Indice saggio: Il Metodo - Copertina 1. Evoluzioni di Echi - Incipit 2. La Tessitura - Premessa a. La funzione di lettura b. Fuochi sdoppiati di ordini 3. La realtà di carta a. Letture e Rotte b. I luoghi di navigazione 4. Topologia a nicchie Biostoria: L'approccio top-down 5. Sistema a influenze-echi Le traslazioni storiche
L'uomo, conoscendo, apre la realtà ad una complessità di organizzazioni che dipendono dal grado e dalla medesima complessità dell'occhio lettore. Antonia Colamonico
Il Pensiero è la produzione della Coscienza storica, quale struttura degli stati della memoria da cui affiorano le ideazioni-ricordi-emozioni...
Emancipandosi dalla fisicità organizzativa della "macchina" bio-fisica cervello-contenitore, assume la forma a spugna. L'organizzazione della Spugna del Pensiero nasce dalle tre funzioni di assorbire il campo-vita, di trattenere gli appresi e di riversare gli acquisiti come risposte storiche.
Ogni passaggio crea una deformazione negli stati mentali-emozionali, con relativa perturbazione che modificando gli stati della Coscienza, la rendono plastica, presente al divenire, nel gioco di stimoli e rimandi ( i fatti storici) della relazione comunicativa individuo-campo.
La specificità organizzativa del Pensiero lo colloca quale altro-individuo rispetto al campo-nicchia cervello, come la gemmazione di un nuovo spazio-altro che pur vincolato al funzionamento neuronale, ne prende le distanze assumendo una connotazione specifica da studiare con strumenti differenti da quelli delle neuroscienze.
I frattali poetici, da A. Colamonico. Il Filo. 1994
La gemmazione delle ideazioni-emozioni è il processo di naturalizzazione che rende ogni pensiero una realtà storica unica, per sempre, presente alla Vita:
- La Vita è la nicchia-universo che rende ogni particolare pensiero parte del uno/Tutto del processo creativo.
- Essere radicati nella vita è il vero compito storico di ciascun uomo.
"... La consapevolezza che echi di passato si riflettano in echi di futuro, permette la costruzione di una serie di metafore, antiche e nuove: vigna... ratta.. bigamie dei pensieri... sala degli specchi... la loggia... la terrazza...l’isola...” le quali disegnano il pensiero come la casa universale, fatta di stanze, terrazza e vigna, che, seguendo una crescita frattale, si amplifica e si riproduce: moltiplicazioni. Le conoscenze come stanze-nicchie si strutturano le une nelle altre, quali grappoli di consapevolezze, a formare il labirinto del sapere... (Da Introduzione - A. Colamonico. Il Filo - Raccolta di quadri frattali di Poesie - In Le stagioni delle Parole, © 1994.)
L'uomo non possiede la Verità, ma solo versioni di verità. Semplici interpretazioni che richiedono continue cancellature e riscritture. La Verità è un oltre il limite della linea di orizzonte che chiede d'essere ricercata. In tale essere un oltre lo spazio del visibile, la Verità si fa scrigno della vita. Accettare il limite della conoscenza è funzionale all'evoluzione storica. (Antonia Colamonico)
Il pensiero si evolve per accorpamenti-addensamenti di evoluzioni-traslazioni di echi-immagini che, come in un processo naturale nuvoloso, crea di volta, in volta in ogni tempo 0 di presente, le prese-informative di consapevolezza di realtà.
Immagine visiva:
una metà mela .
Rappresentazione:
la metà mela in una descrizione.
Metafora:
"... Certo una coppia è una unità che se si scinde resta monca, come una mela divisa in due, che lascia i semi scoperti! Si, così si erano sentiti loro, tre semi, senza più la protezione della polpa e della buccia, in uno scalfito pericarpo, le cui cellette erano state violate dal dolore. ..."
(da A. Colamonico. Il Grido. Folata di pensiero in forma scomposta. 6° Ordito - Eleonora. © 2011.)
