Il nostro Sguardo sul Mondo

2022
Settembre - Dicembre

Settembre

Università: Novità dell'iscrizione simultanea - 2 settembre

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Articolo tratto da “Il Giorno” del 31 agosto 2022


Una bella novità italiana, questa settimana è stata scelta dal gruppo: “La frequenza in contemporanea in due facoltà diverse all’Università”.


Ben 186 corsi fra triennale e magistrale già approvati.


L’offerta sarà decisamente più trasversale, interdisciplinare, per esempio coniugando informatica e biologia. Questo perché nei prossimi anni bisognerà essere davvero competitivi sul mercato del lavoro. 

Il doppio cammino accademico prevede che ci si possa iscrivere ad un secondo corso di laurea, anche dopo aver finito il primo triennio.

I nuovi corsi riguardano prettamente le professioni sanitarie. Università che hanno adottato questo nuovo cammino di studi sono per esempio l’Ateneo di Messina che propone: “Scienze e Tecnologie Agrarie” e “Diritto delle nuove Tecnologie”.


C. sostiene che è un'ottima opportunità, perché consente di ampliare le competenze e di arricchire il bagaglio culturale personale. Permette inoltre di avere a disposizione un ampio raggio di scelta professionale.

En. è dispiaciuto di non aver frequentato l’Università e di essersi fermato al diploma.

Eu. sarebbe contenta se questa iniziativa fosse diffusa in tutta Italia.

M. afferma che se avesse frequentato l’Università avrebbe scelto Giornalismo.


Avete qualche rimpianto legato all’Università? Avreste voluto farla o magari ne avreste voluto frequentare una diversa?

Oppure, che ramo avete scelto o sceglierete?

Casa Arcobaleno: un rifugio sicuro - 16 settembre

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Questa settimana la nostra attenzione si é rivolta ad un'iniziativa di solidarietà sostenuta dalla cremonese Chiara Ferragni, nota Influencer di fama internazionale.


Il progetto è intitolato “Casa Arcobaleno di Milano” ed è rivolto a ragazzi e ragazze che si trovano senza una casa dopo che le loro famiglie li hanno discriminati e abbandonati a causa della loro identità di genere, il loro orientamento sessuale o un percorso di transizione avviato.

 

Colpita emotivamente dalle storie condivise, Chiara ha condiviso la causa pubblicando un post in cui illustra il progetto che si propone di offrire un appartamento a chi si trova senza un posto in cui stare e sentirsi al sicuro.

È stato inoltre attivato uno sportello di orientamento e supporto, corredato da un sito web per offrire tutte le informazioni utili, un indirizzo di posta elettronica e un numero di telefono da contattare in caso di necessità.


Chi si rivolge al nuovo servizio può restare nell'alloggio da un minimo di otto mesi fino a un anno. Per ciascuno viene studiato un percorso ad hoc, con il supporto di uno psicologo. L'obiettivo è rendere la persona autonoma, avviandola agli studi o ad una professione, secondo i suoi desideri e potenzialità.


C. è fermamente convinta che l'interesse mostrato dalla nota imprenditrice per queste tematiche sia una manifestazione di solidarietà d'ampio respiro, che coglie il disagio e l'emarginazione di un determinato modello giovanile, rispondendo con progetti pensati per offrire un aiuto concreto.


E. auspica che questo sia solo il primo di tanti altri progetti; M. pensa che la solidarietà sia sempre un bel gesto.

Un ex profugo “prof” all’università:
“L’istruzione costruisce la pace” - 23 settembre

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Tratto da La Repubblica

L’ ex profugo che insegna al Mit “Per l’ Italia ero un clandestino”



Oggi parliamo di Admir Masic, ex profugo che si è costruito con le proprie forze una brillante carriera attraversando diversi paesi stranieri, superando varie difficoltà pur di raggiungere i suoi obiettivi.

Nato nell’ex Jugoslavia (oggi Croazia) si muove tra Italia, Germania e Stati Uniti a causa della guerra e per motivi di studio e di lavoro.

Diventa professore universitario al MIT di Boston dove crea un centro per fornire gratuitamente una formazione accademica ai profughi di ogni paese.


