Home page

Il metodo eco-biostorico

per uno sguardo-mente

a frattali osservativi


Antonia Colamonico © 2015


Non puoi aspettarti di vedere al primo sguardo. Osservare è per certi versi un'arte che bisogna apprendere. W. Herschel
Antonia Colamonico Epistemologa della Scienza & Metodo Biostoria (Biohistory of Knowledge).Teorica della Geometria multi-proiettiva della Mente, avendo isolato, per prima, la 5a dimensione di lettura per la moltiplicazione dello Sguardo-Mente.Pedagogista. Docente di Italiano, Storia e Filosofia.Ideatrice, nel 2000, della 1a Palestra della Mente in Italia (28° Premio Euroassemblaggio Milano - Spoleto 2001 - Milano 13 Ottobre 2001).Scrittrice Poeta.

La Società della Conoscenza in una Democrazia Planetaria


Il lavoro della mente - La Sovrapposizione di spazi-tempi crea il gioco di visione e di comprensione.

La capacità proiettiva della mente dà consistenza e profondità alla Coscienza e alla Realtà insieme, come il dentro/fuori della vita, vista questa come un processo di costruzione geometrica di spazi-campi (le finestre) di realtà, momento per momento:

- Il presente è lo spazio a tempo 0, come piano della tangibilità che prende corpo, visibilità concreta, vita.

- Il passato e il futuro sono proiezioni di una realtà che di fatto non esiste; ad esempio, l’informazione “è caduto il muro di Berlino” è un eco storico di un qualcosa che è avvenuto nel 1989. Il secondo si differenzia dal primo, poiché il passato è un costruito, un compiuto che ha imposto la scelta d’azione, lasciando traccia del suo passaggio, divenuta la forma definitiva, si pensi alla struttura di un albero che conserva gli echi dei suoi mutamenti nel tempo; il futuro è un costruibile che si presta ad un molteplicità di cambi o indirizzi di scelta storica, sino al momento del fatto-accadimento a tempo 0.

La dinamica di costruzione della vita non è solo del mondo biologico, ma di tutto il sistema universo-Cosmo, per cui ogni elemento o soggetto storico interagisce con un contorno-campo che lo definisce. Da La mente multi-proiettiva.

La relazione passato-presente-futuro nella Coscienza-osservatore di fatti storici. Da Biostoria. 1998 - L'osservatore storico intenditore di verità - L'uomo è un intenditore di verità e riesce a graduarne le sfumature-valori in significati di significati sempre più particolareggiati, a codici sfumati, che rendono raffinate e particolareggiate le letture con corrispettive angolazioni.
Biostoria - Prime carte di viaggio, p. 11. 1997
Struttura della mente multi-proiettiva biostorica, a occhio infinito (modello di M. Mastroleo, 2010) - “…In questa visione, il pensiero analogico è l’emergenza di un nuovo ordine logico da una sovrapposizione di differenti ordini indipendenti. Tale emergenza diventerà a sua volta un nuovo ordine logico che si andrà ad aggiungere ai precedenti strati proiettivi…” - Da A Colamonico, M Mastroleo. Verso una geometria multi-proiettiva della mente.

E tutti questi mondi, prima ancora che di leggi, di ragioni o di altre cose pratiche, hanno bisogno della poesia, che sa capire le cose schiave, ascoltare la loro voce e avvicinare la loro immagine fuggevole. Maria Zambrano

Il Pensiero a frattale

Ogni Salto epocale nasce da un'apertura logica che amplificando lo spazio immaginativo-ideativo della coscienza rende obsolete le carte di lettura della realtà con corrispettivo paradigma.

Itinerari di auto-apprendimento per un'Organizzazione a multi-verso della Conoscenza Eco-biostorica.

