Eraldo perchè Badantour

Castello di Hunedoara

La mia decisione di partecipare al Badantour 2010 è stata molto travagliata per motivi soprattutto famigliari visto che l’assenza da casa sarebbe stata più lunga e in un periodo meno propizio rispetto al 2009, ma quando il tutto si è concretizzato non ho avuto la forza di resistere.

In tutta sincerità il motivo che mi ha spinto a tornare in Romania è stata la possibilità di trascorrere alcuni giorni in compagnia di persone veramente speciali, facendo del mototurismo cosa che ho sempre amato e che ogni volta mi dà sensazioni molto particolari.

Credevo invece difficilmente ripetibili le emozioni provate nel 2009, dato che la destinazione non era più una novità e che nella memoria erano ancora ben impresse le immagini del precedente viaggio.

Mi sbagliavo, essenzialmente perché le situazioni che si vivono, soprattutto nella Romania più agreste, colpiscono sempre profondamente nell’animo e perché ogni viaggio ha qualcosa di incognito e imprevedibile.

I miei amici hanno già ben descritto gli avvenimenti che hanno conferito a questo viaggio una connotazione molto avventurosa e che ci rimarranno nella memoria a lungo termine.

Aggiungo solamente alcune considerazioni.

Le buche nel manto stradale, che già conoscevamo, e il fango per le copiose precipitazioni che hanno preceduto e accompagnato il nostro viaggio sono state la caratteristica del Badantour 2010 e ognuno di noi ha avuto scariche di adrenalina per scivolate, innocue cadute nel fango, oscillamenti della moto: bisogna però dire che noi stessi siamo stati parte in causa, andando volutamente a scovare strade secondarie o sterrati.

La giornata in cui ci siamo persi tra le foreste fangose dei monti Cyndrel terrà banco per molto tempo nelle nostre rievocazioni: sento ancora molto viva quella alternanza di eccitazione e preoccupazione provata e devo ricordare il grande aiuto ricevuto da Gianluca ribattezzato nell’occasione mio angelo custode.

Avendolo alle mie spalle, era lui, ogni volta che la mia moto si adagiava nel fango, a fermare la sua moto in situazioni difficili e ad aiutarmi a ripartire incoraggiandomi.

Impossibile dimenticare gli inquietanti incontri di due boscaioli nella foresta,e il momento in cui, nel buio inoltrato, abbiamo ritrovato l’asfalto e le prime case…..

Altresì impossibile dimenticare gli avvenimenti della Moldavia: i torrenti di acqua e fango che attraversavano le strade e che ci hanno messo ancora a dura prova, l’impossibilità a reperire denaro locale con una fame da lupi e alcune moto ormai senza benzina. Troppo comica la scena in cui Angelo e Gianluca, avanti a noi un centinaio di metri per saggiare la percorribilità di una strada, si sono voltati e hanno visto il resto della compagnia già con la moto in direzione opposta!

Impossibile dimenticare gli ameni paesaggi nei dintorni di Viscri e la strana atmosfera di questo paese dove, grazie alla fiducia accordataci dalla custode, abbiamo potuto visitare in tutta tranquillità e solitudine una chiesa fortificata: l’alternativa sarebbe stata vedere comparire Angelo con l’arzilla vecchietta seduta di traverso sulla sua moto!

Saresti stato motivo di scherno per un bel po’caro Angelo!

Devo ringraziare tutti voi miei cari compagni di viaggio perché avete contribuito a rendere questa vacanza, se pure non rilassante, molto piacevole.In rigoroso ordine alfabetico:

Alex con la passione della fotografia e della tecnologia che con un segnale satellitare ha tracciato ogni chilometro del nostro percorso: non ti conoscevo, ma è bastato poco per capire e apprezzare la tua sensibilità d’animo.Invidio la tua capacità di "mettere mano"alla moto:non a caso mi hai riparato il cavalletto e sai bene cosa mi hai evitato da Federico.......

Angelo mio amico sin dall’infanzia: basta questo per capire il grande affetto che ci lega e quanti ricordi possiamo condividere. Sei di diritto il capo perché senza te il Badantour non esisterebbe! Hai sempre organizzato il viaggio studiandone il percorso nei dettagli, in Romania sei stato la nostra guida, traduttore e consigliere e non hai perso occasione di mostrare la tua generosità. Sei un uomo concreto!

Federico il burbero buono. Nostro malgrado abbiamo condiviso la camera per quasi tutto il viaggio a volte anche in un letto matrimoniale:con te accanto se il pensiero andava alla “frittola” mi svaniva immediatamente!!Proverbiali le tue battute e i tuoi rimproveri quando, nonostante l’evidenza, ci volevamo cacciare nei guai. Sei stato il papà della compagnia anche mio che quasi ho la tua età!Ah grazie per avermi aiutato a mettere la moto su e giù dal cavalletto, ma se non lo facevi tu così grande e grosso……

Gianluca una persona speciale e un grande motociclista. Sei saggio pur mantenendo le prerogative di un giovane tra cui dinamismo e voglia di divertimento. Tuo papà Federico può essere fiero di te. Come pilota sei fatto di un’altra pasta e come compagno di viaggio ti meriteresti qualcun altro al posto mio. Dovrai darmi altre lezioni di guida in fuoristrada!

Eraldo: eraldofabiola@alice.it