Confucianesimo

Diffusione nel mondo

Oggi in Cina il culto è seguito da circa 200 milioni di persone: dal 1984 la ricorrenza della data di nascita di Confucio si celebra con solennità. In Corea del nord ci sono 7 milioni di seguaci, in quella del sud 2 milioni. E' diffuso anche in Giappone, Vietnam, Filippine, Malesia, Indonesia. Fedeltà, obbedienza, lealtà rinuncia all'egoismo sono valori confuciani, che hanno portato queste nazioni a sviluppare le loro economie e società in condizioni di stabilità.

Introduzione 

Il Confucianesimo è considerato una religione della Cina insieme al Taoismo e al Buddismo, sebbene esso non sia propriamente una via per risolvere i problemi considerati religiosi come la trascendenza, l'aldilà, né porti all'umanità alcun messaggio di salvezza. 

Col termine "confucianesimo" si intende un sistema di significati e valori, un insieme di dottrine filosofiche a carattere etico-morale. Questa corrente di pensiero viene denominata in Cina col nome "scuola di letterati".

E' un codice di comportamento per la vita umana che ha avuto un impatto notevole sulla vita cinese fino a determinare l'arte di governare, l'educazione, i doveri civili, familiari e relazionali. Il Confucianesimo è la pietra angolare della cultura tradizionale cinese.

Confucio (551 - 479 a.C.)

Confucio era un intellettuale cinese; secondo alcune testimonianze, ha conosciuto Lao-Tzu, maestro del Taoismo, di 25 anni più vecchio di lui.

Nacque nel 551 a. C. nello stato del Lu. 

Il suo vero nome era Kong Qiu. Il nome italiano Confucius è la latinizzazione dell'espressione Kong Fuzi, che significa Maestro Kong, ad opera dei primi missionari gesuiti in Cina (dal 1582).

Visse in un'epoca in cui la Cina era divisa in una decina di stati feudali rivali, epoca di anarchia, instabilità politica e diffusa corruzione.

Alla morte del padre la famiglia aristocratica si impoverì, tuttavia il giovane Confucio era assiduo negli studi e divenne un piccolo funzionario dello stato. Si occupava anche dei matrimoni e funerali delle famiglie ricche, ciò gli permise di conoscere i riti dell'alta società. Acquisite molte conoscenze sulla cultura antica divenne un grande erudito. Per un breve periodo fu giudice competente nei tribunali dello Stato.

Fu soprattutto un moralizzatore dei costumi ed elaborò un complesso di dottrine, leggi e riti per restaurare: 

 A 68 anni si consacrò all'insegnamento e organizzò una scuola. Volle formare i suoi discepoli educandoli ad una vita esemplare e virtuosa per riformare la società.  Amò i suoi discepoli come figli e questa fu la sua famiglia. 

Morì  nel 479 a.C. all'età di 73 anni.

Simbolo

Simbolo del Confucianesimo che significa armonia totale, giustizia nella tua vita, nei tuoi parenti, nei tuoi vicini. Essere virtuosi per Confucio significa avere autocontrollo, moderazione e saper agire con giustizia e amore verso il prossimo. Prima di ricercare un Dio l'uomo deve conseguire queste virtù umane attraverso l'educazione. A chi gli chiedeva di parlargli dell'aldilà, Confucio rispose: "Non abbiamo imparato a conoscere la vita, come potremo conoscere la morte"

Il Li

I confuciani concepivano lo Stato come una grande famiglia al cui vertice stava il re, mentre scendendo verso il basso della gerarchia sociale tutti osservavano  i diritti-doveri della loro posizione sociale secondo regole prestabilite.

Per una convivenza sociale armonica Confucio raccomandò la pratica della virtù e diede molta importanza al retto comportamento (Li): il rispetto e la venerazione per i genitori, per gli anziani e per gli antenati (cui si dovevano offrire sacrifici)  per i principi e per l'imperatore che rappresenta il Cielo.

I saggi e i nobili  che possiedono autocontrollo, umanità e bontà, seguono il Li, armonizzando la propria vita  con l'ordine generale e conformandosi alle regole del vivere sociale. 

I templi

I cinesi hanno costruito migliaia di templi per commemorare Confucio chiamati Kong Miao o Wen Miaio. Trecento di essi sono sopravvissuti fino ad oggi.

Tra questi il tempio di Qufu nella provincia Shangdong e il tempio di Pechino sono i più famosi. 

Quello di Qufu, città natale di Confucio, è il più grande e e famoso. Risale al 478 a.C. e in esso, da allora, grandi personaggi, letterati, imperatori hanno offerto sacrifici. 

Il culto degli antenati



Nell'immagine, due figli rispettosi fanno offerte e rendono omaggio alla tomba del padre. I discendenti portavano anche offerte alle tavolette degli antenati nel tempietto domestico. Chinare il capo era un modo per mostrare rispetto verso il padre, come si faceva in presenza dell'imperatore. 

II Confucianesimo attribuisce una grande importanza al corretto rapporto fra padre e figlio, come pure fra sovrano e funzionario. 

ll rispetto verso gli antenati era fondamentale per tenere unita la società. 

Secondo la dottrina confuciana, il rispetto per gli antenati come espressione di pietà filiale era fondamentale per il buon ordine dello stato.

Il drago

Il dragone cinese ha corpo di serpente, quattro zampe di pollo, testa da coccodrillo, baffi da pesce gatto e corna di cervo. 

E' simbolo di buon auspicio nel folclore cinese in contrasto col drago occidentale che ha sempre avuto connotati negativi. Questa creatura viene associato all'acqua, è portatrice di pioggia, nutrimento per le messi e per gli armenti (non il mostro distruttore sputa fuoco della tradizione occidentale). I cinesi pregavano il drago nei periodi di siccità e lo consideravano il padre della loro civiltà. 

I draghi cinesi si riproducono fecondando una perla (nelle immagini la tengono nelle fauci) che poi si schiude dando alla luce un nuovo drago.

Il Dragone è anche simbolo dell'imperatore.