LE MILLE AVVENTURE DI LORENZO DA PONTE

iI suo vero nome ebreo era Emanuele Conegliano esso fu mutato in Lorenzo Da Ponte in omaggio al vescovo che lo battezzò con tutta la famiglia. La conversione avvenne nel 1763, quando Lorenzo aveva 14 anni (era nato nel 1749 a Ceneda il quartiere meridionale dell’attuale Vittorio Veneto. La conversione era avvenuta allo scopo di consentire al padre, Geremia Conegliano rimasto vedovo, di potersi risposare con una donna di religione cattolica. Questa conversione ebbe anche come conseguenza di permettere a Lorenzo l’ingresso in seminario, dandogli modo di completare la sua formazione fino ad allora autodidatta. La sua figura ha affascinato insieme a al suo amico Giacomo Casanova intere generazioni. Esso fu librettista delle tre opere mozartiane (‘Nozze di Figaro‘, ‘Don Giovanni‘ e ‘Così fan tutte‘) e di almeno una trentina di opere di altri compositori, fu ebreo convertito, il prete spretato, il libertino audace bandito da Venezia, violinista e poeta di corte, amico di Giacomo Casanova, il fuggiasco con moglie inglese e figli. Fu anche emigrante, il droghiere, l’impresario teatrale, editore, professore d’italiano, memorialista e organizzatore musicale. La sua lunga vita gli concesse infatti, di vivere tante trasformazioni,e di poter fare tanti mestieri e di vivere in tanti luoghi: Venezia, Gorizia, Dresda, Vienna, Trieste, Londra, New York, Filadelfia. Finì la propria vita novantenne, negli Stati Uniti dove si era rifugiato con la sua famiglia. Il suo peregrinare iniziò con una condanna a quindici anni di esilio da Venezia per ‘concubinaggio, adulterio e rapimento di donna’. La ‘donna era la moglie di Carlo Bellaudi che era il proprietario della casa dove Da Ponte aveva trovato alloggio quando era segretario del patrizio veneziano Pietro Zaguri, con questa donna si recò dal cugino che lo ospito nella sua casa veneziana. Si sosteneva dicendo messa (era un prete), organizzando feste in cui deliziava anche i suoi ospiti con il violino, molto spesso sembra che partecipasse anche ad attività di una casa d’appuntamenti. Denunciato dal Bellaudi fu condannato ma fuggì dapprima a Gorizia e poi a a Dresda e successivamente a Vienna.Vienna si era recato su indicazione di Caterino Mazzolà, il librettista che per Wolfgang Amadeus Mozart aveva rivisitato il libretto metastasiano della ‘Clemenza di Tito‘ e che Da Ponte aveva conosciuto a Venezia, a casa di Bernardo Memmo. Dopo averlo ospitato a Dresda, dove era poeta della corte sassone, ed averlo iniziato all’attività di librettista, Mazzolà lo mise in contatto con Antonio Salieri che a Vienna, dove era Direttore musicale dell’opera italiana, gli fece ottenere un incontro con l’Imperatore Giuseppe II, il quale, nel ‘73, lo nominò poeta dei teatri imperiali. A Vienna nel 1783 conobbe Mozart con cui collaborò. Dopo molti anni Da Ponte fu costretto a lasciare Vienna, per un po di tempo andò a Trieste e li conobbe quella che diventerà sua moglie l’inglese Nancy Grahl, dopo la visita a Giacomo Casanova al Castello di Dux in Boemia si trasferì a Londra e successivamente a New York.

His real name was Emanuele Conegliano it was changed to Lorenzo Da Ponte in homage to the bishop who baptized him with the whole family. The conversion occurred in 1763, when Lorenzo was 14 years old (he was born in 1749 in Ceneda the southern district of the Vittorio Veneto. The conversion took place in order to allow the father, Jeremiah Conegliano widower, he could marry a woman Catholic religion. This conversion also had as a consequence of allowing Lawrence to enter the seminary, giving way to complete his training until then self-taught. his figure was fascinated with his friend Giacomo Casanova generations. It was the librettist three works by Mozart ( 'Marriage of Figaro', 'Don Giovanni' and 'Cosi fan tutte') and at least thirty works by other composers, was converted jew, the defrocked priest, the bold libertine banished from Venice, violinist and poet court, a friend of Giacomo Casanova, the fugitive with an English wife and children. He was also an emigrant, the grocer, the theater manager, editor, professor of Italian, memoirist and music organizer. His long life granted him in fact, to live so many transformations, and can do many crafts and living in so many places: Venice, Gorizia, Dresden, Vienna, Trieste, London, New York, Philadelphia. He finished his nonagenarian lives in the United States where he had fled with his family. His journey began with a sentence of fifteen years of exile from Venice for 'concubinage, adultery and kidnapping women'. The 'woman was the wife of Charles Bellaudi who was the owner of the house where Da Ponte had found shelter when he was secretary of the Venetian patrician Pietro Zaguri, this woman went to the cousin that I host in his Venetian home. It argued saying Mass (he was a priest), organizing parties where also delighted his guests with the violin, very often it seems that even participate in activities of a brothel. Denounced by Bellaudi was convicted but he escaped first to Gorizia and then aa Dresden and later in Vienna.Vienna had gone on the advice of Caterino Mazzola, the librettist for Mozart had revisited the Metastasio libretto of 'La Clemenza di Tito', and that Da Ponte had met in Venice, home of Bernardo Memmo. After having hosted in Dresden, where he was a poet of the Saxon court, and have begun the activity of the librettist, Mazzola put him in touch with Antonio Salieri that in Vienna, where he was Music Director of Italian opera, won him a meeting with the 'Emperor Joseph II, who, in '73, he was appointed the imperial theaters poet. In Vienna in 1783 he met Mozart with whom he collaborated. After many years Da Ponte was forced to leave Vienna, for some time he went to Trieste and knew them what was to become his wife English Nancy Grahl, after the visit to Giacomo Casanova at the Castle of Dux in Bohemia he moved to London and then in New York.