ROBOTICA

LUNEDÌ 1 APRILE 2024

La mano robotica della Squadra Invenzioni

Il giorno 15 marzo si è conclusa la prima esperienza del corso di robotica educativa, presso la scuola Secondaria. La Squadra Invenzioni ha avuto modo, nel corso di quattro incontri pomeridiani, rispettivamente il 5, 11, 12 e 15 marzo, di conoscere il mondo della robotica sotto diverse sfaccettature.

Partendo dalla conoscenza dei principali strumenti a disposizione (mattoncini Lego, ingranaggi, ruote, sensori, motori, ecc.) è stato possibile sperimentare nuove applicazioni per rispondere a problematiche di interesse attuale o progettare utilizzi non convenzionali basati su qualcosa di conosciuto. Ad esempio, il sensore di prossimità, già visto sui paraurti delle auto nel parcheggio della scuola, quando riprogrammato, diventa un utile strumento per decidere quando far arrestare l’avanzamento di una vettura a guida autonoma al fine di non creare incidenti; il sensore ottico, capace di rilevare i colori degli oggetti, è stato trasformato in un pratico dispositivo acustico per aiutare persone, affette da discromatopsia (o daltonismo), nel riconoscere i colori dei vestiti da indossare al mattino.

La Squadra Invenzioni non si è mai abbattuta davanti a sfide di ogni tipo, e le risposte, mai banali, sono sempre state condivise.

La programmazione al PC, la costruzione di robot, il divertimento hanno fatto sì che il tempo, durante gli incontri pomeridiani, scorresse rapidamente. Tale attività ha lasciato in tutti la consapevolezza di aver acquisito qualcosa di nuovo, che è andato ad accrescere il bagaglio di conoscenze e competenze già apprese.

L’inventiva non ha mai abbandonato la Squadra Invenzioni, come quando ha costruito il «cane-bot» Kiki, protagonista di avventurose storie.

La sfida più grande, quella finale, è consistita nel realizzare un’estensione del corpo umano: una vera e propria «mano robotica». I ragazzi hanno quindi dovuto riconoscere le proprie capacità, designare costruttori e programmatori condividendo il desiderio di sperimentare e ricoprire un ruolo importante nella Squadra, come assemblare le parti e assegnare a queste nomi divertenti come tubetto nero, ingranaggio panna, blocchetto rosa fashion, trovare infine i giusti comandi per la programmazione e sperimentare il corretto funzionamento di ogni singolo elemento del codice.

I membri della Squadra Invenzioni hanno così avuto modo di trascorrere il tempo a "fare" e "imparare", divertendosi: la «mano robotica» è stata usata per giocare, passando tra i compagni mattoncini colorati o per muovere gli stessi al fine di costruire la torre più alta.

Al termine dell’attività, gli spunti di riflessione hanno permesso di rendere più utile l’invenzione: così la «mano robotica» si è trasformata in una protesi, capace di compiere i movimenti di presa e rilascio di un oggetto, semplicemente inclinando il braccio, grazie all’utilizzo dell’inclinometro.

Attraverso il corso, è stato quindi possibile svolgere compiti che potrebbero risultare spendibili nel corso degli studi e nelle attività che più appassionano i membri della Squadra, come saper riconoscere e definire un problema e applicare i giusti criteri che possano portare a una soluzione, ma soprattutto accrescere la capacità di lavorare in modo efficace e rispettoso con persone diverse.

La Squadra Invenzioni

LUNEDÌ 27 NOVEMBRE 2023

Robotica e Coding

Cari ragazzi, la Scuola Secondaria ha preparato i materiali di Robotica Educativa per la Squadra invenzioni. 

La Robotica Educativa e il Coding sviluppano alcune prerogative tipiche delle attività laboratoriali: quella motivazionale, che si genera quando lo studente costruisce o modella il proprio artefatto e instaura con esso un rapporto di appartenenza che lo incentiva ad affrontare i fallimenti, a cercare soluzioni migliorative, o a confrontarsi con soluzioni alternative, la contestualizzazione delle conoscenze attraverso la pratica che favorisce l’attivazione di processi di inferenza. 

Robotica e Coding, attraverso un’adeguata progettazione didattica, supportano l’apprendimento favorendo la trasversalità attraverso le discipline stimolando la rielaborazione della conoscenza acquisita ed il suo utilizzo in contesti diversi.