letture interessanti: https://www.erickson.it/it/inclusione-scolastica-domande-e-risposte
https://www.giuntiedu.it/product/il-nuovo-pei-su-base-icf-guida-alla-compilazione
Personalizzare le verifiche agendo sui parametri della facilitazione e della semplificazione, in modo da rendere il processo non solo adeguato e significativo per gli allievi con disabilità, ma anche equo.
Facilitazione; operazione che tende a rendere maggiormente accessibile la prova, con una scomposizione graduale delle difficoltà e una loro possibile attenuazione, senza però che le stesse siano eliminate in maniera consistente dal compito. Nella prova di verifica facilitata non si agisce direttamente sulla difficoltà cognitiva della prova, se non in lieve misura, ma sugli elementi non cognitivi che potrebbero essere di ostacolo (modalità di presentazione con semplificazione del linguaggio, utilizzo di immagini e anticipatori visivi, prestazioni richieste con la modalità più pratica e in linea con le competenze dell’allievo, utilizzo di strumenti compensativi ecc.).
Semplificazione; riduzione consistente o addirittura all’eliminazione dal compito di richieste che possono essere troppo onerose per l’allievo che si appresta a svolgere la verifica.
Facilitare prove di verifica ci porta sul percorso che va da prevedere le “stesse verifiche” a “verifiche equipollenti”
Semplificare ci indirizza verso le “verifiche non equipollenti”.
Trattandosi di un continuum e non di condizioni discrete facilmente delineabili, saranno i docenti a definire i confini in relazione ai singoli allievi.
Prova equipollente (art.318 del D.Lvo 16.4.1994, n.297)
Una prova equipollente è una prova
diversa da quella del gruppo classe nella forma,
identica nel suo valore docimologico,
analoga nei contenuti curriculari.
Ha lo scopo di valutare gli stessi risultati dei compagni, gli stessi obiettivi disciplinari e/o trasversali previsti dalla programmazione.
E' una prova che corrisponde alla prova del gruppo classe, trasformata, in parte o in toto, al fine di renderla adatta alla capacità dello studente
I contenuti quindi rimangono invariati, e lo stesso vale per gli esiti formativi da misurare, ma ovviamente si modificano i criteri di attribuzione dei punteggi, in modo tale che il peso docimologico della prova sia corrispondente a quello previsto per il resto della classe.
I contenuti possono essere ridotti solo laddove non implicano significative modifiche nelle competenze in uscita rendendo non valido il titolo di studio.
La scelta del tipo di prova è strettamente connessa con il disturbo certificato.
Il C.d.C. deve precisare le modalità di formulazione e realizzazione delle prove per le valutazioni e precisamente:
con quali tecnologie (strumenti)
modalità e contenuti
assistenza
Alcune forme di equipollenza e facilitatori
STRUMENTI FACILITATORI COMPENSATIVI:
Lentezza, errori nella lettura e conseguente difficoltà nella comprensione del testo, compensazione con le azioni:
MEZZI DIVERSI
incentivare l'utilizzo del computer con sintesi vocale, di cd con testi registrati, di dizionari digitali;
sfruttare, ove disponibili, le versioni di narrativa con audiolibro (biblioteca multimediale);
sintetizzare i concetti con l'uso di schemi, mappe concettuali e/o mentali, ipertesti (PPT), cartine geografiche;
incentivare per discipline scientifiche l'uso di pc, calcolatrice, regoli;
leggere le consegne degli esercizi e/o fornire, durante le verifiche, prove su supporto e/o audio digitale
dettatura al docente per il sostegno o all’assistente specialistico
MODALITA’ DIVERSE
Prove strutturate: risposta multipla, Vero/Falso, ecc.
trasformazione della prova del gruppo classe o di parte di essa in tipologie diverse;
assegnazioni TEMPI PIU' LUNGHI di esecuzione;
ridurre nelle verifiche scritte il numero degli esercizi, senza modificare gli obiettivi.
