla società come “malati” o “parassiti”: «Se è vero che siamo meno veloci di un tempo – afferma Andreoli - è altrettanto vero che siamo più attenti a cogliere i dettagli della realtà che ci circonda». 

Lo psicanalista Massimo Ammaniti ricorda che «La curiosità ci rende giovani»; per dirla con le parole di Franca Valeri, attrice centenaria, «Sopravvivere è un lavoro bellissimo». Lavoro che lei ha saputo portare a termine con molta poesia. 

Conclusiamo con le parole di Enrico Bortolazzi, ideatore della raccolta dedicata al benessere: il vero segreto per vivere bene e a lungo è trovare e valorizzare la nostra bellezza interiore. 

 

Eu. sostiene che prendersi cura della propria salute mentale sia fondamentale. «Stimolare la mente significa mantenere attive tutte le proprie risorse», afferma. «Soprattutto quelle latenti, cioè quelle rimaste inutilizzate per tanto tempo,che invece ci possono dare soddisfazione, gioia e serenità per una longeva vecchiaia». Per questo è importante cercare di recuperare anche abilità dimenticate o ricordi: «Cose semplici, come guardare vecchie fotografie per ricordare i propri cari o i momenti felici….Perché poi non dedicarsi ancora al ricamo, all’uncinetto o al chiacchierino? Vorrei vivere fino a cent’anni felice fino in fondo». 

 

Ci. sostiene che la corretta alimentazione contribuisca in modo determinante ad uno stile di vita migliore. «In passato ho seguito diete che hanno portato risultat positivi», afferma. «Alla cura del corpo è bene accostare la cura della sfera interiore, per assicurarsi una vita longeva e felice. Per esempio, io amo andare in bicicletta perché mi fa sentire libera e leggera, oltre ad essere un valido strumento di trasporto». 

Ma. concorda con i colleghi “blogger”: «Anch’io ho vissuto momenti di “ibernazione” fisica e psicologica, in cui non curavo il corpo, la mente e l’anima. Successivamente ho avuto la possibilità di curarmi: supportata da una corretta alimentazione e dal sostegno psicologico e psichiatrico, ho ritrovato la serenità. Oggi ho 51 anni e sono consapevole che questa “ricetta” è la chiave per un buon stile di vita. 

 

Fr. riflette sulla necessità di tenere attiva la mente: «È importante leggere, frequentare persone, parlare e scambiarsi opinioni. Divertirsi fa bene, così come sperimentare cose nuove: vedere spettacoli teatrali, partecipare a conferenze, scrivere, fare cruciverba…» 

Esserci e ascoltare: così si "sgarbuglia" la vita - 6 febbraio

Articolo tratto dal Corriere della Sera di martedì 06/02/2024, una lettera di un’assistente sociale alla rubrica “Il dibattito delle idee” dal titolo:
“I ragazzi soli e scomposti del SERD alla ricerca di un’altra chance, la cura di esserci senza giudicare" 

Tra le colonne del Corriere della Sera, un’assistente sociale milanese – operatrice del Servizio Dipendenze – racconta l’esperienza di un gruppo di giovani in carico al servizio.

Si tratta di vite sofferte, scomposte, affaticate: sono anime sofferenti, spesso incapaci di esprimere le proprie emozioni e trovare il loro posto nel mondo.

«Non abbiamo risposte magiche – spiega l’operatrice - non indichiamo strade. Li aiutiamo a riflettere per capire se si può stare meglio. Stare loro vicini senza esprimere giudizio li aiuta a esprimersi in maniera diversa senza rabbia e a capire che ci può essere una chance per tutti, una strada diversa». Tale approccio dovrebbe servire a tutti, anche in famiglia, a scuola e negli ambienti sociali. Se ci fosse più ascolto reciproco forse saremmo meno soli e un po’ meno lontani.

Secondo Eu., i giovani d’oggi non hanno molti spazi di aggregazione e spesso rischiano di entrare in contatto con realtà e contesti poco raccomandabili. «Al giorno d’oggi – afferma – servono operatori capaci di coinvolgerli, che possano essere un esempio e un’ispirazione, non solo a parole ma con esempi concreti. Un giovane in difficoltà che viene accolto e ascoltato si rende conto che esiste un’altra via rispetto alla violenza.

Secondo Ma. è molto importante valorizzare l'ascolto empatico di questi ragazzi. «Anche sono stata ascoltata dagli operatori dei servizi per la Salute Mentale – ricorda - questo mi ha reso empatica, pronta ad ascoltare chi ne avesse bisogno. Per esempio, a breve comincerò un corso per diventare Esperto in Supporto fra Pari, che mi vedrà operativa fra Milano e Cremona. Sarà l’occasione per apprendere le tecniche necessarie ad affrontare questa nuova esperienza. Anch’io potrò essere di aiuto agli altri».

