Noi della Panzini

N°2 - dicembre 2022

anno 1


Editoriale

Innanzitutto Vi ringraziamo calorosamente per aver aperto anche questo secondo numero e di aver intrapreso la lettura di questo articolo e tutti quelli che verranno dopo.

In questo numero leggerete di vari argomenti, ma quello più importante per tutti è sicuramente l'Open day del 17 dicembre 2022 alle ore 10:30.

Non è facile individuare cosa sia il fulcro di questo numero: troverete l'intervista a una delle mamme coinvolte nel progetto della biblioteca, con tutti i retroscena, e uno spazio dedicato a Paola Egonu e al Lucca Comics.

Inoltre leggerete un'intervista alla Professoressa che è responsabile del progetto ConsigliaMi per la nostra scuola.

Infine, troverete anche un articolo del nostro inviato da Parigi.

L' OPEN DAY - SAVE THE DATE - 17 DICEMBRE 2022


Per la nostra scuola l'Open Day è un momenoto molto importante e due delle nostre redattrici, Aurora e Clotilde hanno intervistato la professoressa Cristina Zago, responsabile del progetto.


Quali sono gli orari dell’open day della scuola? E come pensa di organizzarlo?


Z: Avverrà Sabato 17 Dicembre, festa della scuola, che verrà suddivisa negli orari 8:30 alle 10:30, orario scolastico, fino alle 12:00.

Ci sarà anche il rinfresco nelle classi con tanto di bibite e panettoni. Inoltre sarà presente il mercatino, dove potranno essere acquistati dei lavori realizzati dagli alunni per l’occasione.

Verrà anche allestita una mostra a tema “il viaggio”.


Chi sono le persone invitate all’Open day?


Z: Intanto gli alunni della scuola Panzini, poiché è una giornata scolastica (8:30-10:30), poi saranno benvenuti i bambini di quinta elementare e i loro genitori per visitare la scuola, accompagnati da un’insegnante e alcuni alunni di terza media.

Dalle 10:30 alle 12:00 anche i genitori degli alunni di terza potranno visitare la scuola.


Che cosa hanno organizzato le classi per l’Open day?


Z: Gli alunni realizzeranno dei lavori che, come riportato sopra, saranno venduti al mercatino, ma non posso dare altre informazioni: sarà una sorpresa per chi verrà all’Open day!!


Che cosa l’ha spinta ad essere la referente dell’Open day?


Z: Mi piace fare questo tipo di attività, questi elaborati pratici. Penso che sia utile questo tipo di lavoro, utile ai ragazzi per fare esperienze nuove e sviluppare uno spirito di squadra, rendendoli una classe sempre più unita, e utile anche ai genitori che hanno la possibilità di vedere i lavori realizzati dai figli.


Qual è la storia dell’Open day?


Z: L’Open day serve ad aprire la scuola affinché possa essere visitata da chi ha intenzione di iscriversi, in modo che possa vedere l’interno del plesso scolastico e gli alunni che praticano le attività all'interno, ogni giorno.


Un saluto creativo e originale per i lettori del giornalino:


Z: Fate un salto alla Panzini, non vi deluderemo!!

In merito alla stesso argomento le due redattrici hanno intervistato anche il Dirigente scolastico, Valerio Cipollone:

Com’è l’ambiente all’interno dell'istituto?


C: Abbastanza sereno e anche molto divertente.


Quali sono i punti di forza dell’istituto?


C:si cerca di fare attività che coinvolgano classi diverse, perciò fare amicizie anche con persone che non siano della propria classe e poi, per le medie ancora di più, perché gli alunni sono più grandi e quindi più autonomi e più liberi.


Qual è il programma educativo all’interno dei due plessi?


C: Nella secondaria, la presenza di tanti insegnanti diversi fa sì che ci sia più varietà e sia facile trovare una sintonia con essi.


Quali sono le lingue straniere proposte ai ragazzi sia delle elementari che delle medie e ci sono dei potenziamenti?


C: Inglese e spagnolo e per i ragazzi di terza media c’è il laboratorio KET che è un potenziamento di inglese.


Come vengono aiutati i ragazzi con difficoltà di apprendimento?


C: Siccome ci sono tanti casi diversi sono gli insegnanti a scegliere il modo di operare.


