GROOMING: CURA DEL CAVALLO
Cosa significa grooming? Grooming è una parola inglese che ormai è entrata a far parte del vocabolario di ogni cavaliere/amazzone e significa strigliatura. Innanzitutto prima di montare in sella ad un cavallo, bisogna pulirlo accuratamente, anche quando lo si dissella. Questo per evitare soprattutto lo sviluppo dei batteri nelle parti più delicate del corpo e generare eventuali infezioni o malattie. Ecco l’essenziale per iniziare a frequentare un corso di equitazione:
Il pettine semplice: Viene utilizzato per togliere lo sporco presente tra la criniera e la coda del cavallo.
La brusca metallica: Serve soprattutto nella stagione invernale, per togliere la sabbia incrostata nelle parti meno delicate, come ad esempio i fianchi e le cosce.
Striglia: Viene utilizzata al posto della brusca per togliere la sporcizia nelle parti più delicate e molto spesso, è in plastica per evitare di creare eventuali ferite sul vostro cavallo.
La brusca morbida: Viene passata in contropelo (ovvero, nel senso opposto al pelo) e serve per togliere la parte restante della sporcizia presente su di esso.
Il panno: Generalmente, il panno in microfibra serve per pulire le parti più delicate del corpo del cavallo, come il muso. Prima dell’utilizzo è fortemente consigliato umidificarlo, in questo modo svolgerà al meglio il suo compito.
La spugna: Nei lunghi periodi estivi caldi e afosi, quando il cavallo suda notevolmente, si procede con un accurato lavaggio nel locale doccia. Questo per levare il sudore incrostato al pelo. La spugna appunto, serve per applicare lo shampoo e i vari prodotti per la cura e il lavaggio del pelo dell’animale.
Il nettapiedi: Viene utilizzato per togliere la sporcizia presente sotto lo zoccolo, come ad esempio: la terra, la sabbia e il letame del box. A questo punto, si può procedere con una cura dettagliata nel caso ce ne fosse il bisogno.
Sicuramente avrete notato che tutti questi prodotti spesso sono contenuti all’interno di una scatola organizzata in 2 grandi scomparti. Essa viene definita “Grooming box” sempre dal termine inglese che abbiamo citato prima. Questo per facilitare il trasporto dei vari oggetti e per garantire uno spazio ordinato e pulito dei vari prodotti.
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(Le foto sono disposte in ordine come nell'articolo qui a fianco)
Presentazione di una grooming box
TIPOLOGIE DI SALTI
Come ben saprete esistono diverse discipline nel mondo dell’equitazione e una di queste è proprio il salto ad ostacoli. Durante una competizione l’obiettivo di ogni cavaliere/amazzone, è quello di evitare qualsiasi tipo di errore ma i salti di un percorso sono tutti differenti tra di loro e quindi, di graduale difficoltà. Ecco le diverse tipologie di salto:
Croce: è un salto singolo che generalmente è presente soltanto nelle categorie 40-50cm in concorso. Il “compito” di questo salto è quello di insegnare a coloro che praticano questa disciplina oppure ad un cavallo/pony giovane, ad affrontare qualsiasi ostacolo saltandolo al centro. Questo, non vuol dire che è impossibile trovarlo in una campo di allenamento in scuderia. Anzi, è usatissimo dagli allenatori, per cercare di perfezionare la tecnica di ogni cavaliere/amazzone e quindi, migliorare il binomio in questione.
Verticale: ostacolo molto semplice, composto da 1 o più barriere poste sulla stessa linea.
Oxer: salto largo, composto da più barriere poste a diversa altezza tra di loro. Tra essi alcune volte, può essere presente una siepe o un cancellino.
Oxer a scalare: uguale al precedente, ma il dislivello tra i diversi salti è parecchio notevole e quindi, di difficoltà maggiore.
Triplice: uguale al precedente, ma è presente una terza barriera a scalare nella sua composizione.
Gabbia: composizione di più salti poste a diversa distanza tra di loro ma consecutivi. Possono essere presenti 2 ostacoli oppure 3 salti ma in tal caso viene definita Doppia Gabbia. I salti sono posti ad una distanza fissa (dai 7 ai 12 metri).
