Igor Stravinskij
"Non vivo né nel passato né nel futuro. Io sono nel presente. Non posso sapere cosa porterà avanti il domani.
Posso sapere solo qual è la verità per me oggi. Questo è ciò che sono chiamato a servire, e lo servo in tutta lucidità"
Igor Stravinskij: Cronache della mia vita
Igor Stravinskij nacque a Lomonosov (San Pietroburgo, Russia) nel 1882. Nonostante il padre fosse un musicista (un celebre basso d'opera, severo ed autoritario) il giovane Igor non iniziò lo studio della musica prima dei nove anni, età in cui prese le prime lezioni di Pianoforte.
Fu indirizzato poi dalla famiglia a studi di giurisprudenza, che concluse nel 1902, coltivando nel frattempo l’interesse per la musica autonomamente, e procedendo gli studi pianistici sotto la guida di Madame Khachperova, un'allieva di Anton Rubinstein. Grazie alla stretta amicizia con il figlio di Nikolaj Rimski-Korsakov, poté poi pendere lezioni dal celebre compositore russo che, nonostante l’affetto e la stima reciproca, Stravinskij non considerò però mai un vero maestro. Il periodo di studio con Rimski-Korsakov durò fino alla morte di quest’ultimo, sopraggiunta nel 1908. In quel periodo Stravinskij compose musica sostanzialmente influenzata da autori come Richard Wagner, Claude Debussy e dai maestri del nazionalismo russo, in particolar modo dalla figura di Modest Mussorgskij.
La svolta come compositore avvenne negli anni ’10 del Novecento grazie all’interessamento dell’’impresario dei Ballets-Russes Sergeij Djagilev che intuì le potenzialità del giovane, commissionandoli il balletto l’Oiseau de feu, rappresentato poi a Parigi nel 1910 con particolare successo. Ma fu il seguente lavoro, Petruška (1911), a consolidare il nome di Stravinskij negli ambienti musicali della capitale francese. Tuttavia, l’avvenimento della carriera del compositore che più di tutti segnò una data fondamentale nella storia della musica fu la messa in scena nel 1913 de Le Sagre du Printemps, balletto la cui musica e la cui corografia creò un profondo scandalo e violente reazioni tra gli astanti presenti alla prima esecuzione a Parigi.
Da quel momento, lasciata la Russia definitivamente, Stravinskij visse gli anni antecedenti e immediatamente conseguenti alla Prima Guerra Mondiale tra Francia e Svizzera, componendo numerosi lavori divenuti poi celebri, sia per il balletto che per la scena teatrale, dei quali vanno ricordati in particolare Le Rossignol (1908), L’Histoire du Soldat (1918) e Les Noces (1920).
Nel periodo tra le due guerre le tendenze al neoclassicismo videro Stravinskij come uno dei più originali protagonisti, con lavori come Pulcinella (1920), costruito su rielaborazioni di musiche di G. B. Pergolesi. Celebri di questo periodo rimangono anche l’opera-oratorio Oedipus rex (1927) ed il balletto Apollon Musagéte (1928), e numerosi concerti, brani cameristici e sinfonici, come Symphonie des psaumes (1930) che, in quanto struttura, si rifanno ad una maniera che potremmo definire ancora neoclassica.
Nel 1939, a seguito di un invito da parte della Harvard University a tenere un corso di poetica della musica, il compositore si trasferì negli Stati Uniti, luogo in cui vi rimase a causa della Seconda Guerra Mondiale fino al 1971, anno della morte. Si stabilì in California e nel 1945 ottenne la cittadinanza americana.
L’apice e un’ulteriore svolta stilistica nel modo di comporre di Stravinskij si ebbe negli anni ’50. Con la messa in scena dell’opera “The Rake's Progress” su libretto di W. H. Audin terminò infatti il così detto periodo neoclassico del compositore. Nel decennio successivo, dopo lo studio dell’opera di Anton Webern, Stravinskij si avvicinò inaspettatamente alla dodecafonia, tecnica che egli usò in maniera del tutto personale in lavori come Cantata (1952), Threni (1958) ed altre composizioni successive.
Gli anni ’60 furono caratterizzati da numerosi viaggi, in particolare in Europa per promuovere la sua musica anche in qualità di esecutore e direttore. Nonostante i viaggi ed il progressivo deterioramento della salute, continuò a comporre fino agli ultimi giorni di vita.
Stravinskij si spense nel suo appartamento nella Fifth Avenue di New York nel 1971. La salma è oggi sepolta al cimitero di San Michele a Venezia, accanto a quella dell’amico Djagilev.
Robert Craft intervista Stravinskij [ENG]
Sessione di Registrazione de l'histoire du soldat
Stravinskij dirige Firebird
LIBRI DI e SU STRAVINSKIJ
Igor Stravinskij: Cronache della mia vita - ed. SE, 2010
Robert Craft e Igor Stravinskij: Ricordi e commenti - ed. Adelphi, 2008
Igor Stravinskij: Poetica della musica - ed. Curci, 2011
Jonathan Cross: The Cambridge Companion to STRAVINSKY - Ed. Cambridge University Press, New York, 2003