Una delle occupazioni preferite dagli adolescenti, durante il loro tempo libero, è seguire serie, sulle principali piattaforme, tramite internet; il fenomeno è in costante crescita da diversi anni, perché offre la possibilità di vedere gli episodi on demand, cioè quando si desidera farlo.

Stranger Things, in pochissimo tempo e grazie al fantastico cast, è riuscita ad appassionare milioni di persone in tutto il mondo, tra cui anche diversi membri della redazione, per la sua capacità di generare suspense, in ogni episodio, fino all’ultima scena.

La storia è ambientata negli anni ‘80,  nella cittadina di Hawkins, che sembra quasi essere maledetta, dal momento che, nel corso delle stagioni, si susseguono sempre nuove minacce che ruotano attorno alla città: ad esempio, la scomparsa di Will, il mind flayer, i russi e Vecna. Nella prima stagione, i personaggi principali sono un gruppo di amici appassionati di D&D: Mike, Lucas, Dustin, Will (scomparso però all’inizio di questa) e Undici.

I tre amici, dopo la sua scomparsa, decidono di andare alla ricerca di Will, ma si imbattono invece in una ragazzina, scappata dal laboratorio di Hawkins, che possiede dei poteri soprannaturali: Undici. Questa, non avendo un posto dove andare, va a vivere nella cantina di Mike, con il quale instaurerà un legame molto forte: da qui si entra nel vivo della serie.

Con il passare delle stagioni, il numero dei personaggi principali aumenta sempre di più: infatti fanno il loro ingresso i personaggi di Nancy, Steve e Jonathan, che diventano sempre più importanti, ma anche Max e il fratello Billy (nella seconda stagione), Maya Hawke e Robin (nella terza), Eddie (nella quarta).

La serie, grazie agli elementi fantasy e di mistero, potrebbe appassionare chiunque, grandi e piccini; la quarta stagione, tuttavia,  è probabilmente rivolta a un pubblico più adulto, dal momento che i personaggi sono cresciuti, insieme ai fan della serie, che la seguono dal principio.

Tra i personaggi più rilevanti, un ruolo di primo piano ha senza dubbio Max, per la forza emotiva che possiede e per la sua personalità; tra quelli che hanno suscitato qualche perplessità, invece, troviamo Kali (Otto): il fatto che sia comparsa soltanto in pochi episodi ha probabilmente fatto in modo che la sua presenza fosse percepita come superflua (anche se non è da escludere un suo ritorno nella quinta stagione e, quindi, un suo sviluppo).

The Vampire Diaries parla delle avventure di una giovane adolescente, Elena Gilbert, che vive nella città di Mystic Falls; la vita della ragazza si ribalta completamente dopo la morte dei suoi genitori, a causa di un incidente d'auto.

Da quel giorno per lei cambia tutto, anche a causa dell’arrivo di un nuovo ragazzo in città, Stefan Salvatore.

Elena inizia a provare qualcosa per lui, senza sapere che è un vampiro.

A un certo punto della serie, fa la sua comparsa il fratello di Stefan, Damon Salvatore, anche lui un vampiro.

Questi all’inizio potrebbe essere visto come il vampiro cattivo, ma con il passare delle stagioni si rivela un personaggio positivo.

Nel corso della serie, tra i due fratelli Salvatore e la giovane Elena Gilbert nasce una sorta di triangolo amoroso, che li porta a litigare per lei.

Una storia affascinante e commovente, che lascia gli spettatori perennemente con il fiato sospeso e li porta a continuare a seguirla, anche grazie all’inserimento di nuovi personaggi e figure.

La serie permette di riflettere su tematiche importantissime, quali la lealtà, l’amicizia e la famiglia, nonostante il suo carattere fantasy.

Tra i protagonisti più coinvolgenti, ci sono Damon Salvatore, Klaus Mikaelson e Hayley Marshall: personaggi forti, determinati davanti a tutti gli imprevisti ma allo stesso tempo fragili, che lottano per la verità.

Tra i personaggi meno rilevanti, si può menzionare Matt Donovan, perché non ha avuto un adeguato spazio nella serie.

Una serie da non perdere, perché ben realizzata e molto significativa.

La trama ruota attorno a un ragazzo disoccupato, di nome Arisu, appassionato di videogiochi, che si trova in una Tokyo deserta con i suoi migliori amici; dopo aver esplorato l’intera città, i tre scoprono di essere intrappolati e sono costretti a partecipare a dei giochi mortali, basati sui semi delle carte da gioco francesi, per sopravvivere. Arisu durante queste sfide conoscerà nuove persone, tra cui anche la sua futura fidanzata: insieme riusciranno a portare a termine tutti i giochi, tra cui l’ultimo, che nessuno è mai riuscito a superare. Ma alla fine succederà qualcosa di inaspettato: sarà svelata una verità di cui nessuno era a conoscenza e che sorprenderà tutti.

