NOI DELLA PANZINI
N°9
Aprile 2024
Anno 2
Un tram per la vita
a cura di Andrea M.
UN TRAM PER LA VITA
Il 22 febbraio 2024 siamo andati in aula Magna, dove una scrittrice, di nome Tea Ranno, ci stava aspettando per rispondere alle nostre domande sul suo libro “Un tram per la vita”.
L’ autrice, dopo aver parlato e spiegato alcuni particolari del suo libro, ha risposto alle nostre domande.
”Ruth, la fanciulla di cui il protagonista Emanuele era innamorato, è esistita veramente?”
“No, in realtà non è mai esistita, ma è un personaggio verosimile, cioè ha tutte le caratteristiche di una ragazzina del tempo"
“Pensa che Emanuele abbia fatto bene a scappare in tram e abbandonare la madre?”
Sì, assolutamente, non aveva altra possibilità per salvarsi.”
Alla fine ci ha firmato il libro con il suo autografo.
IL LIBRO:
Il libro parla di un bambino ebreo, Emanuele, salvato dalla madre, mentre stava venendo catturata dai tedeschi e deportata nei campi di concentramento, In quel momento il protagonista, che era stato buttato giù dal camion, corse fino ad una fermata del tram, ci salì e ci rimase per ben tre giorni. I bigliettai lo aiutarono e lo nascosero, portandogli da mangiare e da bere.
Quando finì la guerra, la famiglia scoprì da un’amica sopravvissuto che la madre di Emanuele era morta, ma non aveva subito torture, visto che, appena arrivata al campo di concentramento, fu mandata nella camera gas.
Visita presso il Corriere della Sera
A cura di Bianca T. e Thenu P.
Il 22 Marzo abbiamo avuto l’onore di visitare proprio la sede ufficiale della nota testata giornalistica de “Il Corriere della Sera”, in via Solferino 28, a Milano.
Noi, giovane redazione del giornalino della Panzini, siamo stati accolti nella stanza destinata alle riunioni di redazione dalla gentilissima signora Daniela di Pace: è stato fantastico, eravamo precisamente nella stanza dei bottoni di uno dei più importanti giornali d’Italia. Abbiamo parlato e discusso su quello che avviene proprio lì, ogni giorno a lavoro, durante le riunioni importanti.
Ogni giorno, nel tardo pomeriggio il direttore, Luciano Fontana, e i vicedirettori, danno inizio a una riunione per discutere e decidere i titoli e l’ordine degli argomenti sul giornale.
Dopodiché la signora ci ha mostrato sulle pareti della stanza le prime pagine di giornale più note e le più importanti della meravigliosa storia del Corriere, come il primo articolo, la triste morte della Regina Elisabetta, l’inizio della terribile guerra in Ucraina e molto altro!
Successivamente ci siamo spostati nella magnifica Redazione online del giornale e abbiamo incontrato Davide Casati, che, dopo averci fatto vedere il Corriere digitale, ha gentilmente controllato il nostro Giornalino Online! Dobbiamo lavorare ancora molto per arrivare ai loro standard.
All’uscita abbiamo incontrato proprio il direttore del giornale e abbiamo fatto una foto con lui (super scoop, che prima o poi pubblicheremo), poi Bruno Delfino ci ha mostrato un video sulla storia del Corriere.
Dopotutto, è stata un’ esperienza estremamente interessante, perché ci siamo resi conto che veramente il Corriere è il giornale più importante d’Italia.
La storia
Il Corriere della Sera nacque inizialmente nel 1876, a Milano, in Galleria Vittorio Emanuele sotto la direzione di Eugenio Torelli.
Nel 1900 Luigi Albertini assunse la direzione del giornale che manterrà per moltissimi anni. Fu proprio lui a richiedere il trasferimento della sede del Corriere in via Solferino (1904). Durante il Fascismo il giornale lottò duramente per mantenere la sua libertà.
Dopo la seconda guerra mondiale, il Corriere della Sera è diventato un simbolo della democrazia e del libero giornalismo in Italia. Ha svolto un ruolo importante nel periodo della ricostruzione, fornendo informazioni cruciali per il paese in un momento di profondo cambiamento sociale, politico ed economico.
Nel corso degli anni, il Corriere della Sera ha continuato a essere un punto di riferimento per la politica, la cultura, l'economia e lo sport in Italia, pubblicando articoli di qualità su una vasta gamma di argomenti.
