Ebraismo

Simboli religiosi 

Diffusione geografica

Gli ebrei nel mondo sono circa 13 milioni e sono distribuiti in più di cento paesi; di questi, Israele è l'unico paese in cui l'Ebraismo costituisce la religione della maggioranza degli abitanti.

Le comunità ebraiche più numerose si trovano negli USA ed in Europa, dove il paese con il maggior numero di ebrei è la Francia con 600.000. La presenza ebraica è forte anche in Russia, in Asia, nell'America Latina ed in Australia.


Il nome di Dio

E' il tetragramma sacro, nome di Dio in ebraico che traslitterato diventa JHWH, si legge Jahwè. E’ il nome con cui il Signore si è presentato a Mosè dal cespuglio ardente.

Significa “Colui che è”. Gli Ebrei in segno di profondo rispetto non pronunciano questo suono, neppure quando c’è scritto nel loro libro sacro. Il nome viene sostituito con Adonai che significa "il Signore".

          י       yod        J  

             ה      he          H 

             ך      waw     W 

             ה      he          H                

La Bibbia ebraica

Tanak

E' il testo fondamentale perchè contiene sia le Leggi divine da seguire, sia la storia del mondo dalla creazione fino all'epoca ellenistica e romana prima della nascita di Gesù. E' stata scritta in lingua ebraica (eccetto alcune parti in aramaico) da molti autori diversi in epoche altrettanto diverse. L'ebraismo non la considera come un libro unico, ma la suddivide in tre sezioni: 

La Tanak e la Torah

Dalle iniziali delle tre raccolte di libri:

deriva il nome della Bibbia ebraica, TANAK.

La Torah comprende i primi cinque libri: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio.

 5 + 21 + 13 = 39 libri

Lo yad (letteralmente significa "mano") è l'indicatore usato, durante la lettura del rotolo della Torah, perchè si deve evitare di toccare o sporcare il testo sacro.

Oggetti e indumenti liturgici

Hanukkiah

Candelabro a 'nove bracci' utilizzato per accendere i lumi durante la celebrazione della festa di Hanukkah (festa delle luci) in ricordo della riconsacrazione del Tempio dopo la guerra dei fratelli Maccabei (164 a.C.).

Mezuzah

Piccolo foglio di pergamena contenente i primi due brani dello Shema, dove viene affermata l'unicità divina, l'obbligo di studiare ed insegnare la Torah ai propri figli e quindi l'obbligo di affiggere la Mezuzah.

La pergamena viene arrotolata ed inserita in un astuccio per essere affissa agli stipiti delle porte della casa, alla destra di coloro che entrano e alla sinistra di coloro che escono dalla porta.

Tefillin

Conosciuti come filattèri, sono scatole nere di cuoio indossate sul braccio all'altezza del cuore e sulla fronte per mezzo di cinghie di pelle. Esse contengono le pergamene con i quattro brani della Torah. Sono indossati durante la preghiera mattutina da ebrei osservanti.

Kippah 

Copricapo indossato dagli ebrei maschi, tipo zucchetto. Portato durante le preghiere, i pasti, liturgie in sinagoga, mentre si recitano le benedizioni o studiando la Torah. Portano questo capellino ricordandosi che per essere felici bisogna stare sotto la mano del Signore.

Coprirsi la testa è un richiamo all’autorità divina sopra di noi. La kippah è un segno di umiltà e di riconoscenza della presenza divina nella vita quotidiana. 

Tallit

Scialle in tessuto bianco spesso con fasce, comunemente di colore scuro, caratterizzato da quattro lunghe frange di tessuto alle estremità che ricordano i comandamenti e la loro pratica. Viene indossato durante i servizi di preghiera. 

Lo Shofar

Lo Shofar è un corno di montone usato come strumento musicale, il suo suono conclude la celebrazione dello Yom Kippur. Ricorda l'ariete rimasto impigliato per le corna in un cespuglio, sacrificato da Abramo al posto del figlio Isacco. Suonando lo Shofar il fedele ebreo si ricorda della fede incondizionata di Abramo, la salvezza di Isacco e della sua discendenza.

Peot o Payot 

Gli ebrei ortodossi sono coloro che seguono più strettamente le leggi delle scritture sacre (la Torah). Fra le consuetudini c'è quella di farsi crescere i payot (in ebraico significa riccioli laterali). Questi boccoli (in genere insieme alla barba) sono portati da uomini e ragazzi di alcuni circoli ebraici ortodossi in osservanza di un precetto biblico: "Non vi taglierete in tondo i capelli ai lati del capo né ti deturperai ai lati la barba" (Levitico 19,27). 

Bar Mitzvah

"Figlio del precetto" è la cerimonia in cui il ragazzo a 13 anni legge per la prima volta il rotolo della Torah in sinagoga. Da quel momento dovrà rispettare tutti i doveri religiosi come un adulto.

Bat Mitzvah

Alle ragazze è riservato un rito simile, il Bat Mitzvah "Figlia del precetto", all' età di 12 anni.

Luoghi sacri

Il Tempio

Il Tempio e la Sinagoga

I cibi ebraici

La Kasherut è una serie di regole alimentari prescritte dalla Torah.

Il termine kasher significa "adatto" e riguarda la purezza degli alimenti: la Torah distingue infatti tra animali puri ed animali impuri, quelli permessi e quelli proibiti. 

Gli elenchi degli animali di cui è permesso cibarsi sono contenuti nella Bibbia al cap. 11 del Levitico e al cap. 14 del Deuteronomio.

Alimentazione

Lo Shabbat

Il giorno sacro per gli ebrei è il sabato. Nel racconto della creazione si dice che Dio creò il mondo in sei giorni e nel settimo si riposò, cessò il suo lavoro (= shabbat; Gen 2,3). Allo stesso modo ogni uomo creato a sua immagine e somiglianza dovrà smettere di lavorare per far festa con gli altri. I riti della comunità si svolgono in sinagoga, quelli familiari in casa.

In questo giorno è proibito lavorare. Non si può cucinare, accendere fuochi, ma si può lasciar ardere una fiamma accesa prima dello shabbat, che inizia al tramonto del venerdì. Non si possono fare lunghi viaggi, usare i mezzi pubbllici. non è consentito parlare di affari. Questo giorno rigenera spiritualmente, offre pace spirituale serenità d'animo, libera dalle preoccupazioni e affanni quotidiani. Ci si può dedicare allo studio e leggere la Torah.

Anno sabbatico. Come ogni sette giorni si consacra un giorno al Signore, così ogni sette anni si consacra a Lui un anno detto shenat hashemità. In questo anno ci si astiene dal lavorare la terra, che appartiene al Signore. In questo anno non si può neppur chiedere ai debitori di pagare i loro debiti. La Torah prescrive anche che alla fine di ogni settimo periodo di sette anni (50° anno), sia consacrato un anno chiamato Yovel, ovvero Giubileo.

Calendario 

L'anno ebraico è un anno lunare, il mese perciò dura 29 o 30 giorni. E' basato su un ciclo di 19 anni divisi tra normali e embolismici, nei quali viene aggiunto un tredicesimo mese. Gli anni embolismici sono sette, il 3°, il 6°, l'8°, l'11°, il 14°, il 17° e il 19°. Quindi dodici anni sono formati da 12 mesi e sette anni sono composti da 13 mesi. Questo alternarsi permette di compensare la differenza con l'anno solare che è di 365  giorni. L'anno primo corrisponde alla creazione di Adamo calcolata nel 3760 a.C.

Festività ebraiche

Le feste ebraiche sono definite in base al calendario ebraico: esse devono cadere nella stagione giusta.