«L’ istruzione è il valore universale che annulla tutte le diversità afferma Admir - è costruttrice di pace. Viviamo in un mondo che ha la tendenza a discriminare. Ma c’è un valore universale che crea rispetto: è l’educazione, la conoscenza».


C., che ha scelto questo articolo, ritiene che il progetto di quest’uomo possa rivelarsi un’opportunità fondamentale per la crescita professionale delle persone in difficoltà.

Eu. sottolinea la grande forza di volontà di Admir che gli ha consentito di raggiungere elevati risultati. Non meno importante, l’aiuto ricevuto da organizzazioni di volontariato.

En. è rimasto colpito dalla vita di Admir, che nonostante le grandi difficoltà è riuscito a realizzarsi e addirittura ad aiutare altre persone.

Ma. approva le parole di Masic: educazione e conoscenza sono uno strumento potente contro la discriminazione. Anche il gruppo, con diversi progetti, s’impegna a far conoscere il mondo della salute mentale per combattere lo stigma.

F. ritiene particolarmente importante il collegamento tra istruzione e pace: «Invece di spendere soldi per le armi – afferma - Sarebbe bello destinarli a scuole e università».

A scuola s’impara a salvare una vita - 30 settembre

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Tratto dall’articolo “Ha salvato il suo studente con i massaggi cardiaci: ora la prof insegna a rianimare” pubblicato sul supplemento Buone Notizie del Corriere della Sera (27 Settembre 2022)



La professoressa Miriam Pistillo insegna matematica all’ Istituto Tecnico Aldini Valeriani di Bologna. Il 29 Settembre 2018 è stata protagonista di un episodio particolare: il suo allievo Daniel durante la lezione si è accasciato al suolo colpito da un arresto cardiorespiratorio. L’insegnante, che tempo prima aveva seguito un corso di rianimazione, è prontamente intervenuta in aiuto del ragazzo praticando il massaggio cardiaco per 16 lunghi minuti supportata da altri due colleghi, fino all’arrivo dei soccorsi. 

Dopo questo drammatico evento, Miriam ha iniziato a insegnare le tecniche di primo soccorso all’interno della sua scuola fino a farla diventare un'eccellenza regionale. 

Il suo obiettivo è quello di introdurre la formazione obbligatoria a queste tecniche in tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado.

Questa notizia ha suscitato una ricca discussione all’interno del nostro gruppo perché i temi che riguardano la salute interessano a tutti. È risultato chiaro che bisogna essere preparati e competenti nelle manovre di soccorso per non fare danni, è importante quindi organizzare corsi specifici.


Insegnare queste manovre agli studenti consentirà di avere nel futuro una collettività più capace e sicura per tutti.

Ottobre

Salute mentale: i disturbi non ostacolano il successo
- 7 ottobre

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Articolo tratto dalla Repubblica inserto di Milano pagina 25 “Persone importanti disturbi comuni”


Disagio psichico e carriera professionale non sono mondi inconciliabili, anzi. Lo sostiene la giornalista Concita De Gregorio, che in una lettera pubblicata su Repubblica cerca d’infrangere lo stigma che spesso affligge chi soffre di queste patologie e si trova a gestire un percorso professionale in crescita. Sostiene di aver conosciuto ben poche persone “equilibrate”: la maggior parte soffre di disturbi importanti, che tuttavia non hanno impedito loro di costruire una una vita appagante e il raggiungimento di traguardi notevoli. Fra le varie forme di disturbo, la giornalista evidenzia quello narcisistico della personalità, che talvolta diviene indispensabile nel mondo lavorativo, nella politica e in genere per stare nel mondo.


L’articolo è stato scelto da C., che si è sentita coinvolta e solidale con le affermazioni di Concita De Gregorio: come sottolinea E., l’autrice non generalizza ma analizza con lucidità la tematica, rendendola più vicina. M. pensa che scrivere di salute mentale in senso positivo sia davvero importante.