Dall'esempio si evince come la produzione dei pensieri sia un processo di evoluzione naturale che prende "radice" - presa di realtà - da un avvistato (mela) che apre nella mente due possibili proiezioni di percorsi gemmativi che trasformano quel visto in un nodo-rete informativo che con un effetto domino allarga la spugna del pensiero:
Lo spazio logico che analizza la struttura dell'avvistato per astrarre un modello-mappa di rappresentazione botanica, nell'esempio, (dal greco: βοτάνη, botane, = pianta).
Lo spazio metaforico che per associazione sposta l'avvistato da un ambito disciplinare in uno nuovo, nell'esempio da una descrizione di tipo biologico (classificazione-anatomia) a poetico (emozione-similitudine).
Le due aperture di spazi mentali permettono il dinamismo del pensiero che a "salti dialogici" (a due logiche) si sposta da un piano all'altro. Ogni passaggio crea una differente apertura di scenari immaginativi che a raggiera si aprono nuovamente alle dimensioni dei passato-futuri, con cui si possono graduare e inanellare le informazioni (rete immaginativa).
Ogni anello dialogico è una presa di coscienza di un quid (un non so che) che ha preso storia nella mente dell'osservatore (ogni uomo è un osservatore di fatti). Il prendere storia-visibilità genera il gioco osservato-osservatore, i quali si vincolano a corpo unico nella parola-modello, carta di lettura:
Le osservazioni sono il ponte-veicolo di Conoscenza per le nuove possibilità di approfondimento.
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Nata biblografica:A. Colamonico. Fatto tempo spazio. Premesse per una didattica sistemica della storia. Quaderno OPPI, Milano 1993.A. Colamonico. Carte biostoriche di approccio ad una conoscenza dinamica a 5 dimensioni. Il Filo S.r.l. Bari, 2002.A. Colamonico. Edgar Morin and Biohistory: the story of a paternity. In World Futures: The Jounal of General Evolution, a cura di A Montuori. Vol. 61 - n° 6, pp. 441-469, part of the Taylor & Francis Group - Routledge. (August 2005)A. Colamonico, M. Mastroleo. Verso una Geometria Multi-Proiettiva della Mente. Il Filo R. r. l. Bari, 8 Sett. 2010.Con la lettura eco-biostorica, l'osservatore storico (ogni uomo) assume una ruolo-funzione, importantissimo, nell'organizzazione della realtà, essendo egli la lente-bussola che, districandosi nella vita, indirizza e orienta gli sguardi in relazione ad una molteplicità di campi d'interesse che si fanno oggetti privilegiati della sua eco-inter-azione vitale:
Saper agire nel tempo idoneo alla realizzazione di una data azione-risposta storica, implica una celerità di codifica dei significati, di elaborazione di un'ipotesi di risposta e di anticipazione delle ricadute d'effetto di quell'impronta informativa che sarà impressa, agendo, nel campo-habitat.
Ne scaturisce che l'indirizzare lo sguardo è l'assunzione di una posizione nello spazio, in tale prendere un posto-luogo, l'osservatore si fa punto-nodo di riferimento a cui far convergere tutti gli sguardi che verranno attivati e indirizzati verso i molteplici orizzonti osservativi che si faranno bordo-confine del campo-finestra di lettura; si pensi ad una bolla che avvolge, racchiudendola, una quantità di spazio che si fa un isolato, quale spazio nello spazio. Il porre un bordo-confine è propedeutico alla tessitura del reticolo informativo delle proiezioni degli stati vitali di quella porzione di spazio-tempo così delimitata. Il porre un confine rientra nella 5° dimensione di lettura che fa scomporre il tutto in campi e campi di insiemi informativi a cui si dà un nome-vestitura. Da Antonia Colamonico . La Spugna eco-biostorica. Topologia del gioco Gli spazi de-finiti del tempo 0. © 2012/2013