Darius Milhaud

Darius Milhaud nacque a Marsiglia nel 1892 in una famiglia dalle antiche origini ebraiche dedita alla musica.

Trasferitosi a Parigi, studiò al Conservatorio della capitale con Adré Gédalge, Charles-Marie Widor, Vincent d’Indy e Paul Dukas, fino al 1915. Gli anni trascorsi a Parigi furono segnati da numerosi incontri con musicisti ed intellettuali di ogni genere, tra i quali quello con il poeta Paul Claudel, diplomatico a Rio de Janeiro, che durante la Prima Guerra Mondiale volle Milhaud come segretario personale. Gli anni in America gli permisero di scoprire la cultura musicale brasiliana, musica che riportò con sé nel suo ritorno in patria alla fine della guerra e che riverserà in composizioni come “Le boeuf sur le toit” e “Saudades do Brazil”. La musica di Milhaud fu inizialmente ispirata a Claude Debussy e Igor Stravinskij, per approcciarsi presto alla tecnica politonale che può essere considerata il fil rouge del suo linguaggio compositivo.

Di nuovo a Parigi, negli anni ’20 entrò nel circolo di intellettuali di Jean Cocteau e fece parte de Les Six, gruppo di musicisti al quale prese parte con l’amico Arthur Honegger e che produsse anche alcune opere collettive come il balletto “Les Mariés de la tour Eiffel”. Nel 1923 viaggiò per la prima volta anche negli Stati Uniti d’America dove ebbe modo di conoscere il jazz. Visse poi in Europa fino al 1940 quando, per via delle origini ebraiche, fu costretto ad emigrare, negli Stati Uniti dove insegnò presso il Milles College di Oakland.

Terminata la guerra, nel 1947 Milhaud poté tornare di nuovo in Francia dove insegnò presso il Conservatorio di Parigi. Come musiciste e didatta ebbe un grande ascendente verso i giovani compositori francesi dell’epoca ed ebbe come allievi molte personalità della musica del dopoguerra come Karlheinz Stockhausen, Iannis Xenakis, Luciano Berio e György Kurtág.

Darius Milhaud si spense a Ginevra nel 1971.

La produzione compositiva di Milhaud è tra le più vaste che un compositore abbia lasciato, e toccano praticamente tutte le forme e i generei di fruizione del suo tempo, dal concerto solistico al teatro, dal balletto alla colonna sonora cinematografica.