La relazione Mente/habitat è l'eco- inter-dipendenza topologica tra il modo di rappresentare la realtà fuori (habitat) e il modo di immaginare tale rappresentazione (mente-pensiero). L'uomo conoscendo crea spazi immaginativi e rappresentativi che fanno da sfondo alle azioni di intervento nello spazio-nicchia storica. Le corrispondenze tra il fuori e il dentro sono colte solo se si impara a leggere l'ambiente e il soggetto di tale ambiente come un unico campo che vive, coabitando, insieme.


Mappe dalla presentazione: Lo sguardo e la mente di Carmelo Colamonico
Il cielo - Boston, Natale 2007

La lettura sfumata di realtà

La capacità cognitiva dell'Osservatore (ogni uomo) a saper moltiplicare gli sguardi con relativi "punti-regione" di osservazione, modifica i modi di leggere i fatti e crea nella sua mente-pensiero i codici sfumati dei significati-parola, semplificando con un esempio:

  • il colore Giallo è un significato-chiuso che dà alla Coscienza una connotazione precisa di verso-direzione nell'orientamento osservativo, ma se si apre il confine della parola-significato (effetto guanto), si scopre che c'è il giallo ocra, canarino, sole, limone...

Ogni sfumatura è un'apertura logica che crea maggiore chiarezza nella visione fattuale, la stessa visione si modifica ancorandosi al senso-valore nuovo che prende casa nella memoria dell'osservatore quale eco informativo, spendibile in una nuova osservazione, in una economia di tempo.

Via via che si moltiplicano i senso-sfumature di parola, automaticamente si allarga lo spazio osservativo che assume ampiezza e profondità. L'assenza di sfumatura rende limitata la lettura dei fatti per assenza del significato.

Il cervello, svolgendo la funzione di antenna, è più veloce nella "presa-appiglio" di un'informazione della Coscienza, il primo si muove su un flusso veloce di acquisizioni (i quanti informativi), mentre la seconda su forme complesse (parole-periodi-significati); lo scarto temporale rende la Coscienza più lenta (frenata) a comprendere-vedere le variazioni di campo che modificano continuamente gli stati di presente (tempo 0).

Un pensiero-mente ben organizzato a conoscere cerca di ridurre tale ritardo per essere più presente alla vita, nello stesso attimo in cui il fatto-evento prende storia.

Una Coscienza a sguardo variegato sviluppa una capacità anticipativa di previsione dei fatti che stanno per prendere storia-realtà. Tale abilità nella previsione accelera la capacità del pensiero nell'elaborare una risposta storica, rendendo il soggetto-uomo preparato a vivere con serenità le incognite vitali. Una mente tirannica nasce da uno stato d'ansia nei confronti delle alee di percorso che producono gli effetti farfalla negli equilibri dei sistemi. La paura di perdere il controllo della situazione attiva la resistenza al nuovo che nel tempo crea gli stati d'asfissia, con le crisi storiche.

Cappella Sistina, gli affreschi di Michelangelo, esempio di una visione a frattali informativi. Roma, Citta del Vaticano.

La nuova epistemologia Biostoria in 3 punti-concetti chiave

di Antonia Colamonico. Giovedì 3 aprile 2008

Alla base della nuova mappa gnoseologica, biostorica, si possono individuare tre concetti chiave:

  1. il senso dell’ordine,

  2. la complessità della realtà,

  3. la zona d’ombra.

1. L’ordine è il modo naturale d’evolversi di un organismo nello spazio-tempo, in tale processo di divenire si consuma la sua storicità. L’ordine presuppone una direzione di futuro e una traccia di passato, il passato-futuro implicano, a loro volta, la memoria che dà identità, nome a quel reale.

Ad esempio l’ordine è il processo che fa di un seme un albero, di un neonato un uomo, di una larva un verme, di un girino una rana, di un cristallo una roccia… nel processo di divenire che possiamo chiamare biostorico: il seme, il neonato, la larva, il girino, il cristallo hanno in sé l’informazione del soggetto adulto che poi diventeranno. Tale informazione è il senso dell’ordine che permette il divenire della storia.Esso è funzionale alla permanenza della vita o meglio di una particolare forma o modo di vita. Alterando l’informazione-senso-direzione dell’ordine, automaticamente si creerà una vita nuova. Si spiegano così i grandi mutamenti che danno morte-vita alle differenti forme cosmiche.