Ci. concorda con Ma.: «Stare vicino a qualcuno e ascoltarlo senza giudicare può aiutare anche questi ragazzi, definiti “scomposti”. Anch’io sono passata attraverso esperienze di ricovero, in cui sono stata ascoltata senza sentirmi giudicata a causa del mio disagio».

Fr. apprezza il concetto di “stare vicino” senza voler insegnare: «Mi sembra l’atteggiamento giusto per dare occasioni di riflessione chiosa – Esserci e ascoltare significa offrire all’altro l’opportunità di parlare di sé e di raccontarsi».

A St. piace molto l’idea di “sgarbugliare” le vite: «Ogni persona è unica – commenta – in sé può trovare le risorse per migliorarsi e aiutare gli altri. Come ricorda l’articolo letto insieme, l’aiuto esterno e qualificato è molto importante, così come l’ascolto reciproco».

Insieme per difendere l'agricoltura - 12 febbraio

Articolo tratto dal supplemento L’Economia del
Corriere della Sera di lunedì 12 febbraio 2024
“Per agevolare la crescita dare incentivi, non sussidi”

Oggi ci siamo confrontati su un tema di attualità, oggetto di grande dibattito: gli incentivi e i sussidi destinati al mondo agricolo per migliorare la tutela ambientale. 

L’agricoltura è un’attività fondamentale per la nostra sopravvivenza: come ricorda l’articolo IX della costituzione, è importante tutelare l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. 

A questo proposito, lo stato prevede sussidi di vario tipo cercando, da distribuire in modo mirato per migliorare e tutelare l’ambiente. In Italia, gli agricoltori ricevono ben 168 tipologie di contributi per un totale di oltre 50 miliardi di euro. Il governo sta cercando di migliorarne l’efficacia attraverso piani di rilancio come il Pnrr e Repower.Eu, ma non sarà un’impresa facile, poiché si toccano interessi e cifre considerevoli. 

 

Secondo Eu., scendere in piazza per difendere i propri diritti potrebbe essere un gesto utile e significativo, anche quando si tratta di ambiente. 

«Nonostante tutti i soldi ricevuti – aggiunge Max - è importante la correttezza  e la coscienza di ogni singolo agricoltore, per preservare l’ambiente col suo operato. Reputo molto importante la coltura biologica per evitare l’uso di pesticidi chimici». 

Anche quando si tratta di salute mentale la nutrizione è importante «Il cibo è il “carburante” che mettiamo nella nostra “macchina”», sottolinea Ma. - «ci dà la possibilità di vivere al meglio. Per un periodo della mia vita, ho sperimentato una dieta a base vegetale, che mi aveva aiutata a perdere peso. Se trattati nel modo giusto, i prodotti agricoli ci danno la possibilità di nutrirci in maniera sana». 

Ci. concorda con quanto espresso dall’articolo IX della costituzione, fondamentale per il rispetto e la tutela dell’ambiente. «perché è un dovere di tutti». 

Secondo En., «Ogni singolo cittadino deve essere messo nelle condizioni di operare e produrre al meglio, anche gli agricoltori. Le istituzioni devono contribuire economicamente a questo traguardo, dove necessario». 

Fr.: è rimasto colpito dal gran numero di contributi riservati agli agricoltori: «Pur essendo un tema molto complesso – afferma - è giusto che ci sia un dibattito da cui possano scaturire nuove soluzioni rispettose anche dei consumatori». 

Neonati al cinema con mamma e papà - 21 febbraio

Articolo tratto da La Repubblica di mercoledì 21 febbraio:
“Neonati al cinema nel passeggino: E noi genitori ci godiamo il film”  

Al cinema Troisi di Roma è stata inaugurata l’iniziativa “Cinemini”: consiste in una rassegna di film dedicati ai neogenitori, che possono portare al cinema i neonati. Le proiezioni sono caratterizzate da luci soffuse, audio a volume ridotto…e pianto libero. Ovviamente, nessuno si scandalizza se il bambino viene allattato durante il film. Oltre ad offrire un momento di svago e socialità, questo progetto permette a mamme e papà di entrare in contatto con altri genitori e spezzare la solitudine che segue il parto. Solo altre due sale in Italia sono aperte all’esperienza “nido”: una coppia intervistata durante l’evento sottolinea come il mondo non sia a misura di bambino. 

 

Ci. è rimasta molto colpita da questa iniziativa, che consente ai neogenitori d’incontrarsi e stringere nuove amicizie in un luogo pubblico, solitamente precluso a chi porta con sé un neonato.  