Questo secondo articolo è svolto per metà con IA.
Visita presso Avvenire
a cura di Livia D.
Il 1° marzo 2024, siamo stati alla redazione del giornale Avvenire, a Milano, in piazza Carbonari 3. La testata milanese conta fino a 80 giornalisti.
In particolare siamo stati accolti da Giacomo Gambassi, un inviato del giornale in Ucraina.
Per un’ora intera abbiamo avuto la possibilità di parlare con un vero giornalista e lo abbiamo tempestato di domande.
“Ha scelto lui di andare in Ucraina? Quanto ci è rimasto? Che rischi corre?”
Giacomo Gambassi ci ha raccontato che a inizio giugno 2022 è stato chiamato per andare qualche mese come inviato in Ucraina. Ovviamente lì si corrono molti rischi e lui ne era consapevole anche al momento della partenza.
“Qual è il pericolo maggiore?”
“Di sicuro le bombe! Adesso in Ucraina in tutti gli hotel hanno allestito una parte sotterranea adatta a mettersi in sicurezza dai bombordamenti. Quest’area sotterranea è dotata di letti, servizi igienici e tanto altro.”
Quindi anche il nostro giornalista in questione ha alloggiato in un albergo di questo tipo.
“Ma quando non si è in albergo?”
Ci ha spiegato che nel momento in cui ti trovi in macchina o per strada la prima cosa da fare è trovare un edificio dotato di sotterranei.
“Ma come sapere quando nascondersi?”
“Ogni palazzo presenta una sirena di allarme, ma esiste anche un’app che ha la stessa funzione, si chiama “air alert!" ed è disponibile su Google play e App store. Questa applicazione dispone di allarmi in tempo reale che suonano quando, dopo aver precisato la posizione, stanno arrivando bombe, missili, ecc…”
Per sicurezza tutti i giornalisti e non solo sono muniti di giubbotto antiproiettile con la scritta “PRESS” che in teoria dovrebbe evitare l’attacco dei nemici.
“Come vivono le persone?”
“Ormai siccome siamo a quasi due anni di guerra i cittadini cercano sempre più modi per trovare nascondigli, per sopravvivere ai bombardamenti. Per esempio a Kiev stanno aprendo scuola sotterranee e altri spazi pubblici.
A Kherson (XEPCOH in alfabeto cirillico) hanno organizzato una distribuzione di cibo in un centro commerciale. Il giorno di natale atterrò lì un missile che uccise più di dieci persone in fila per il cibo.”
“Ma i giornalisti possono scrivere di tutto?”
“Certo che sì! Però molti giornalisti decidono di non scrivere molte cose, come quelle che riguardano argomenti che potrebbero avvantaggiare uno dei due paesi coinvolti nella guerra, per esempio la posizione di antimissili o basi difensive.”
Siamo stati molto contenti della visita e siamo rimasti impressionati dalla calda accoglienza: abbiamo dialogato apertamente con un vero giornalista che ci ha dedicato molto tempo e ha risposto a tutte le nostre domande e perplessità.
Esperienza consigliata a tutti!
Indovinate di cosa si tratta!
a cura di Federico C. e Daniele V.
Proseguiamo con le feste del quartiere cinese
a cura di Bianca B. e Bianca T.
Ringraziamenti particolari
Vorremmo ringraziare la Dottoressa Rossana Di Fazio, che è stata nostra ospite il giorno 12 aprile presso la Panzini.
Abbiamo mostrato alla famosa autrice i nostri lavori e, soprattutto, lei ci ha raccontato la sua intensa storia nell'ambito dell'editoria e della pubblicazione.
Ci ho fortemente sostenuto a continuare il nostro percorso di scrittura come chiave di lettura della complessa realtà nella quale viviamo.
https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/autrici-autori/rossana-di-fazio/
I nostri MEME
a cura di Bianca T.
Abbiamo realizzato alcuni "MEME" per sorridere insieme. Ovviamente l'effetto è ironico e finalizzato a sdrammatizzare alcuni momenti scolastici noti a tutti!
Saluti dopo il secondo anno di giornali
Cari lettori,
come potete constatare in questo numero non è stato creato un editoriale perché la nostra redazione va in vacanza e ha preferito inserire solo i saluti finali.
Ci rivediamo l'anno prossimo!