Definito l’ordine come il valore vitale, si può provare a comprendere cosa si intenda per complessità: la complessità è la dinamica dialogica che nasce nell’insieme campo-organismo, intendendo per campo la sacca-nicchia biostorica che permette di mantenere in vita l’organismo e per organismo l’individuo-soggetto biostorico che viene forgiato, modellato dallo stato della sua stanza biostorica.

2. La complessità è il risultato di una convivenza, di un coabitare tra uno spazio-tempo contenitore che possiamo ad esempio chiamare cielo e uno spazio-tempo contenuto che possiamo chiamare nuvola o famiglia-bambino o bosco-albero o prato-erba o pensiero-idea o sentimento-emozione

Il coabitare rende fortemente dinamico il rapporto che è sempre soggetto alle perturbazioni di evento, come risposte vitali alla dinamica dei campi storici.

La complessità è il modo naturale dello stare insieme dell’universo dall’infinitesimo piccolo all’infinito grande. Tale campo tutto possiamo chiamarlo biostoria, come il tempo 0 dello spazio.

In natura non esiste la semplicità, ma semplicemente dei gradi differenti di complessità. È importante comprendere tale errore concettuale che per secoli ha fatto chiamare la complessità, disordine, confusione… in nome di un determinismo semplificatore che aveva privato il soggetto del suo campo-nicchia vitale e la nicchia del suo individuo.

Pensate ad un bambino senza l’interazione con la sua famiglia; ad una rana senza il suo stagno; un pianeta senza la sua stella o una stella senza la sua galassia… Tale bambino, rana, pianeta, stella possiamo definirli di carta; poiché solo sulla carta possono esistere degli organismi privi del proprio contesto vitale. Le carte sono oggetti-strumenti di lettura e quindi astrazioni che riducono la realtà ad un’immagine che non è la realtà in sé.

  • Ricapitolando, che cosa è un occhio biostorico?

Se la vita è la dinamica dialogica tra un contenuto-contenitore, tra un dentro è un fuori, i metodi di lettura tradizionali, lineari e unidirezionali, non sono più sufficienti a garantire la permanenza della vita. Nelle letture classiche l’occhio si focalizzava solo su una zona di dinamica evolutiva e perdeva le interferenze di evento, come ricaduta di effetti.

Il non leggere le ricadute di fatto ha azzerato le capacità di gestione delle dinamiche evolutive, poiché non si sono registrate le modifiche a campo allargato. Si è quindi innescata una cecità che ha attivato una molteplicità di problemi non risolti.

Siamo, oggi, di fronte a quello che gli storici, chiamano la grande catastrofe ecologica e allora occorre attrezzarsi di nuovi occhiali per leggere a occhio sdoppiato le ricadute di evento su tutto l’insieme campo-organismo e imparare a ideare degli interventi di riequilibrio degli stati vitali.

Occorre quello che nei miei studi definisco l’occhio di mosca. Un occhio che sappia organizzarsi a più lenti-fuochi di lettura e che sappia leggere a 360°; zoomare i gradi di complessità; anticipare gli eventi futuri e rispondere agli imprevisti: in poche parole scegliere la vita come valore.

Per far questo, necessita evitare di cadere nell’errore della cultura classica che aveva identificato il piano di lettura con la realtà; il fotogramma limitato di un’osservazione, alla dinamica molteplice della vita, rendendo così le letture assolute e i processi vitali chiusi.

È bene precisare che il piano di realtà e il piano di lettura implicano uno scarto spazio-temporale che implica una successione temporale, come un prima e un dopo e quindi non si possono identificare come un'identità.