Qual è l’approccio al sistema informatico proposto ai ragazzi?


C: Abbiamo portato le LIM in ogni classe e abbiamo introdotto i chromebook, ovvero dei portatili, che vengono utilizzati dagli alunni con il consenso del docente a scopo educativo, e anche il corso di informatica dove verranno programmati dei robot della Lego.

Dato che ci troviamo in un quartiere multietnico, come vengono aiutati gli alunni con difficoltà linguistiche?


C: La “Scuola polo”, alle elementari, si preoccupa del potenziamento attraverso dei corsi, mentre alle medie degli insegnanti si dedicano dedicano a italiano "L2".

In caso di bisogno i ragazzi sono seguiti dal punto di vista psicologico?


C: Fino all’ anno scorso era presente una psicologa che poteva essere consultata; quest'anno no, se non per l’orientamento,


Che attività sportive vengono proposte ai ragazzi all’interno dei due plessi?


C: Quelle prtoposte dagli insegnanti di motoria e dipende dalla loro impostazione didattica.

Quali sono le attività extra scolastiche che vengono proposte ai ragazzi e quali riscontrano più successo?


C: Molte attività sportive con più successo e corsi dell’associazione scolastica, che sono inglese, robotica, teatro e musica.


I ragazzi che si iscriveranno al tempo prolungato si fermeranno a mensa a pranzare o a casa, per poi tornare a scuola?


C: Tutti si fermano a mensa.


Motivi per cui iscriversi a uno dei due plessi scolastici.


C: Alle medie perché è una scuola con una grande tradizione, che imposta bene lo studio e alla primaria perché è molto vivace, dove si sperimenta molto.


Che messaggio vuole dare ai futuri ragazzi della Giusti o della Panzini?


C: Faremo del nostro mehlio per voi.


Un saluto creativo e originale per i lettori del giornalino?


C: Mi avete sorpreso e non c’è cosa più bella della sorpresa.


Se fosse un professore insegnerebbe alle medie o elementari?


C: Dovrei studiare per fare l'insegnante alla primaria, invece per le medie mi sentirei più tranquillo, poiché le medie sono molto simili alle superiori; quello delle elementari è un mondo a parte.

ConsigliaMi

La nostra redazione ha avuto l’onore di parlare con la professoressa C., la responsabile del progetto ConsigliaMi per la nostra scuola.

Ecco ciò che ci è stato rivelato.


R: Cosa state trattando nel progetto di quest'anno?


C: Ancora non è definito quello che andremo a trattare.

Siamo focalizzati su tre aree: culturale, cura ambientale, spreco alimentare. Dobbiamo aspettare la decisione del CdMRR (Comune dei Ragazzi e delle Ragazze).


R: È Soddisfatta dei rappresentanti della nostra scuola?


C: La nostra scuola ha fatto proposte valide, i rappresentanti sono andati molto bene.

Sono molto fiera di loro


R: È il primo anno in cui lei prova quest’esperienza?


C: Sì, anche perché è la prima volta che la nostra scuola aderisce a questo progetto.


R: Ha qualche altro aneddoto da raccontarci?

C: L’ anno scorso, per esprimere la cura ambientale, ogni scuola si prese cura di uno spazio verde, l’evento si chiamò Giardini in Gioco (come citato qui).

Anni fa, si decise di mettere dei QR code sotto le indicazioni delle vie, per scoprire l’origine dei loro nomi

R: Grazie mille e arrivederci


a cura di Andrea, Anita e Tommaso

La politica estera

La condizione delle donne in Iran

Aumentano le proteste

L’ uccisione di Mahsa Amini ha incrementato il numero delle proteste e delle manifestazioni delle donne Iraniane, che lottano contro il regime rigido che impone loro molte restrizioni, tra cui l’obbligo di portare il velo e comportarsi in una certa maniera.

Inoltre, in Iran, le donne non sono libere: non possono uscire da sole e passano dal controllo del padre o del fratello a quello del marito.

Molte donne e studentesse iraniane, come protesta, hanno bruciato i loro veli e si sono tagliate i capelli, pubblicando le loro proteste sui social.


Chi è Mahsa Amini?