Secondo En. si tratta di un’iniziativa molto importante: «trovo che tre sale in Italia siano veramente poche – commenta - auspico quindi che l’esempio si diffonda maggiormente». 

Eu. pensa che sia bellissimo offrire ai neonati questo tipo di attenzioni. «Penso però anche a chi vive in situazioni drammatiche, come ad esempio la guerra o le migrazioni. Vorrei che anche per loro ci possano essere condizioni di vita dignitose e tutte le coccole di cui hanno bisogno». 

Ma. riflette sulla solitudine post partum: «Anche io ho provato la solitudine – afferma - nel mio caso legata alla depressione. Per questo credo che il fare rete sia veramente molto importante. Anche i nostri servizi per la salute mentale ci hanno permesso di portare avanti progetti come “Arteassieme” o il corso di fumetto. Sono occasioni per conoscere persone, stringere e coltivare relazioni per sentirmi meno sola». 

St. pensa che tutto ciò sia replicabile anche in altre città italiane: «È molto positivo che se ne parli sui giornali – afferma - Nella nostra società i bambini piccoli sono spesso dimenticati e ci vogliono sempre nuove iniziative dedicate a loro». 

Per Fr., fare un “cinema” a misura di bambino significa costruire una società disposta ad accoglierli e in generale sensibile agli “ultimi”. «Ci vogliono tante attenzioni – commenta - e bisogna creare condizioni che vadano bene per tutti. Facile a dirsi, più difficile da fare». 

Quando lo sport insegna a fare squadra - 28 febbraio

Articolo tratto da La Provincia di mercoledì 28/02/24 dal titolo:
"Bimbo speciale rinato grazie al karate” 

A Casalmaggiore, in provincia di Cremona, un bambino autistico di 7 anni veniva spesso rifiutato dalle palestre dove voleva iscriversi per fare sport. La sua tenacia gli ha permesso di trovare quella giusta, dove è stato accolto con una modalità particolare: si può allenare insieme agli altri bambini e la mamma sarà con lui. L’allenatore segue anche la preparazione di atleti paralimpici, quindi è pronto ad accogliere anche persone “speciali”. Il clima inclusivo è favorito anche dagli altri bambini, che fanno del loro meglio per rendere l’ambiente accogliente e amichevole. 

 

Eu. è rimasta stupita dalla sensibilità dei bambini nei confronti dei coetanei in difficoltà, dimostrando ai grandi che la solidarietà “si può fare”. Ci. concorda con lei: «così piccoli – afferma - hanno saputo cogliere il senso dell’aiuto. Per quanto riguarda la mia esperienza, non posso dire altrettanto: da bambina non eccellevo nello sport e non ho trovato appoggio da parte dei coetanei». 

 

Per Ma. l’articolo è stato spunto per un salto nel passato: «Mi sono ricordata i tanti rifiuti ricevuti, gli ostacoli all’inclusione nel settore scolastico e nell’ambito familiare. Mio papà mi faceva fare tanto sport per favorire l’inclusione e stare insieme ai coetanei. Mi è servito per migliorare le relazioni, sempre molto complicate per me. Per mantenerle ho infatti voluto seguire un percorso di aiuto psicologico, farmacologico e di attività riabilitative. Adesso che sono inserita in tanti progetti, mi sento meno sola e protagonista della mia vita». 

 

Per St., questa esperienza sarà sicuramente d’aiuto nella vita di quel bambino. 

 

Fr. ricorda con piacere l’esperienza del Baskin, che grazie a una serie di regole molto intelligenti consente a tutti di giocare a basket in modo inclusivo, sia a persone con piccole o nulle difficoltà motorie sia a quelle con grandi disabilità. 

En. ricorda che «L’uomo è un essere sociale, quindi vive bene se sta in relazione con gli altri. Infatti da sempre nella storia tende a fare gruppo, a partire dalle tribù della preistoria fino ad arrivare alle civiltà moderne».Per una decina d’anni ha frequentato un centro yoga, che gli ha dato modo di sviluppare nuove relazioni al di fuori del Centro Diurno. «Ho provato a fare yoga da solo a casa mia – aggiunge - ma non è la stessa cosa che farlo in gruppo». 

 

Ma. ed Eu. sono d’accordo: ogni tanto mangiano insieme, perché preparare l’una per l’altra dà motivazione. Lo stesso vale per Fr., che va a fare jogging con un mio caro amico: «Lo faccio volentieri e su percorsi lunghi – spiega - da solo perdo la voglia, corro pochi minuti e su percorsi più brevi. L’amicizia conta molto».