'Come si chiamano i fossili a forma di chiocciola?' 'In che modo si estrae un fossile dalla roccia che lo contiene?' 'Gli animali fossili si trovano interi o spezzati?' Quante domande! E poi: 'Ma come hanno fatto le conchiglie a entrare nella roccia?' 'Perche' sembrano fatte di pietra?' 'Ma come...?' 'Ma perché...?'
Mentre ci facciamo tutte queste domande, ed altre ancora, proviamo a 'ricostruire' la formazione dei fossili negli strati rocciosi, usando la plastilina e delle conchiglie attuali. Si spiana sul tavolo il primo “strato roccioso” di plastilina, si dispongono su di esso delle conchiglie raccolte sulla spiaggia e si ricopre con un secondo strato di plastilina. Poi si mette tutto sotto una pressa che rappresenta la pressione litostatica. Infine si separano i due strati e si osserva una superficie che conserva parzialmente inglobate le conchiglie (i fossili finti) e l’altra solo le impronte (i modelli esterni). Si può ripeter più volte l’esperienza cambiando il tipo di conchiglie o la loro disposizione sullo strato. I risultati ottenuti possono essere confrontati con alcuni campioni di roccia che conservano conchiglie fossili simili a quelle utilizzate nelle esperienze. Come dite?...che abbiamo fatto troppo in fretta? E' proprio vero, ma non abbiamo milioni di anni a disposizione, noi...