alternative al colloquio: test, prove scritte, ricorso a strumentazione specifica
Difficoltà nei processi di automatizzazione della letto-scrittura, compensazione con le azioni:
non insistere sulla correttezza ortografica (favorire l'uso a casa e a scuola di computer con correttore ortografico), ma puntare maggiormente sulla correttezza morfosintattica, sulla chiarezza espositiva, sulla coerenza ed esaustività del testo (gli errori ortografici vanno segnalati ma non considerati);
permettere di usare il carattere che risulta meno faticoso: spazi e caratteri grandi;
non pressare sulla velocità dei processi di lettura e scrittura;
fornire appunti su supporto digitale o cartaceo stampato in modo chiaro per integrazione dei libri di testo;
consentire l'uso del registratore.
La lettura e la scrittura di una lingua straniera presentano una doppia difficoltà rispetto alla lingua italiana a causa della ridotta trasparenza ortografica, si consiglia pertanto di:
consentire l'uso del registratore.
puntare prevalentemente su un apprendimento orale della lingua;
accettare che le parole vengano scritte come sono pronunciate.
non insistere sulla correttezza ortografica **come sopra (correttore per ogni lingua)
A compensazione delle difficoltà nel ricordare le categorizzazioni è utile:
favorire l'uso di schemi;
utilizzare per le verifiche domande a scelta multipla (tenendo conto della lentezza nella lettura) magari lasciando uno spazio dove l’alunno possa, nel caso, motivare, ampliare o contestualizzare la sua risposta
A compensazione delle difficoltà nel recuperare rapidamente nozioni già acquisite è utile:
incentivare l'uso di schemi, mappe e ipertesti (PPT) durante le interrogazioni, come previsto anche nel colloquio per l'Esame di Stato, per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l'espressione verbale orale.
MODALITA' DISPENSATIVE
Lentezza ed errori nella lettura, e conseguente difficoltà nella comprensione del testo, dispensazione nelle seguenti azioni:
evitare le verifiche scritte in tutte le materie tradizionalmente orali, consentendo l'uso di mappe o ipertesti (PPT) durante l'interrogazione.
Difficoltà nei processi di automatizzazione della letto-scrittura, dispensazione nelle seguenti azioni:
evitare di far prendere appunti, ricopiare testi o espressioni matematiche, ecc.;
evitare la scrittura sotto dettatura;
evitare la “brutta” e la “bella” copia; meglio elaborare i testi al pc e insegnare come correggere un testo in Word (r).
Per supportare la facile stanchezza ed a supporto di tempi di recupero troppo lunghi potrebbe rivelarsi utile:
programmare interrogazioni e compiti di verifica;
ridurre la quantità dei compiti e delle richieste, senza dilatare i tempi di svolgimento del lavoro;
evitare la sovrapposizioni di compiti ed interrogazioni di più materie
considerando il limite settimanale e giornaliero fissato per la classe :
un orale + uno scritto die e un massimo di sei settimanali
consentire all’alunno, in caso si renda necessario, di effettuare verifiche in momenti diversi
(collaborazione docente sostegno/AE per svolgere eventuali recuperi fuori dall’aula individuando un ambiente che ne favorisca la concentrazione)
evitare di richiedere prestazioni nelle ultime ore (ridurre le richieste di compiti per casa).
collaborazione tra pari per accrescere l'accettazione di sé e l'autostima
motivare e incoraggiare con continui feed back positivi e rassicurazioni.
CONTENUTI DIFFERENTI DA QUELLI PROPOSTI DAL MINISTERO: il Consiglio di Classe entro il 15 Maggio predispone una prova studiata ad hoc, o trasforma le prove del Ministero in sede d’esame (anche la mattina stessa) allo scopo di verificare il conseguimento degli obiettivi di apprendimento previsti dallo specifico indirizzo di studi per il rilascio del diploma.