Antologia Sancarlista

              Durante il periodo in cui la mia famiglia rimase a Foligno (1938-42) venni iscritto all’ Azione Cattolica e frequentai l‘istituto S. Carlo, una associazione di giovani dove, sotto la guida di una sacerdote, potevamo trascorrere interi pomeriggi tra attività sportive e giochi di ogni genere. Avevamo a disposizione un campetto di calcio, varie sale di ritrovo, una palestra e perfino un teatro di una certa importanza. In quell’ambiente ho trascorso un periodo meraviglioso. La vita di gruppo e le amicizie che ho vi ho trovato sono rimaste indimenticate e la cittadina che ci accolse è ancora oggi per me meta di piacevoli visite ed incontri con i compagni di un tempo.E proprio durante uno di questi incontri che con l’amico Valfrido Paoli (senior del gruppo), buttai là una frase: “Ma perché ognuno di noi non scrive qualcosa sul nostro passato e non ne facciamo una raccolta da stampare in un libro”. Lo vidi perplesso ma non contrario all’idea. Ed infatti poco tempo dopo il progetto decollò, fino a che nel novembre del 2004 non si concretizzò nella piccola antologia presentata con  “Un teatro, un campetto, una chiesa”.   Alla sua stesura hanno collaborato una trentina di vecchi sancarlisti, che hanno così potuto mettere su carta il loro trascorso passato. Il volume è stato benignamente recensito da Mons. Giuseppe Betori attuale Segretario Generale della CEI. Quell’autorevole viatico avrà sicuramente favorito la sua diffusione e riuscì a tranquillizzarmi: se l’evento fosse sfociato in un flop ne sarei stato in qualche modo responsabile. Nelle pagine che seguono è riportato solo il mio contributo all’opera.         

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