Riviera: ostacolo costituito semplicemente da una piccola “piscina” interrata nel suolo e preceduta soltanto da un piccolo bordo di partenza.
Fosso: salto in cui è presente un piccolissimo “laghetto” nella sua composizione. Alcune volte può non essere presente l’acqua al suo interno, ma soltanto il telo di contenimento.
Muro: tipologia di salto usata nelle categorie di concorso denominate di “potenza”. Esso è costituito da diversi blocchi di plastica ed è l’unico salto, in cui il cavallo non riesce a vedere cosa è presente oltre ad esso.
Linea: è una composizione in cui i 2 salti consecutivi, sono posti ad una distanza maggiore dei 7 metri.
CONCETTO DI SALTI LARGHI E VERTICALI
Verticali, sono tutti quei salti che sono sviluppati semplicemente verso l’alto e quindi, in altezza e non in larghezza.
Larghi invece, sono tutti quei salti in cui è presente un dislivello tra una barriera e l’altra.
Fonti varie
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(Le foto sono disposte in ordine come la didascalia)
ESTATE IN SCUDERIA!
Vi annoiate in scuderia in piena estate? Volete fare qualcosa di diverso insieme al vostro amico a 4 zampe? Ecco alcuni consigli su come trascorrere la tua estate al meglio in scuderia!
Innanzitutto programmati delle attività che vorresti approfondire nelle tue lezioni di equitazione, magari proponendo alcuni esercizi alla/al tua/tuo insegnante, così da eseguire un allenamento diverso sia per te che per il tuo cavallo.
Organizza delle passeggiate a cavallo con le/i tue/tuoi amici/amiche.
Prova a fare un set fotografico a cavallo insieme ai/alle /tue/tuoi amici/amiche.
Cerca di fare “pulizia” nella tua grooming box, magari sostituendo alcune spazzole oppure lavandole.
Prova a costruire una capezza in paracord!
Prepara dei biscotti per il tuo cavallo!
Prova a fare degli esercizi sulla fiducia con il tuo cavallo, così il vostro legame di amicizia diventerà inossidabile!
Cerca nuovi outfit e combinazioni sottosella su Pinterest!
Prova a fissarti degli obiettivi che vorresti raggiungere entro la fine dell’estate con il tuo amico a 4 zampe e si scrivili su un post-it.
Divertiti ad intrecciare la criniera e la coda del tuo cavallo, è un ottimo esercizio manuale in caso volessi andare in concorso e mantenere il tuo amico il più in elegante possibile!
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L'ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO
Spesso quando si parla di alimentazione del cavallo, tutti pensiamo a una sola cosa: fieno. La risposta e assolutamente no, perché i cavalli non mangiano 24 ore su 24 esclusivamente fieno. Innanzitutto, il fieno viene somministrato in diverse quantità in base alla salute di ciascun cavallo, e quindi può variare. Ad esempio, i cavalli “scuderizzati” mangiano fieno, e cereali che contengono ingredienti necessari per le loro prestazioni sportive. Ma oltre a questo, quali cibi possono mangiare i cavalli?
CIBI CHE POSSONO MANGIARE:
Carote, pompelmi, cetrioli, rape, barbabietole, sedano, pastinaca, mele, pere, prugne, melone, frutti di bosco, fragole, anguria, albicocca, pesca, uva, banana, ananas, arance, mango, uva passa, fagiolini, semi di girasole e mentine.
Attenzione! Quando volete offrire come ricompensa uno di questi cibi, cercate sempre di tagliarli a fette, così da evitare qualsiasi incidente indesiderato… ma soprattutto, tutti gli alimenti che contengono eventuali noccioli e torsoli, oppure hanno la buccia all’esterno, eliminateli immediatamente perché sono un danno per la salute del proprio cavallo.
CIBI CHE NON POSSONO MANGIARE ASSOLUTAMENTE:
cipolle, aglio, pomodori, cioccolato, rabarbaro, patate, cavoli, broccoli, cavolfiori, carne, avocado, prodotti derivati dai cereali, dai latticini e dalla caffeina.