  • Ma che cosa è una lettura se non un eco di un qualcosa che ha smesso di essere reale!

Una cosa è vivere, altra cosa è leggere. L’occhio di lettura biostorico possiamo definirlo uno sguardo-lente che permette di osservare e interpretare la realtà a campo profondo.

3. Nella realtà c’è sempre un qualcosa che va oltre la sfera dell’occhio e questo è il limite gnoseologico dell’uomo:

  • per quanto egli possa affaticarsi a conoscere c’è sempre un lato buio di vita, una zona d’ombra, un effetto carsico che cresce in proporzione alle letture.

Tale zona d’ombra è l’area dell’incognita, del non letto che ha un ruolo storico, dell’imprevisto che sconvolge e ridimensiona continuamente le nostre vite.Imparare ad interagire con l’incertezza per essere funzionali alla gestione dell’alea, dell’inatteso che apre spazi nuovi nella dinamica storica è la sfida in atto. L’occhio biostorico attrezza a tale tipologia di lettura.

Lo studio in una classe scolastica, ad esempio, fa misurare il gruppo di allievi:

  • con la complessità di un luogo e la complessità dell’azione didattica;

  • con la ricchezza di echi informativi e la curiosità interpretativa della loro mente di bambini;

  • con la fatica dell’impegno di portare a termine i compiti, e la consapevolezza di esserci riusciti, nonostante gli stati di stanchezza;

  • con la gioia di aver vissuto un evento vitale e la voglia di comunicare gli appresi...

In altre parole ogni singolo bambino si confronta con la complessità che emerge ed emergerà in tutti i campi di realtà, quale ricchezza di forme e armonia di vita. Nei mesi essi fanno esperienza di complessità con un occhio di lettura, privo di idee e concetti precostituiti, che si modella alle informazioni che, di volta in volta, vengono elaborate, corrette, ridefinite …

Attraverso il legame occhio-mente-mano, essi osservano-elaborano-manipolano e in tali azioni complesse, fanno esperienza della plasticità della vita, della plasticità della mente, della plasticità della parola:

  • Chiamando, disegnando, proiettando, fotografando, indagando…scrivendo…. raccontando... imparano a procedere nella vita.

Proposta di viaggio nel territorio della nuova scienza & metodo Biostoria

Le Carte di Navigazione:

  • Le carte di viaggio permettono di segnare nuove rotte, per approdare e poi ripartire e imparare, navigando, a muoversi nella pluralità degli stili, dei bisogni, delle aspettative, dei linguaggi.

Biostoria-Quaderni

1. Fatto tempo spazio. 1993

2. Biostoria Verso la formulazione di una nuova scienza. 1998

3. Ordini Complessi Carte biostoriche di approccio ad una conoscenza dinamica a cinque dimensioni. 2002

4. Costellazioni di significati per una Topologia del Pensiero Complesso 2006

5. Le Geometrie della Vita nel Salto Eco-biostorico 2010

6. Lo sguardo biostorico tra echi di realtà e tempi 0 2011-2012

7. La Spugna Eco-Biostorica 2012-2013

8. Il piglio eco-biostorico 2013

9. Oltre la Complessità: Il paradigma Eco-biostorico 2015

10. Il metodo eco-biostorico per uno sguardo-mente a frattali informativi 2015

Percorsi fuori campo

1. Le stagioni delle Parole. Raccolta di poesie, racconti e filastrocche. 1991-1994

2. Il Grido: Folate di pensieri in forma scomposta. Romanzo. 2011

3. Giochi di arte-a-parti. 2010- 2020

  1. Edgar Morin and Biohistory: the story of a paternity. In World Futures: The Jounal of General Evolution, a cura di A Montuori. Vol. 61 - n° 6, pp. 441-469, part of the Taylor & Francis Group - Routledge, August 2005.

