A seguito delle riforme introdotte con il "Jobs Act", a partire dal 12 marzo 2016 le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dovranno essere effettuate in modalità esclusivamente telematiche.
Il lavoratore che vuole dimettersi (escluse le dimissioni per giusta causa) deve rispettare obbligatoriamente il periodo di preavviso previsto dal contratto collettivo nazionale del lavoro.
Come sapere quanto è il periodo di preavviso e cosa deve fare il lavoratore?
Per prima cosa il lavoratore deve consultare il CCNL di riferimento e verificare quanti giorni di preavviso deve dare al datore di lavoro, in base alla sua anzianità di servizio e al suo livello di inquadramento, successivamente può procedere all'invio delle dimissioni.
In caso di mancato preavviso il datore di lavoro ha diritto a trattenere al lavoratore l'indennità di mancato preavviso, pari alla retrbuzione che avrebbe maturato durante il periodo di preavviso non prestato.
Le dimissioni durante il periodo di prova non hanno nulla in comune con quelle che sono le dimissioni volontarie ordinarie. Per questo motivo, durante la prova datore di lavoro e lavoratore possono recedere dal contratto senza dare alcuna motivazione e senza preavviso.
Per i lavoratori con figli al di sotto dei 3 anni di età la lettera di dimissioni deve esserre convalidata presso l'ITL della propria provincia.
Cosa fare?
Invia la lettera di dimissioni al datore di lavoro e contatta l'ITL per fissare un appuntamento.
E il preavviso?
Il periodo di preavviso è dovuto solo nel caso in cui il bambino abbia già compiuto un anno. Se non ha ancora un anno non devi dare il periodo di preavviso.
Se le dimissioni avvengono nel lasso di tempo intercorrente tra la richiesta delle pubblicazioni del matrimonio e l'anno successivo alla celebrazione del matrimonio le dimissioni online dovranno essere successivamente convalidate presso l'ITL della propria provincia. La convalida dovrà essere effettuata entro un mese dalla comunicazione al datore di lavoro dell'intezione di recedere dal contratto.
Nel contratto di lavoro a tempo determinato non è previsto il recesso anticipato. In questo caso, il rapporto può concludersi prima del termine solo in caso di accordo tra le parti o per giusta causa. In mancanza di giusta causa, il datore di lavoro avrà diritto a chiedere un risarcimento pari al periodo che manca alla conclusione del contratto.
Cosa fare?
La soluzione migliore è quella di accordarsi con il datore di lavoro e rispettare comunque il periodo di preavviso.
Verifica il periodo di preavviso previsto dal CCNL per la tua mansione;
Chiedi la PEC al tuo datore di lavoro;
Accedi al sito www.cliclavoro.gov.it con le tue credenziali SPID;
Compila il modulo inserendo i dati riguardanti il tuo rapporto di lavoro e la data decorrenza (la data decorrenza dimissioni da indicare sarà quella del giorno successivo all’ultimo giorno di lavoro);
Invia il modulo e conserva tutta la documentazione.
Se cambi idea hai 7 giorni di tempo per rettificare le dimissioni.