Fonti: Pinterest
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LE COMBINAZIONI DEI SOTTOSELLA
Molto spesso, se si tratta di acquistare un sottosella o cambiarlo per un’importante occasione, ci domandiamo: quale colore scelgo? Con cosa lo abbino? Normalmente i colori del sottosella e la forma, devono cercare di essere il più possibile armoniosi con il manto del cavallo (il pelo del cavallo). Ecco alcuni consigli:
PER IL MANTO MORELLO: BUONE COMBINAZIONI
I colori maggiormente consigliati sono: blu petrolio, blu e verde scuro ed infine il bianco (generalmente questo colore essendo neutro si abbina bene a quasi tutti i manti dei cavalli, ma in questo caso si consiglia fortemente. Curiosità: il bianco si utilizza moltissimo nei concorsi di dressage e salto ad ostacoli, in seguito alla legge emanata dalla FISE, cioè Federazione Italiana Sport Equestri).
SUPER COMBINAZIONI:
Viola, fuxia, azzurro e blu elettrico.
COMBINAZIONI ECCELLENTI:
Bianco panna, rosso, giallo e bordeaux.
PER IL MANTO GRIGIO E BIANCO: BUONE COMBINAZIONI
Nero, rosso, giallo e blu elettrico.
SUPER COMBINAZIONI:
Blu e verde scuro, fuxia e bordeaux.
COMBINAZIONI ECCELLENTI:
Viola, rosa, azzurro e blu petrolio.
PER IL MANTO SAURO: BUONE COMBINAZIONI
Nero, fuxia ed infine blu e verde scuro.
SUPER COMBINAZIONI:
Rosa, viola, giallo e rosso.
COMBINAZIONI ECCELLENTI:
Azzurro, blu elettrico e bianco panna.
PER IL MANTO BAIO: BUONE COMBINAZIONI
Blu scuro, blu elettrico e rosso.
SUPER COMBINAZIONI:
Fuxia, azzurro, giallo e rosa.
COMBINAZIONI ECCELLENTI:
Verde scuro, viola e bordeaux.
PER IL MANTO ISABELLA: BUONE COMBINAZIONI
Nero, blu scuro, blu elettrico e azzurro.
SUPER COMBINAZIONI:
Bordeaux, rosso e fuxia.
COMBINAZIONI ECCELLENTI:
Viola, rosa, blu petrolio e verde scuro.
PER IL MANTO PALOMINO: BUONE COMBINAZIONI
Nero, blu e verde scuro e blu elettrico.
SUPER COMBINAZIONI:
Viola, rosso, bordeaux e marrone. (Aggiungo il colore marrone per esperienza, perché trovo che questo abbinamento sia piuttosto carino).
COMBINAZIONI ECCELLENTI:
Azzurro, blu petrolio e rosa.
Consiglio: se decidete di acquistare dei sottosella abbastanza lavorati, (ad esempio quelli con il cordino sul bordo), cercate di prendere colori che non siano esageratamente contrastanti tra loro, sennò l’abbinamento rischia di essere rovinato da un piccolo dettaglio.
Fonti varie
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IL CALDO E GLI INSETTI: COME PROTEGGERE IL NOSTRO CAVALLO
Poco a poco l’estate comincia ad arrivare con il suo caldo torrido, e i cavalli iniziano a dimenarsi a causa dei moscerini, delle mosche e dei tafani. Cosa possiamo fare per proteggerli dagli insetti? Semplice! Bisogna attrezzarsi con l’occorrente adeguato, ma soprattutto non dobbiamo rinchiuderli mai per ore infinite nel box. Innanzitutto, è consigliato acquistare una maschera con rete e paraorecchie, così da potergli fornire la massima protezione... oppure a chi non piace questo tipo di prodotto, si può optare per una capezza con le frangette, che permette una minor protezione ma agisce pur sempre contro gli insetti. Secondo prodotto indispensabile, è l’antimosche spray: attenzione! Non bisogna utilizzarlo costantemente e in grandi quantità… basta qualche spruzzo prima di metterlo in paddock ed infine anche quando vogliamo rimetterlo nel box. Consiglio: acquistate quelli a base di essenze naturali, come ad esempio l’aloe, perché rendono il pelo del cavallo più lucido. Un terzo prodotto utile per i cavalli più sensibili alle punture d'insetto, è la coperta antimosche.