En. sostiene che chi è affetto da problemi di salute mentale non debba farsi fermare dalla malattia. A tal proposito proprio, in occasione della Giornata della Salute Mentale, anche il gruppo Happy News parteciperà al progetto “Arteassieme”, che unisce utenti, familiari, volontari e li rende protagonisti per un giorno. Quest’anno l’appuntamento è a Palazzo Benzoni, nel cuore di Cremona, dove saranno Guide Turistiche d’eccezione, a riprova che tutti possono avere una vita normale. 

La “regina” in giallo - 14 ottobre

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Articolo tratto da “La Repubblica” di mercoledì 12 ottobre 2022 pag 33

Addio Angela Lansbury il talento e il fiuto della signora in giallo 

Per gli appassionati del genere poliziesco, Angela Landsbury - recentemente mancata a Los Angeles all’età di 96 anni, è stata una grande protagonista sia nel cinema che nella televisione. Una investigatrice dal fiuto infallibile, che in oltre 70 anni di carriera ha interpretato diversi film di successo e di generi diversi, come “Angoscia” (1944), “Il ritratto di Dorian Gray” (1945), “Pomi d’ottone e manici di scopa” (1962), “Assassinio sul Nilo” (1978) e altri ancora.

Il grande successo però arriva con “La signora in giallo” le cui riprese sono iniziate nei primi anni ‘80. In questa serie televisiva, la nostra Angela interpreta una investigatrice che risolve casi complicati con grandi intuito, tatto, diplomazia, perspicacia, determinazione e simpatia.

Le repliche vanno in onda da molti anni e su diversi canali televisivi in tutto il mondo: chi non l’ha mai vista?


Eu. la ricorda «mentre rifletteva su un caso, sorseggiando una tazza di tè e assaporando una fetta di torta». Pensando alla signora in Giallo, a En. vengono in mente altre celebri serie televisive degli anni ottanta: «Magnum P.I., A-Team, Mc. Giver, Supercar, Charlie's Angels. Programmi che mi ricordano un bel periodo».

Della signora Fletcher, Ma. ha sempre apprezzato «l’intelligenza e la capacità di risolvere i casi in maniera sorprendente. Questo ha dato spazio all’universo femminile, al punto di meritare l'onorificenza di “dame” assegnata dalla Regina Elisabetta in persona». Ci. è rimasta colpita «dal suo intuito e dalla sua forza di volontà nel persistere nella risoluzione dei casi».


Nonostante il successo su scala internazionale e ben diciotto candidature all’Emmy Award, l’attrice non ha mai vinto il prestigioso premio, aggiudicandosi però l’Oscar alla carriera nel 2014.


Nella vita privata, Angela ha affrontato un capitolo doloroso: i suoi due figli, Anthony e Deirdre, hanno lottato contro la tossicodipendenza negli anni dell’adolescenza. La figlia entrò inoltre a far parte di un gruppo guidato da Charles Manson, famoso criminale statunitense.

Angela decise allora di trasferire la sua famiglia dagli Stati Uniti all’Irlanda dove i figli non sarebbero stati esposti a situazioni negative. 

Anche per questa donna di successo la vita non è stata facile, ma lei è riuscita a superare questi ostacoli con determinazione e forza d’animo.

Natura e cultura al parco del Valentino - 21 ottobre

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Articolo tratto da La Stampa  

La biblioteca pronta entro il 2026. Parte da qui il rilancio del Valentino

Oggi il gruppo Happy news “viaggia” fino a Torino per parlare del Parco del Valentino, oggetto di una grande opera di rinnovamento. Quest’area verde si trova a Torino sulle rive del fiume Po, a ridosso del centro storico. Al suo interno trovano posto un borgo medievale, diverse opere artistiche e splendidi giardini con alberi e fiori. 

Il Progetto prevede la ristrutturazione del Teatro Nuovo – poco distante – e la nascita di una nuova biblioteca di 20mila metri quadrati, attrezzata con caffetteria e bookshop. Gli importanti fondi stanziati serviranno anche per il restauro del borgo. Un’ulteriore riqualificazione interesserà la navigabilità del fiume, con la costruzione di due battelli ad alimentazione elettrica.