Una serie innovativa in quanto a genere, ma che, allo stesso tempo, porta lo spettatore a riflettere sul valore dell’amicizia e sull’importanza dell’unione tra le persone. Uno dei momenti più toccanti, a cui lo spettatore avrebbe forse preferito non assistere, è la morte dei migliori amici di Arisu, che si sacrificano per lui. 

I personaggi più interessanti, oltre il protagonista, sono stati Yuzuha Usagi,  una ragazza che si ritrova nella città deserta di Tokyo, poco dopo la morte di suo padre e allenatore dello sport di arrampicata; Daikichi Karube, che è un barista e uno dei migliori amici di Arisu, sempre pronto a fare qualunque cosa per il suo bene; e infine Akane Heiya, una ragazza che, prima di essere trasportata nel mondo dei giochi mortali, era molto popolare e viziata. Molto brava nelle arti marziali e dal carattere avventuroso, verso la fine entrerà nella squadra di Arisu e perderà una gamba durante il primo gioco. Il personaggio meno amato è ovviamente l’antagonista, Suguro Nigari, responsabile di numerose morti. 

Una serie per gli appassionati di videogiochi di sopravvivenza, realizzata in maniera molto accurata, da seguire. 

La fine dell’anno solare è, per tradizione, il momento dei bilanci… Ciascuno di noi pensa a ciò che ha vissuto e alle esperienze che ha fatto, traendo poi le sue conclusioni. 

Ma anche a un livello più ampio, sociale, è possibile scattare una foto dell’anno appena trascorso; ad aiutarci in questo sono i dati diffusi dai principali motori e siti di ricerca, che, puntualmente, in questo periodo condividono con l’opinione pubblica informazioni utili a capire interessi, curiosità e attività degli utenti che navigano sul web. 

Nel corso di questo 2023 la parola più digitata in assoluto  è stata “ChatGPT”: sicuramente, alla base del numero di ricerche tanto elevato c’è  la curiosità rispetto alla possibilità di utilizzare l’intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni; infatti essa rappresenta una novità per tutti e risulta utile per realizzare qualcosa di elaborato in pochissimo tempo.

Al secondo posto troviamo la ricerca sui decessi avvenuti nel 2023: questa è probabilmente dovuta all’interesse verso le persone che ci hanno lasciati.

Per quanto riguarda lo sport, la curiosità si è rivolta verso la coppa del mondo di cricket, la Premier League indiana, Cristiano Ronaldo, Lionel Messi e la Premier League.

Alla loro base c’è sicuramente la voglia di tenersi aggiornati sui campionati, i tornei e tutte le novità relative agli atleti.

Noi ragazzi del giornale La Ricre@zione abbiamo condotto un sondaggio sul tempo dedicato giornalmente ai dispositivi elettronici: abbiamo elaborato delle domande, che ci siamo posti noi per primi e che abbiamo poi rivolto ad amici che frequentano l’istituto. Gli altri studenti hanno risposto volentieri e, dal sondaggio, sono emersi dei dati interessanti: ad esempio ci è stato detto che, in media, le ore che si dedicano ai dispositivi elettronici sono 5/6; allo stesso tempo, si sa che è un utilizzo troppo elevato, e che quindi si dovrebbe cercare di diminuirne l’uso.

Ci è stato anche riferito che le ore che riusciremmo a non usare il telefono sono 6/7: siamo consapevoli del fatto che questo tempo è troppo poco e che dovremmo imparare a non utilizzare i dispositivi anche per diversi giorni… Sarebbe sicuramente interessante provarci.

Da tutte le risposte raccolte, abbiamo poi riscontrato come uno dei vantaggi dei nuovi mezzi di comunicazione sia mettersi immediatamente in contatto, cosa non possibile quando non c’erano i dispositivi elettronici. 

Lo svantaggio più grande può essere invece quello di non interagire faccia a faccia; alcuni hanno sottolineato come questo, purtroppo, succeda molte volte anche con i genitori, che lasciano i figli soli, con in mano un cellulare, per non essere disturbati. D’altro canto, però, è anche vero che la maggior parte dei genitori è a conoscenza delle applicazioni e/o dei social che i figli utilizzano, anche se, secondo quanto ci è stato riferito, alcuni di essi non ne seguono i contenuti.

Per quanto riguarda le ricerche, i nostri coetanei sul web cercano informazioni su personaggi famosi  e sulle loro storie o sullo sport.

Oggi poi si utilizzano soprattutto i seguenti social: Tiktok, YouTube, Instagram, Spotify, Pinterest, Twitter/X.

Tra i dispositivi elettronici, nella quotidianità viene usato soprattutto lo smartphone; se si devono però realizzare degli elaborati scolastici, si preferisce il computer per maggiore comodità.

Dal sondaggio è poi emerso che nelle case sono presenti in media dai sette ai venti dispositivi elettronici e che il cellulare viene posseduto dall’età di sette anni.

Condurre questa indagine è stato per noi molto utile, perché ci ha permesso di renderci conto che entriamo troppo presto in contatto con i moderni mezzi di comunicazione e che ne facciamo un uso eccessivo: infatti è diminuita la quantità di tempo che dedichiamo ai rapporti sociali diretti.