Mahsa Amini era una ragazza curda di ventidue anni che si trovava in una caserma della polizia, dopo essere stata arrestata perché indossava male il velo. È morta in prigione lo scorso 17 settembre, dopo essere stata picchiata in modo molto violento dalla polizia, che giustifica la sua morte, attribuendola a un problema che la ragazza aveva sin da piccola.

Centinaia di persone, il 26 ottobre, sono andate davanti al cimitero in cui è sepolta per piantare alcuni picchetti come protesta. Le autorità hanno cercato di impedire l’entrata dei cittadini, ma molti ci sono riusciti comunque.

Soprattutto donne, ma anche qualche uomo, hanno chiesto un processo per favorire la condanna degli agenti di polizia responsabili della morte della ragazza, che è stata uccisa perché portava male il velo.

Dopo la sua morte, altre ragazze manifestanti sono state trovate morte, sempre per colpa della polizia, che le ha maltrattate, perché protestavano contro il regime Iraniano e a favore della libertà per le donne.


Le proteste di Elnaz Rekabi

Recentemente un’ arrampicatrice Iraniana di nome Elnaz Rekabi ha gareggiato senza velo ed è scomparsa poco dopo la gara.

Intervista a una coppia di amanti viaggiatori

Queste sono le parole e le considerazioni di una giovane coppia di amanti di viaggi lontani, che sono stati in Iran tra Agosto e Settembre 2022.

Com’ era la situazione quando siete andati in Iran?

I: Quando siamo andati in Iran la situazione era incomparabilmente più tranquilla rispetto a quella attuale. Non c'erano proteste di piazza, né violenze fra polizia e manifestanti e l'impressione che ho avuto è stata quella di un Paese che, almeno per i turisti stranieri, fosse sicuro.

Certo si percepisce un'atmosfera di forte controllo da parte dello Stato sulla società: oltre all'oppressione nei confronti delle donne, che vengono mantenute in una condizione di inferiorità rispetto agli uomini (a cui, ad esempio, non è imposto l'obbligo di indossare il velo), in generale non è possibile esprimere liberamente le proprie opinioni, se esse contrastano con la linea ufficiale del governo.

Inoltre la vita quotidiana è segnata da molte restrizioni e divieti, come ad esempio la proibizione di bere o possedere vino, birra e alcol, il divieto di tenere animali domestici in casa (considerati impuri per l'Islam), il divieto di organizzare feste, a cui sono presenti insieme uomini e donne, il divieto di ospitare persone straniere in casa...

Cosa avete provato?

I: Le mie sensazioni, visitando l'Iran, sono state di grandissima curiosità verso un mondo tanto diverso dall'Italia e dall'Europa, e di grande simpatia per un popolo che, pur costretto a vivere in mezzo a tante difficoltà, è molto accogliente ed amichevole.

Al tempo stesso, però, parlando con le persone iraniane che non sono d'accordo con le politiche del governo, ho provato molta tristezza ed empatia verso la loro mancanza di libertà

Come avete vissuto il fatto di essere in un paese così rigido verso le donne?

I: Sulla questione del velo ho avuto la sensazione che si tratti di un problema molto difficile da vivere per chi, come me, non è una donna. La sensazione più forte che posso raccontare a questo proposito è proprio quella dell'incomunicabilità di una condizione che se non è vissuta in prima persona non si può comprendere. Questo però mi porta a pensare a quanto sia paradossale e ingiusto che il velo alle donne sia imposto da persone - gli uomini - che non sono sottoposte a tale obbligo.

Com’ era la situazione quando siete andati in Iran?

I: All’ apparenza tranquilla, non c’erano ancora scontri, ma tensione sì, tra la vita che le persone conducono in casa e quella che devono condurre fuori casa si sentiva molto la fatica che facevano, abbiamo anche pensato “così non può durare per sempre, è troppo dura; è troppo diverso il loro mondo dal nostro, e il nostro mondo, lo conoscono grazie a internet”.

Cosa avete provato?

I: Io curiosità e fastidio, curiosità per la cultura, per i modi di vivere, mi sono trovata molto bene con le persone che abbiamo conosciuto, tutte molto “aperte all’ Occidente”, e fastidio per quello che non potevo fare, il poter essere libera di essere vista come volevo io, di comportarmi come volevo io.


Come avete vissuto il fatto di essere in un paese così rigido verso le donne?

I: Male, le donne stanno male in Iran e anche gli uomini che non condividono le scelte del governo non se la passano bene.

