ISOLA DI SAN LAZZARO DEGLI ARMENI E LA FAMOSA MARMELLATA DI ROSE VARTANUSH

Nella piccola isola di San Lazzaro, sorge il monastero dei Padri Armeni, circondato da un'immenso giardino. Annessa al Monastero sorge la chiesa di San Lazzaro, di origine gotica, che fu ricostruita nel XIX secolo. Inizialmente l'isola di S.Lazzaro era adibita a lebbrosario (da qui la dedicazione dell'isola al santo). Cessata questa destinazione, rimase deserta fino al 1717 quando venne assegnata ad un monaco armeno che si chiamava Manug di Pietro, detto Mechitar (il consolatore), fuggito da Modone (Peloponneso Grecia), perché invasa dai Turchi. Riedificata la chiesa e il convento, Mechitar si adoperò per diffondere il sapere in Oriente, anche con l'aiuto di connazionali da lui accolti ed istruiti.Opere scientifiche, letterarie e religiose venivano tradotte in armeno da diverse lingue: dopo la sua morte, venne fondata una tipografia poliglotta (1786).Nacque così un'istituzione che si chiamò dei Padri Armeni Mechitaristi, che fu col tempo arricchita dai lasciti di facoltosi armeni.Il convento ospita una pinacoteca, un museo, una stamperia di fine XVIII sec., dove sono conservati reperti archeologici egiziani, orientali e romani, oltre ad una ricca collezione di manoscritti armeni. Nella biblioteca sono custodite molte opere d'arte di Palma il Giovane e Ricci, e un affresco del Tiepolo. La vartanush è una marmellata ricavata dai petali di rosa è una ricetta tipica dell'Armenia.A San Lazzaro si coltivano molti rosai, nel giardino del convento.La rosa migliore da cui ottenere la marmellata è la rosa canina, che fiorisce nella tarda primavera, la tradizione vuole inoltre che le rose vadano raccolte al sorgere del sole.

The small island of San Lazzaro, stands the monastery of Armenian Fathers, surrounded by an immense garden. Annexed to the monastery is the church of St. Lazarus, of Gothic origin, which was rebuilt in the nineteenth century. Initially the island of St. Lazarus was used as a leper colony (hence the dedication to the saint of the island). Ceased this destination, remained deserted until 1717 when it was assigned to a monaco Armenian named Manug of Peter, said Mechitar (the comforter), escaped from Modon (Peloponnese Greece) because invaded by the Turks. Rebuilt the church and convent, Mechitar worked to spread knowledge in the East, also with the help of fellow he met and istruiti.Opere scientific, literary and religious were translated into Armenian from different languages: after his death, was founded a printing multilingual (1786) .Nacque as an institution that called itself the Armenian Mekhitarist Fathers, which was eventually enriched by legacies of wealthy armeni.Il convent houses an art gallery, a museum, a printing end of the eighteenth century., where They are preserved archaeological Egyptian, Oriental and Roman, as well as a rich collection of Armenian manuscripts. The library houses many works of art by Palma il Giovane and Ricci, and a fresco by Tiepolo. The Vartanush is a jam made from rose petals is a typical recipe dell'Armenia.A San Lazzaro many roses are grown in the garden of pink convento.La best place to get the marmalade is the wild rose, which blooms in late spring, tradition says also that roses should be collected at sunrise.

Isola di San Lazzaro degli Armeni