Al gruppo “Happy News” piacerebbe molto organizzare una gita a Torino, quando il progetto sarà terminato. Il parco costituisce una valvola di sfogo per la vita di città, in cui gli abitanti possono trascorrere momenti lieti di relax e tranquillità. Pensiamo che la natura sia un ottimo antidoto per alleviare l’ansia, la depressione e gli stati d’angoscia. Per questo motivo, siamo convinti che in ogni città sarebbe importante curare, valorizzare ed estendere le aree verdi pubbliche.


A Cremona, per esempio, ne esistono diverse: Il parco Asia e il parco del Po, quello del Vecchio Passeggio e del Morbasco, l’area verde di Porta Mosa e altri giardini minori. Inoltre ci sono numerose piste ciclabili che partono dalla città e immerse nel verde si protendono verso la campagna. L’idea di creare una biblioteca nel parco – come avvenuto a Torino - piace a tutto il gruppo “Happy news”: non solo natura, ma anche cultura.

Se sono rose fioriranno - 28 ottobre

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I signori delle rose: dopo la questura, i vivai”, tratto dall’inserto Buone Notizie del Corriere della Sera

Questa settimana la nostra attenzione si focalizza su un articolo dedicato alla coltivazione delle rose.

Questo progetto ha inizio nel 1983 con l’innamoramento per un vecchio rustico sulle colline di Pianello, nella Valtidone, da parte di Guglielmo e Maddalena, sposati da quarant’anni. 

La coppia, appassionata di natura, animali e campagna, con a disposizione un terreno di tremila metri quadrati, vista la nascita di alcune rose nei filari, decide di focalizzare la coltivazione di nuove specie perché folgorati dalla loro bellezza e dal loro profumo. 

Determinante è stato l’incontro di Guglielmo e Maddalena con la vivaista Anna Peyron di Castagneto Po, che ha permesso alla coppia un approfondimento in merito alle tecniche di giardinaggio, chimica, botanica e meteorologia.

La coltivazione ha raggiunto un’estensione di 8.500 mq con varietà di 650 specie di rose provenienti dalla Francia ed Inghilterra di cui 500 sono antiche. Pensate che alcune rose raggiungono un’altezza di 10 metri!

Questo roseto è meta di persone che provengono da diverse parti d’Italia e dall’estero.


M., che ha scelto l’articolo, pensa che prendersi cura di animali e piante sia un antidoto allo stress e favorisca una qualità della vita migliore;


E. sostiene che è molto importante capire qual è la propria passione per avere benessere e realizzarsi nella vita;


C. afferma che, pur non avendo il “pollice verde”, ammira chi si prende cura della coltivazione delle piante e dei fiori e lo considera un valido passatempo;

A. racconta che, grazie all’attività di giardinaggio, ha capito l’importanza del prendersi cura delle piante perché ciò aiuta a prendersi cura di sé stessi.

Novembre

Mototerapia: quando le emozioni abbattono le barriere
- 4 novembre

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Le fiabe dei motociclisti” tratto dal supplemento inserto Milano del Corriere della Sera

Questa settimana la nostra attenzione si è indirizzata su un articolo che parla di un'iniziativa di volontariato, promossa dall’associazione milanese No Barriers.

I volontari propongono una bellissima attività innovativa: la mototerapia. Questa proposta consiste nell’offrire dei percorsi in moto a persone disabili del Centro Vismara Fondazione don Gnocchi oppure a ragazzi autistici o ricoverati nei reparti pediatrici degli ospedali (sul sito internet Le fiabe dei motociclisti si possono avere maggiori informazioni).

Lo slogan del profilo Instagram recita: “Perché ci sono ancora tante barriere da abbattere e tanti sorrisi devono sbocciare, in sella a due ruote”.


A primo impatto ci sembra una attività pericolosa, ma siamo certi che in questi tour speciali verranno adottate tutte le precauzioni del caso per muoversi in sicurezza.

Senz’altro si tratta di un’iniziativa costruttiva, perché rappresenta una distrazione ed un passatempo molto diverso dal solito. Chissà che emozioni hanno sperimentato i ragazzi nel provare questa esperienza!