Dopo pochi giorni di velo e vestiti che nascondono il corpo mi sono sentita come inesistente, ed in effetti la modalità rigida e chiusa con cui chiedono di vestire e comportarsi, (anche il comportamento in pubblico è rigidamente prescritto), non aiutano a sentirsi a proprio agio.

Rabbia, e tristezza. Dopo due settimane di condivisione di quella modalità di vita mi sono sentita come se abbandonassi delle “sorelle in difficoltà”. Ho conosciuto donne fiere e coraggiose, che ogni giorno combattono per la loro libertà è quella delle loro figlie, e ho capito quanto è importante non abbassare mai la testa di fronte alla disuguaglianza.

È stato un viaggio intenso e difficile, ma molto arricchente. Ho provato però molta speranza nel vedere e conoscere chi voleva cambiare le cose e cercava di farlo ogni giorno, anche nelle piccole cose, nel parlarmi anche se uomo, sorridermi complice da donna, o nel dirmi “togli pure il velo, puoi stare tranquilla”, sembra poco ma era un segno di pensare a me e a chi ero, non solo me come donna.

a cura di Giulia e Viola

La biblioteca della Panzini

Un'inviata è riuscita a intervistare una delle mamme coinvolte nel progetto Biblioteca.

Ecco la sua intervista.


M: Quali erano le condizioni iniziali della biblioteca / magazzino ?


A: Ho visto la biblioteca prima della pandemia ed era collocata in una piccola aula che era collegata all’edificio attraverso un balcone, quindi in una posizione poco sicura da raggiungere per i ragazzi. Dopodichè la sede è stata spostata in un’aula più grande e spaziosa, questa volta all’interno dell'edificio e, all’inizio , l’aula era cosparsa di scatoloni contenenti i libri, già catalogati divisi per genere, e molti altri libri, appoggiati sul pavimento, ancora da catalogare .


M: quanto tempo ci avete impiegato in tutto?


A:I libri già catalogati sono stati sistemati sugli scaffali in poco tempo; circa quattro o cinque giorni. Tutti i nuovi libri, arrivati con l'iniziativa #ioleggoperché o per donazioni private, saranno registrati con il sistema QLOUD SCUOLA , un ente benefico che aiuta a costruire o sistemare le biblioteche scolastiche, seguendo le linee di catalogazione internazionali .


M: È stato divertente o faticoso?


A: Per me, che amo i libri, è stato molto divertente!


M: Quali sono stati i passaggi della realizzazione del progetto?


A: I passaggi sono stati i seguenti:

  1. TRASFERIMENTO DELLE COMPETENZE dai precedenti bibliotecari ai nuovi bibliotecari;

  2. TRASFERIMENTO DEI LIBRI dalla vecchia aula alla nuova aula;

  3. MESSA IN SICUREZZA DEI MOBILI;

  4. RICHIESTA DI ULTERIORI MOBILI;

  5. SISTEMAZIONE sugli scaffali dei libri già catalogati;

  6. INIZIO DEL PROGETTO QLOUD.


M: Quante e quali persone hanno contribuito?


A: Sicuramente i precedenti bibliotecari, che hanno “creato” il “primo nucleo “ della biblioteca, tutti i genitori volontari per la sistemazione attuale, il Referente Biblioteca, che è stato molto competente ed entusiasta, il Dirigente, dimostratosi molto disponibile e la commessa Anna che ci tiene e ci aiuta molto .

M: Grazie dell'intervista, Le auguriamo una buona continuazione e La informiamo che siamo sempre disponibili in caso di novità

A: Grazie a voi, se ci fossero novità vi contatteremo subito.

a cura di Margherita

Il finale di Paola Egonu

l'articolo è a cura di Alice e Viola, lo schema a cura di Diego e Riccardo

Nata a Cittadella, ha origini nigeriane. Ha due fratelli e il padre lavorava a Lagos, in Nigeria, facendo il camionista. Dopo la partita con il Brasile ha ricevuto degli insulti sui social “Non puoi capire, questa è .pdf

Lucca Comics


a cura di Agnese e Carlotta

Lucca comics.pdf

CinePanzini

ll Cinepanzini è una proposta del Comitato dei genitori della scuola Panzini.

