After Dark è un romanzo scritto da Haruki Murakami e pubblicato nel 2004. A differenza di altri suoi libri più lunghi e complessi, questa storia è breve ma intensa, ambientata interamente in una sola notte a Tokyo. Il romanzo esplora il lato nascosto della città e dei suoi abitanti notturni, mescolando realtà e mistero con lo stile inconfondibile dell’autore.
La protagonista principale è Mari Asai, una ragazza di diciannove anni che decide di trascorrere la notte in un locale aperto 24 ore su 24, leggendo un libro e bevendo caffè. Mari è introversa e preferisce stare da sola, ma il caso la porta a incontrare Takahashi, un giovane musicista che la riconosce e inizia a parlare con lei.
Nel corso della notte, Mari viene coinvolta in eventi inaspettati. Una donna che lavora in un love hotel le chiede aiuto per assistere una ragazza cinese aggredita da un cliente. Mentre Mari vive queste esperienze nel mondo reale, sua sorella Eri Asai, una ragazza bellissima e misteriosa, dorme profondamente nella sua stanza. Ma il suo sonno non è normale: sembra quasi essere prigioniera di un'altra dimensione, osservata da una televisione accesa che non trasmette nulla.
Intorno a loro si muovono altri personaggi enigmatici, come il crudele uomo d’affari che ha picchiato la ragazza cinese, le lavoratrici del love hotel e i clienti notturni della città.
Uno degli aspetti più affascinanti di After Dark è la sua atmosfera: la notte di Tokyo diventa un luogo sospeso, dove tutto appare più sfocato e irreale. Murakami descrive la città come se fosse un film, con una narrazione che somiglia a una telecamera invisibile che si sposta tra le scene, osservando i personaggi senza giudicarli.
Il romanzo tratta temi profondi come la solitudine, la connessione tra le persone e il confine tra sogno e realtà. Mari ed Eri sono sorelle molto diverse: una affronta il mondo reale, mentre l’altra sembra intrappolata in una dimensione sconosciuta. Il libro ci fa riflettere su come, nella società moderna, anche in una città affollata come Tokyo, le persone possano sentirsi isolate e lontane dagli altri.
Lo stile di Murakami è semplice, con dialoghi essenziali e descrizioni estremamente dettagliate. La storia scorre velocemente, ma lascia spazio a momenti di riflessione e a un senso di mistero che accompagna il lettore fino all’ultima pagina.
E’ un libro particolare, diverso dai romanzi più famosi dell’autore, ma mantiene la sua capacità di creare atmosfere uniche e coinvolgenti. È una lettura consigliata a chi ama le storie enigmatiche e i racconti che lasciano spazio all’immaginazione.
Avete mai pensato a ciò che vi rende felici?
O a cosa vorreste davvero fare nella vostra vita? Se vi siete mai trovati a fare queste domande, Le coordinate della felicità di Gianluca Gotto potrebbe essere il libro giusto per voi. In un mondo dove tutti sembrano cercare la felicità in modo frenetico, spesso senza sapere bene cosa stiano cercando, questo libro offre uno spunto di riflessione davvero interessante. Gotto ci invita a fermarci un momento e a pensare a ciò che vogliamo veramente, a come possiamo essere più felici e, soprattutto, a capire che la felicità non è una meta da raggiungere, ma un percorso che si costruisce quotidianamente.
Il libro non è solo una raccolta di consigli motivazionali, ma una vera e propria guida pratica per capire meglio chi siamo e cosa vogliamo. Gianluca Gotto, con un linguaggio semplice e allegro, ci fa entrare in un viaggio alla scoperta di noi stessi. Ci aiuta a riflettere su tante cose che spesso diamo per scontato, come i nostri sogni, le nostre paure e i nostri valori. Secondo Gotto, la felicità non dipende da fattori esterni come il successo o il denaro, ma da come viviamo la nostra vita ogni giorno, da come affrontiamo le sfide e dalle scelte che facciamo.
Una delle cose più interessanti di Le coordinate della felicità è l'idea che la felicità non è un obiettivo fisso che si può raggiungere una volta per tutte, ma qualcosa che cambia con noi, che cresce e si trasforma nel tempo.Non esiste una “formula” universale che vada bene per chiunque, e questo libro lo dichiara in modo diretto: ognuno di noi ha il proprio percorso da fare. La felicità è un cammino che dipende da tante cose: dalle persone che abbiamo accanto, il lavoro che facciamo, il modo in cui viviamo le nostre emozioni e come affrontiamo i momenti difficili. Gotto ci dice che non dobbiamo aspettarci che la felicità arrivi immediatamente, ma dobbiamo imparare a riconoscerla nelle piccole cose quotidiane, nelle scelte che facciamo ogni giorno, nel modo in cui ci prendiamo cura di noi stessi e degli altri.
Il libro affronta temi che riguardano un po' tutti: l’autostima, le relazioni, il lavoro, il tempo e le emozioni. Ogni capitolo si concentra su un aspetto diverso della vita, invitandoci a riflettere su come possiamo migliorare la nostra realtà. Per esempio, Gotto parla molto dell'importanza dell’autostima, che non dipende da quello che gli altri pensano di noi, ma da come ci vediamo noi stessi. Quando impariamo ad accettarci per quello che siamo, senza paragoni con gli altri, possiamo davvero iniziare a vivere in modo più sereno e felice. Le relazioni, che siano familiari, amicali o amorose, sono un altro tema centrale. Gotto ci ricorda che le persone con cui scegliamo di stare possono avere un grande impatto sulla nostra felicità, quindi è importante circondarsi di chi ci fa star bene e ci supporta nei momenti difficili.
Anche il lavoro viene visto sotto un punto di vista diverso: non deve essere solo un mezzo per guadagnare soldi, ma deve essere qualcosa che ci dia soddisfazione, che ci permetta di esprimere chi siamo davvero. Certo, non sempre si può fare il lavoro dei propri sogni, ma si può cercare di fare qualcosa che ci dia almeno un po' di gratificazione. Il libro ci invita a non accontentarci, ma a pensare a come possiamo migliorare la nostra vita, cercando di trovare un equilibrio tra quello che facciamo e quello che siamo.
Un altro concetto che mi ha colpito è l'idea di come possiamo usare il nostro tempo in modo più consapevole. Siamo spesso travolti dalla fretta e dalle mille cose da fare, ma Gotto ci invita a fermarci ogni tanto, a riflettere su come stiamo spendendo il nostro tempo e se lo stiamo utilizzando per cose che veramente contano per noi.
In conclusione, Le coordinate della felicità è un libro che mi sento di consigliare a chiunque stia cercando di capire cosa significa essere felici. E’ una lettura che offre degli strumenti pratici e delle riflessioni che ti fanno pensare a lungo. Ci insegna che la felicità non arriva per caso, ma è qualcosa che dobbiamo costruire ogni giorno, facendo scelte consapevoli e imparando a vivere in modo autentico. Se vi sentite persi o semplicemente avete voglia di riflettere su vivere al massimo la vostra vita, questo libro potrebbe essere il punto di partenza giusto.
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