Vivere questi momenti positivi è un modo concreto per abbattere le barriere e creare veri momenti di condivisione. Rendere pubbliche queste iniziative serve per combattere lo stigma sulla disabilità.

Sicuramente i volontari di questa associazione sono ottimi motociclisti, ma questo non basta: per fare questo serve preparazione, competenzadisponibilità, indispensabili per accostarsi alle persone più fragili e coinvolgerle in modo sereno.

Regalare un sorriso è una grande vittoria: anche in sella ad una moto.

Il tesoro di san Casciano insegna a scavare dentro di sé
- 11 novembre

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Articolo tratto da IL GIORNO: “San Casciano come Riace - Statue di bronzo e monete riemergono dall’acqua “Il tesoro delle divinità

San Casciano Bagni (in provincia di Siena) è protagonista di un importante ritrovamento archeologico. Dai fanghi delle terme antiche, sono riemerse ben 24 statue in bronzo ed oltre 5mila monete. I reperti risalgono all’epoca Etrusco-Romana e si sono conservati perfettamente nel fango e nell’acqua calda per secoli.


La mente corre al ritrovamento dei Bronzi di Riace effettuato nel 1972.


In questo caso, il sito del ritrovamento era in passato un tempio dedicato alla fertilità, tanto da essere considerato la prima “clinica” della storia ad essa dedicata. Iside, Ercole, Apollo, Igea, Fortuna Primigenia sono solo alcune delle divinità che lì erano venerate. Quando il luogo sacro è stato abbandonato, tutte le ricchezze che conteneva sono state rispettosamente lasciate in loco e successivamente coperte da una nuova costruzione.


Il gruppo Happy News è rimasto colpito dalla notizia, stupiti di come anche queste popolazioni del passato esprimessero un forte sentimento religioso ed un forte rispetto per le divinità.


Ci. sottolinea l’immenso patrimonio custodito sul territorio italiano, è una vera e propria culla di cultura. 

«I reperti archeologici - dice En. - sono la memoria storica di usi e costumi del passato. Tutto ciò ci consente di capire meglio le nostre origini e il nostro passato, in modo da aiutarci ad affrontare il futuro».

Ma. suggerisce una riflessione in merito agli scavi: «Così come sono state effettuate delle ricerche in profondità nel terreno, anche l’essere umano può scendere nel profondo della propria interiorità e trovare preziosi tesori, specialmente se aiutato da persone competenti».


Una volta, in caso di malattia, ci si affidava agli dèi: ora fortunatamente possiamo contare sull’aiuto di medici, operatori sanitari e strutture qualificate presenti su tutto il territorio nazionale.

Nella città degli angeli il rodeo va in pensione - 18 novembre 

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Articolo tratto da Il Corriere della Sera "Addio rodeo? Los Angeles vuole pensionare un mito del west" 

Sfidereste un cavallo o un toro di una tonnellata a mani nude? A Los Angeles probabilmente non si potrà più fare. L'amministrazione comunale infatti sta decidendo se vietare definitivamente i rodeo, oppure introdurre importanti limitazioni. È quasi certo lo stop all'uso di speroni, cinghie e pungoli elettrici, tutti strumenti di vera tortura nei confronti degli animali indifesi.

 

Ci . è colpita dal contrasto tra la cultura delle campagne e quella delle città. Da un lato usi e costumi radicati nella mentalità delle persone e legati ai miti dei pionieri, dei cow boy e del vecchio west. Dall'altro, il progresso delle città che mirano più alla tutela dell'ambiente e al rispetto degli animali. Ci. si pone l'interrogativo: come fanno a convivere queste due realtà?  

 

Ma. sottolinea che negli anni il rispetto verso il creato, in particolare riguardo gli esseri umani e gli animali, si è evoluto. Anche nel campo della salute mentale partendo dalla legge Basaglia la situazione è radicalmente cambiata: le cure che un tempo erano basate sulla costrizione oggi sono basate sulla consapevolezza, sul protagonismo dell'utente e la piena libertà della persona.