Grazie a questa iniziativa, da diversi anni, tutti gli studenti della Secondaria di primo grado hanno la possibilità di guardare insieme un film divertente, stupefacente, strabiliante e appassionante, dopo la scuola, come se fossero al cinema.

Si tratta, quindi, di un progetto che permette di godersi un momento piacevole, gratuitamente, con gli amici, nell'Aula Magna della scuola.

In particolare quest'anno viene data a tutti gli studenti la possibilità di scegliere il film preferito.

Quindi invitiamo tutti i nostri compagni a partecipare a questo evento - che è stato preparato proprio dalla redazione del giornalino scolastico -.



Vi ringraziamo

a cura di Daniele e Federico


SPORT

CALCIO

CHAMPIONS LEAGUE --> gironi 2022/23 conclusi con Napoli, Liverpool, Porto, Club Brugge, Bayern Monaco, Inter, Tottenham, Eintracht, Chelsea, Milan, Real Madrid, rb Lipsia, Manchester City, Borussia Dortmund, Benfica e Psg agli ottavi di finale.


QUANTO COSTA UNA PARTITA DI CHAMPIONS LEAGUE?

Una partita di Champions League su Sky costa 8,99 euro, mentre se la vuoi vedere dal vivo i prezzi sono i seguenti:


  • categoria 4 = 70 euro;

  • categoria 3 = 180 euro;

  • categoria 2 = 490 euro;

  • categoria 1 = 680 euro.

MARCATORI CHAMPIONS LEAGUE

La classifica marcatori si conclude come segue:


  1. Mbappé (Psg) e Salah (Liverpool) con sette gol;

  2. Haaland (Manchester City), Lewandowski (Barcellona) e Taremi (Porto) con cinque gol.


SERIE A TIM

Serie A Tim classifica attuale: Napoli 1° Milan 2° Juve 3° Lazio 4°.

La serie A Tim si sospende per 47 giorni per l’arrivo dei mondiali.


MARCATORI SERIE A TIM

  1. Osimhen (Napoli) con nove gol;

  2. Arnautovic (Bologna) con otto gol;

  3. Martinez (Inter), Nzola (Spezia) e Lookman (Atalanta) con sette gol.


a cura di Bruno


L'inviato da Parigi

Mercoledì 30 novembre, sono andato a visitare il Parco dei Principi, mitico stadio della squadra Paris St. Germain di Parigi.

Lo stadio, iconico per i tifosi, di tutto il mondo è stato inaugurato nel 1972, apposta per questa squadra nata due anni prima, e può accogliere quasi 48.000 persone. Si tratta del quinto stadio in Francia, non lontano dallo Stade de France, inaugurato per i Mondiali del 1998, che può accogliere 75.000 spettatori. La squadra non ha mai cambiato stadio grazie all'affetto dei tifosi ed è stato proprio per questo ristrutturato.

Dietro le quinte, ho scoperto una grande organizzazione: lo spogliatoio molto grande, dove mi sono emozionato a sedermi al posto di Mbappé, con una lavagna per gli schemi tattici; è collegato con una sala di fisioterapia e una palestra, oltre a una saletta con dei calciobalilla per rilassarsi.

Ho potuto visitare la sala dei numerosi trofei vinti dal Paris St. Germain e il corridoio con le varie maglie che hanno segnato l'evoluzione della squadra dalla sua nascita. Mi ha colpito la prima maglia in cotone pesante rossa e soprattutto la maglia della stagione 2018/2019, fatta in omaggio alla Cattedrale Notre Dame, dopo il grande incendio che l'ha colpita.

Sono poi sceso in campo ed è stata una grande emozione immaginare campioni del passato e del presente, come David Ginola, Thiago Silva, Di Maria, Dominique Rocheteau, Zlatan Ibrahimovic, Edinson Cavani, Neymar Jr, Mbappé e il Grande Messi!

È stata davvero una bella visita che consiglio a tutti di fare se venite a Parigi!

a cura di Jacopo


Fumetto

a cura di Emilano

Da parte della redazione, un saluto per questo numero, ci vedremo l'anno prossimo, nel 2023, con un articolo che tratterà di un importante evento che sta a cuore a molto di voi, nonché dei Mondiali che si svolgeranno durante la pausa del nostro editoriale.

Buon Natale e buon anno nuovo!

La Redazione