  2. Il Pensiero Creativo e il ruolo del futuro nella Dinamica Biostorica: restaurazione e risorgimenti. In Pianetascuola, n° 3, lug.-sett. pp. 3-6, Ed. IRFOS – Bari. 2005.

  3. Dall’esplorazione biostorica alla geografia del Pensiero Complesso, in AA VV, Cultura e Pedagogia della Riforma, pp. 129-140. Ed Cacucci – Bari, 2006.

  4. L'organizzazione di una visione a occhio di mosca. 3 Febb. 2008

  5. Topologia dell’occhio biostorico tra ordine e disordine . 3 Magg. 12008

  6. La fuga dei giovani cervelli: il salto generazionale negato. 10 Magg. 2008

  7. l Salto Epocale: la Società della Conoscenza. 17 Maggio 2008

  8. La democrazia bloccata e la crisi economica italiana. 2 Giugno 2008

  9. La Follia e la Scienza: ragionamento intorno alla coerenza e all’incoerenza storica. 5 Ago. 2008

  10. Metacognizione e multimedialità: dalla storia alla biostoria. › in Storia del mondo n. 55, 15 ottobre 2008

  11. Quale logica per un reale cambiamento in una Società a dimensione Planetaria? 3 Genn. 2009

  12. Oltre Edagar Morin: l’intreccio vitale nella dinamica biostorica tra entropia, sintropia e neghentropia. 1 Magg. 2010

  13. La poesia movimento dell’anima presentazione 2° CONCORSO NAZIONALE DI POESIA “O-Maggio Poetico” ad Oliveto Citra. 30 maggio 2010

  14. Verso una Geometria Multi-Proiettiva della Mente. 16 Ott. 2010 co-auture M. Mastroleo

  15. L'incontro di Teano risultato di interessi economici più che il trionfo degli ideali nazionali. 11 Feb. 2011

  16. Il quanto storico, la finestra ed io. 2 Lug. 2011

  17. Il profilo storico-economico nella realtà monastica di Sant'Antonio Abate. 2014 - Presentazione libro Giuseppe Pietroforte Il Monastero di Sant'Antonio Abate e la chiesa di San Benedetto in Acquaviva delle Fonti - Storia e Arte - Acquaviva delle Fonti - 2014

  18. Lo sguardo e la mente di Carmelo Colamonico presentazione Conferenza Il Prof. Vito Carmelo Colamonico: l'uomo, il geografo” nel 40° anniversario dalla morte. 4 maggio 2013

  19. Leggere la Complessità: Eco-Biostoria, scienza e metodo dello sguardo multiproiettivo - L'Eco di Acquaviva, 15 Nov. 2019 - Rubrica: Lo sguardo eco-biostorico, p. 6

  20. Il Salto di Società - Dalla Società delle Macchine a quella dell'Informazione In L'Eco di Acquaviva, 22 Nov. 2019 - Rubrica: Lo sguardo eco-biostorico, p.6

  21. L'Informazione bene economico - Dall'economica di Mercato all'economia di Tempo In L'Eco di Acquaviva, 29 Nov 2019 - Rubrica: Lo sguardo eco-biostorico, p.6

  22. La Società della Conoscenza: L'Uomo “bussola cognitiva” nella costruzione di Realtà In L'Eco di Acquaviva, 6 Dic. 2019 - Rubrica: Lo sguardo eco-biostorico, p.6

  23. La Società della Menzogna - Il valore della libertà di pensiero nella Realtà dell'automatismo 13 Magg. 2020

  24. Il ruolo della Parola nella Storia: Ricchezza e povertà nell'Era Digitale 13 Mar. 2020

© Antonia Colamonico. Tutti i diritti sono riservati.

Cattedrale (1158 - 1529) - Acquaviva delle Fonti (Bari)Facciata rinascimentale - Campanile romanico - volta cripta
© 2012 - Antonia Colamonico. Tutti i diritti sono riservati.