 

Nel vecchio West gli uomini dovevano combattere contro la natura e cercare di dominare anche gli animali. Eu. si domanda se al giorno d'oggi sia ancora così: è più violento un toro d'allevamento oppure l'uomo che vuole domarlo con la forza?

 

En. sottolinea che nel rodeo uomo e animale compiono uno sforzo importante, forse troppo rischioso e per un periodo di tempo molto breve. Basta infatti che il cowboy resti in sella più di 8 secondi per potersi considerare vincitore della competizione. Una volta tanto, sembra giusto che un'usanza pur proveniente da una ricca cultura molto celebrata nella cinematografia venga abolita o limitata. 

 

Fr. è d'accordo sul fatto di rispettare gli animali: anche altre città hanno già abolito il rodeo negli Stati Uniti e altri tipi di manifestazioni poco rispettose, come la corrida in Spagna.

En. conclude con una riflessione: se le persone vogliono divertirsi con un rodeo, c'è sempre a disposizione il gioco del toro meccanico.

Un abbraccio di carta - 25 novembre

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Articolo tratto da Il Corriere della Sera: “Il cielo in una stanza

Nell’era digitale, c’è ancora chi scrive lettere di carta. Lorenzo Bastelli ne ha ricevute tantissime. A soli tredici anni, viveva costretto a letto da una malattia incurabile. Per distrarlo e dargli sollievo, sua madre ha pubblicato sui social una richiesta particolare: spedire lettere al figlio per dargli la possibilità di fuggire dalla sua situazione, almeno con la fantasia.

Ne sono arrivate a centinaia: molte contenevano disegni, saluti e brevi racconti. Lorenzo si è sentito amato da persone sconosciute, eppure inaspettatamente vicine. Come un “abbraccio cartaceo”, per donargli serenità e infondergli la forza di andare avanti, fino all’ultimo respiro.

La storia di Lorenzo e delle tante persone che l’hanno sostenuto ci insegna ad apprezzare la vita e a viverla con serenità, nonostante la malattia.


Il gruppo Happy News ha riflettuto sull’uso costruttivo dei social, grazie ai quali la mamma ha attivato una rete di solidarietà in tempi rapidissimi, cui molte persone hanno risposto con entusiasmo.

È bello notare che al mondo ci sono tante brave persone. Inoltre, le lettere sono in grado di trasmettere molto calore, proprio come un abbraccio.


UNA NOTIZIA IN PIÙ

Restando in tema di condivisione, mercoledì 23 novembre alcuni partecipanti del gruppo Happy News si sono recati presso l’Istituto Germani di Cingia De’ Botti per parlare di buone notizie con gli ospiti della Rsa. La rassegna stampa ha portato alla luce tanti temi positivi e ricchi di significato, cercati con cura tra le pagine dei giornali. Tutti i partecipanti che hanno avuto la possibilità di condividere le proprie idee, per poi chiudere la giornata con un ottimo rinfresco. Un’esperienza da ripetere!

Dicembre

Asinopolis, terapia alternativa - 16 dicembre

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A  Cavatigozzi, nella grande aia di Cascina Marasco (Cooperativa Agropolis), si sta sperimentando una terapia alternativa con l’ausilio di asini. Lo scorso 13 dicembre, Santa Lucia ha portato dalla Sardegna due esemplari: Martino ha il mantello marrone, mentre Romeo è un esemplare di razza albina, proveniente dall’isola sarda dell’Asinara. Si sono aggiunti al gruppo già esistente formato da Gina, Bimba e Berta, asini molto intelligenti e dotati di un’empatia incredibile!

Tutti loro sono stati recuperati da diversi contesti, caratterizzati da storie di abbandono e di trascuratezza. L’arrivo delle ultime reclute è stata una grande sorpresa per i ragazzi di Agropolis, progetto che può contare sull’attività di Chicco Corrà e sua moglie Cosetta con il sostegno del presidente Ludovico Ghelfi e del suo staff.

La terapia proposta insegna a conoscere gli asini e a prendersene cura: gli ospiti accudiscono gli animali, li spazzolano, li portano in passeggiata e imparano a relazionarsi con loro, supportati dallo staff e da un veterinario. Tra le novità introdotte recentemente, il percorso didattico condotto dal professor Riccardo Groppali, che insegna a conoscere tutte le piante autoctone.

