Diffusione del cristianesimo
Attualmente il cristianesimo è la religione più diffusa al mondo con circa 2,5 miliardi di fedeli, il 33% degli abitanti del globo, così suddivisi:
cattolici 1 miliardo e 285 milioni (17,7% della popolazione mondiale)
protestanti 500 milioni (5,6%)
evangelici pentecostali 470 milioni (5%)
ortodossi 240 milioni (3,6%)
anglicani 80 milioni (1,3%)
altri 275 milioni
Il cristianesimo è la religione predominante in Europa, Russia, America, Filippine, Africa centrale e Africa del Sud, Oceania. Nell'Asia centrale e nel Medio Oriente è la seconda religione dopo l'Islam. Stati Uniti, seguiti da Brasile e Messico, hanno la più vasta popolazione cristiana del mondo.
Alto 38 metri si trova sulla vetta del monte Corcovado (710 m).
A braccia aperte e tese, Cristo abbraccia l'intera città di Rio de Janeiro e redime tutta l'umanità.
Simboli religiosi
E' la croce dove è stato crocifisso Gesù, è il segno più importante per i cristiani, un segno d'amore e di donazione. Gesù ha detto che dare la vita per gli altri è il gesto d'amore più grande che si può compiere. Tanti sono gli esempi di persone disposte a sacrificare se stesse pur di salvare la vita degli altri o per renderla migliore. Gesù morendo in croce ha dato la sua vita per la salvezza di tutti gli uomini dal peccato e dalla morte. Ogni persona che soffre può vedere in Gesù crocifisso un sostegno e un amico a cui rivolgersi.
Il monogramma di Cristo o Chrismon. Il simbolo si compone di due grandi lettere sovrapposte, la X e la P che corrispondono rispettivamente alla lettera greca 'χ' ('chi', che si legge kh aspirata) e 'ρ' ('rho', che si legge r). Queste due lettere sono le iniziali della parola Χριστός (Khristòs), l'appellativo di Gesù. Spesso troviamo anche una 'α' ed un 'ω', alfa e omega, prima e ultima lettere dell'alfabeto greco, simbolo del principio e della fine.
Il simbolo del pesce stilizzato veniva presumibilmente usato dai primi cristiani, soprattutto durante le persecuzioni, come segno di riconoscimento per sancire l'appartenenza alla comunità cristiana. La parola pesce, in greco Ἰχθύς è l'acronimo delle parole: 'Ιησοῦς Χριστός Θεoῦ Υιός Σωτήρ (Iesùs CHristòs THeù HYiòs Sotèr) che significa "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore".
La sigla IHS, o ΙΗΣ in alfabeto greco, indica il nome ΙΗΣΟΥΣ, cioè Iesous, Gesù. Le lettere H ed S erano una eta e una sigma dell'alfabeto greco.
San Bernardino (1380-1444) è il diffusore del monogramma con il significato:
J = Jesus, H = Hominum, S = Salvatoris cioè "Gesù salvatore degli uomini".
Un'altra interpretazione è "In Hoc Signo vinces" cioè "Con questo segno vincerai", frase che avrebbe guidato Costantino nella vittoria (312 d.C.) contro Massenzio, alludendo al segno della croce.
Libro sacro: la Bibbia
La parola "Bibbia" deriva dal greco βιβλία (biblìa) che significa libri.
I cristiani ritengono che è stata scritta da autori umani sotto l'ispirazione di Dio. Questi autori vengono detti agiografi.
A differenza di quella ebraica è costituita da due parti: l'Antico e il Nuovo Testamento. L'AT racconta la storia dell'alleanza di Dio con gli uomini iniziata con Abramo e continuata con Mosè e i profeti. Il NT racconta la storia dell'alleanza con Dio con tutti gli uomini portata a compimento con Gesù.
La parola "Testamento" significa "patto" o "alleanza" ed indica il patto stabilito da Dio con gli uomini.
E' formata da libri differenti per origine, composizione, lingua, datazione e genere letterario, scritti in un lasso di tempo molto ampio (circa dal X sec. a.C. al I sec. a.C. per l'AT e dal 50 al 100 d.C. per il NT), preceduti da una tradizione orale e racchiusi in un canone stabilito nei primi secoli d.C.
Per i cristiani cattolici e ortodossi i libri che compongono la Bibbia sono
46 (dell'AT) + 27 (del NT) = 73
I cristiani protestanti hanno 7 libri in meno, perché per quanto riguarda l'AT seguono l'elenco dei libri della Bibbia ebraica (39 invece di 46). Questi sette libri esclusi dal canone ebraico sono chiamati deuterocanonici dai cattolici, mentre i protestanti li considerano apocrifi.
Per parlare degli eventi in cui Dio si è manifestato agli uomini, i vari autori usarono diversi generi letterari, cioè una varietà di forme espressive: racconti simbolici, poesie, profezie, regole di vita, leggi, preghiere, resoconti storici, documenti d'archivio. Spesso gli autori usarono un linguaggio simbolico, ricco di immagini e metafore che li aiutavano ad esprimere meglio la parola di Dio.
