UNA SPECIALITA’ SPECIALE: VIAGGIO NELL’AUTISMO

Un piccolo viaggio per capire le diverse sfumature dell’autismo.

L’autismo è un disturbo del neuro sviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza di interessi e comportamenti ripetitivi. Inizialmente questo disturbo appare durante l’infanzia e, in genere, segue un percorso costante senza che vi sia una remissione.

Questo disturbo fu identificato dallo psichiatra austriaco di nome Leo Kanner, il quale descrisse, in un lungo articolo, i casi di una decina di bambini che aveva avuto in cura e che presentavano caratteristiche comuni. “Donald”, per esempio, sembrava completamente disinteressato al mondo e alle persone che lo circondavano, non giocava con altri bambini, non rispondeva al suo nome quando veniva chiamato, mostrava di avere una mania per gli oggetti ruotanti e scoppiava in bizze incontrollabili se la sua routine quotidiana veniva, in qualche modo, alterata.

Il 2 aprile è la giornata mondiale dell’autismo, il giorno scelto per fornire una maggiore consapevolezza su questo disturbo che vede coinvolto un bambino su 80. Nel 2007 le Nazioni Unite gli associarono il colore blu in quanto tinta enigmatica, che ha il potere di risvegliare il senso di sicurezza e il bisogno di conoscenza. Sono proprio questi i due temi che coinvolgono il mondo dell’autismo.

La sicurezza intesa sia come la possibilità di vivere un’esistenza libera e protetta per le persone autistiche ed i loro genitori, sia come sicurezza del futuro. La conoscenza vista sia come ricerca scientifica, sia come consapevolezza per tutti nel sapere come comportarsi con una persona autistica.

E’ importante dare valore alle diversità. Essere diversi non significa non saper fare qualcosa rispetto alle persone normali. Tutti hanno i propri talenti. Tutti, nessuno escluso. Anche un bambino con autismo ha, dunque, in sé una una ricchezza che deve essere scoperta ed espressa, anche se con modalità specifiche.

Dobbiamo imparare a vedere il bello della diversità, senza mai etichettarla come “Strana”. Occorre che ognuno di noi abbia spazio per esprimere le sue potenzialità e fare squadra. Questa è la chiave dell’inclusione, avere stima verso tutti, nessuno escluso!


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Caporedattore: Marika Agostino

Hanno Collaboratori: alunni IC