La relazione con gli animali e con la natura costituisce un valido aiuto nella riabilitazione delle persone con fragilità per superare i momenti difficili. Prendendosi cura degli animali, gli ospiti comprendono quanto sia importante prendersi cura di sé stessi.

L’importanza di prendersi cura - 23 dicembre

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A Rivolta d’Adda, in provincia di Cremona, c’è una Comunità di recupero per persone con disturbi psichiatrici e dipendenze.  Qui si snoda la storia di Riccardo, uomo di 33 anni con problemi di tossicodipendenza, che in questa struttura ha potuto riprendere in mano la propria vita grazie all’aiuto di medici e operatori e al proprio impegno. Oggi riesce a prendersi cura della sua bambina, oltre che di sé stesso.

La sua esperienza ricalca quella di molte persone, che partendo dall’uso di droghe leggere scivolano in dipendenze più pesanti e difficili da arginare. Trovare un luogo in cui affrontarle è fondamentale: nella struttura di Rivolta d’Adda trovano posto 15 posti letto, un miniappartamento e diversi ambulatori in cui operano due medici, dieci infermieri, tre psicologi e cinque educatori.

Le attività proposte sono molteplici: recupero delle abilità di base (cura della persona e degli ambienti), gruppi di socializzazione, gruppi di psicoterapia e gruppi per familiari.

En. sottolinea l’importanza di vivere in ambienti colorati e accoglienti, che richiamano il calore di una casa: oltre alla cura è fondamentale trovarsi in un contesto ospitale.

Eu. è rimasta colpita dalla storia di un padre che ha recuperato l’amore della figlia aiutando sé stesso. Forse questo progetto gli ha dato la forza di uscire dalla dipendenza.

C. sottolinea l’efficienza di questa struttura e auspica che nel futuro si realizzi sul territorio nazionale l’apertura di più centri di questo tipo, fortemente orientati al recupero.

A Ma. piacerebbe molto lavorare in una comunità di questo tipo e mettere a frutto le sue competenze professionali come Dirigente di Comunità.

Fr. apprezza in particolare il grande rilievo attribuito in questa struttura ai lavori di gruppo, che tra le altre cose consentono di dare spazio all’aiuto reciproco ed al supporto tra pari.

Cogliamo l’occasione per augurare ai nostri cari lettori Buon Natale!

Scacco matto: una scelta di ribellione - 30 dicembre

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Tratto dal Corriere della Sera  Sez. Esteri pag.13:  “Iran, si muove il governo italiano: Tajani convoca l’Ambasciatore” 

In Iran, una giovane donna di 25 anni partecipa ai campionati del mondo di scacchi senza velo. Non è stata l’unica: nella storia del regime iraniano, anche altre sportive hanno fatto questa scelta, subendo in nome della libertà, subendo dure minacce da parte del regime iraniano. 

A causa della gravità della situazione, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha convocato l’Ambasciatore iraniano per affrontare le problematiche, ed esprimere la ferma condanna alle violenze del regime.

I dati raccolti dall’associazione Iran Human Rights denunciano l’uccisione di oltre 500 giovani manifestanti in soli tre mesi. Tra questi, 70 sono minorenni. Due ragazzi giustiziati e cento persone in attesa di esecuzione.

Il gesto della campionessa di scacchi assume un significato ancora più forte: togliendo il velo, dà scacco matto al regime e vola in Kazakistan.

E. sostiene l’importanza di questo messaggio per il mondo giovanile; come sottolinea C., non bisogna spegnere i riflettori sul clima di terrore e di repressioni che regnano attualmente in Iran. M. è rimasta colpita dal coraggio della giovane donna, che ha scelto di mostrarsi libera da dogmi e costrizioni, a rischio della sua stessa vita. A. invita a non rimanere indifferenti di fronte a certe tematiche: anche nelle nostre realtà, è importante continuare a combattere per i diritti.

AUGURIAMO AI NOSTRI LETTORI BUON ANNO!