I generi letterari presenti nei libri biblici possono essere ricondotti ai seguenti:
L'Antico Testamento
La suddivisione tradizionale cristiana dell'AT in base al contenuto è in quattro parti, diversamente dalla Bibbia ebraica (vedi Ebraismo):
Pentateuco (= cinque astucci; corrisponde alla Torah ebraica)
Libri storici
Libri profetici
Libri poetici e sapienziali
Il Nuovo Testamento
I libri del Nuovo Testamento sono per i cristiani la memoria scritta dell'incontro tra Dio e l'umanità mediante l'incarnazione di suo Figlio Gesù.
I libri del NT sono stati scritti tra il 50 e il 100 d.C.
la prima lettera di San Paolo ai Tessalonicesi è il libro più antico, scritto intorno al 50 d.C.
dieci anni dopo, intorno al 60 d.C., è stato scritto il Vangelo di Marco
intorno al 70-80 d.C. furono redatti quelli di Luca e Matteo
infine verso la fine del I sec. quello di Giovanni.
I primi tre Vangeli si chiamano sinottici perché sono molto simili e se fossero scritti su colonne parallele potrebbero essere letti con un unico colpo d'occhio.
Matteo e Giovanni erano apostoli, dunque testimoni che hanno visto e udito. Marco, considerato il segretario di Pietro, ha raccolto la sua predicazione. Luca, invece compagno di Paolo nel secondo viaggio, ha scritto sia il Vangelo che gli Atti degli Apostoli.
La Trinità
Dio non è un solitario. Egli è famiglia. Dio si presenta come pluralità nell'unità, come dialogo e comunione d'amore. E' uno ma la sua unità si realizza in tre persone: Padre, Figlio, Spirito Santo. Il Padre, creatore della vita dona agli uomini suo Figlio; il Figlio, Gesù, il Salvatore, accetta di diventare uomo e di compiere la volontà del Padre; lo Spirito è tutto l'amore che c'è tra il Padre il Figlio e che si riversa sugli uomini. Tutti e tre vivono insieme come un'unica realtà.
Icona rappresentante i tre angeli ospitati da Abramo, allegoria della Trinità.
Dipinta dal monaco pittore russo Andrej Rublev (1360-1427)
"Cristo"
Cristo, dal greco Χριστός (Christós), è la traduzione greca del termine ebraico
מָשִׁיחַ (mašíakh), dal quale proviene l'italiano Messia che significa "unto" oppure "consacrato". Il significato di questo titolo deriva dal fatto che nell'antico popolo ebraico re, sacerdoti e profeti venivano scelti e consacrati tramite l'unzione con oli aromatici.
Il termine è utilizzato come titolo di Gesù, che i cristiani riconoscono come il Messia inviato da Dio per la realizzazione del Regno dei Cieli.
Vedi la vita di Gesù di Nazareth, dalla nascita alla risurrezione, attraverso i Vangeli, immagini d'arte, scene di film e documentari nel sito:
L'incarnazione
Nel cristianesimo l'incarnazione indica l'assunzione della natura umana da parte della seconda persona della Trinità, il Figlio di Dio, che si è fatto uomo in Gesù Cristo. La dottrina cattolica dell'incarnazione è così riassunta nel Simbolo Niceno-Costantinopolitano: "Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della vergine Maria, e si è fatto uomo".
Nei Vangeli l'incarnazione coincide col momento del concepimento di Cristo. Questo avvenne durante l'Annunciazione in cui Maria, dopo aver ascoltato le parole dell'arcangelo Gabriele, accettò l'annuncio del suo concepimento verginale.
L'Annunciazione del Beato Angelico (1395-1455)
Le feste
La domenica è il giorno della settimana dedicato a Dio e alla comunità; i cristiani si ritrovano in Chiesa per celebrare l'Eucarestia: ascoltano la proclamazione delle letture della Bibbia e l'omelia del sacerdote, rendono grazie a Dio dei suoi doni, partecipano alla consacrazione del pane e vino facendo memoriale dell'Ultima Cena, si nutrono del corpo di Cristo, si impegnano a vivere secondo il Vangelo. L'Eucarestia si celebra di domenica perché, secondo i Vangeli, Gesù è risorto il giorno dopo il sabato.
I Sacramenti
Il Concilio Vaticano II, nella costituzione Sacrosantum Concilium, afferma che i sacramenti, e in particolare l'Eucarestia, sono la fonte e il vertice di tutta la vita cristiana.
I sacramenti sono segni sensibili ed efficaci attraverso i quali viene elargita la grazia e la vita divina. E' un segno che proclama concretamente la grazia di Dio; per essere tali devono essere stati istituiti da Cristo e amministrati dalla Chiesa.
Si tratta di segni esteriori, gesti, parole ed elementi come vino, pane, acqua, olio che proclamano la grazia di Dio, che raggiunge il credente per iniziare, confermare e rafforzare la sua fede.
Nella Chiesa Cattolica i sacramenti sono sette: Battesimo, Eucarestia, Confermazione, Riconciliazione, Unzione degli Infermi, Matrimonio, Ordine sacro. E vengono classificati in:
sacramenti dell'iniziazione: Battesimo, Eucarestia e Cresima
sacramenti di guarigione: Riconciliazione e Unzione degli infermi
sacramenti dell'edificazione della Chiesa: Ordine Sacro e Matrimonio
Le quattro basiliche patriarcali di Roma
Visite virtuali alle quattro basiliche:
Basilica di San Pietro