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-maschera antimosche
-coperta antimosche
-capezza antimosche con frangette
-coperta antimosche con copertura totale
-spray antimosche
LE PIANTE PERICOLOSE PER I CAVALLI
Normalmente una volta arrivata la primavera, i pascoli tornano ad essere ricchi di erba, il clima è mite e si ricomincia a liberare più spesso i cavalli in paddock. In questo periodo, bisogna cercare di prestare la massima attenzione alla salute del proprio cavallo e quindi cercare di evitare che ingerisca piante velenose. Quali sono le specie di piante pericolose e i sintomi che posso causare?
PIANTE VELENOSE
Alcune di queste specie qui elencate, se ingerite posso essere fatali.
-Tasso (basta che il cavallo ne ingerisca piccole dosi per essere avvelenato. Sintomi: mancanza di coordinamento, difficoltà respiratorie, convulsioni, paralisi ed arresto cardiaco)
-Maggiociondolo (i sintomi sono convulsioni e difficoltà respiratorie)
-Oleandro (i sintomi che si possono presentare sono: tachicardia, disturbi gastrici e disturbi al sistema nervoso centrale)
-Lauroceraso
-Bosso
-Stramonio (essendo altamente tossica, una volta ingerita non c’è rimedio. Generalmente colpisce immediatamente il sistema nervoso causando: deliri, allucinazioni, convulsioni, paralisi ed infine il decesso)
-Senecione di San Giacomo (basta che il cavallo ne ingerisca mezzo kg oppure piccole quantità per avvelenare il fegato, e quindi portarlo alla morte)
-Azalea (dopo poche ore dall’ingestione, avviene il decesso)
-Ranuncoli (possono causare: irritazioni intorno alla bocca, colica e diarrea)
-Melissa (questa pianta causa: problemi respiratori, debolezza, mancanza di coordinamento e coma)
-Quercia rossa e Acero rosso (queste 2 piante, pur appartenendo a specie diverse, provocano gli stessi danni. Sintomi: colica, diarrea, depressione e problemi d’urina)
-Belladonna (Altamente pericolosa! Reagisce immediatamente sul sitema nervoso centrale)
PIANTE MODERATAMENTE TOSSICHE
Alcune di queste specie se ingerite in grandi quantità sono altamente pericolose, ma normalmente non sono considerate spesso come un problema per la salute del proprio cavallo.
-Felci (Eccezione: se ingerita in grandi quantità è pericolosa, ma generalmente si può trovare rimedio)
-Robinia
-Trifoglio
-Erba medica
Fonti: Agraria.org
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-Tasso comune
-Maggiociondolo
-Oleandro
-Lauroceraso
-Erba medica
-Acero rosso
-Robinia
-Bosso
-Stramonio
-Senecione di San Giacomo
-Azalea
-Ranuncoli
-Melissa
-Quercia rossa
-Trifoglio
-Felci
-Belladonna
FIOCCHI COLORATI:
-DA ATTACCARE ALLA CODA DURANTE I CONCORSI
Generalmente se vi è capitato di vedere dei video di alcune gare di equitazione su Youtube, potete notare che alcuni cavalli hanno attaccato alla coda dei fiocchi che possono essere di diversi colori. Normalmente a prima vista si pensa siano dei gadget di bellezza, per rendere il cavallo particolare o semplicemente bello… in realtà per i cavalieri e le amazzoni, si tratta di un segnale da tener conto attentamente nel campo di riscaldamento.
FIOCCO ROSSO: Indica che il cavallo che è presente in campo, spesso scalcia.
FIOCCO BIANCO: Si tratta di uno stallone ed è sconsigliato di passare davanti a lui.
FIOCCO VERDE: Generalmente viene messo alla coda dei giovani puledri, quindi considerabili imprevedibili e inesperti.
FIOCCO ROSA: Utilizzato esclusivamente per le cavalle in calore.
FIOCCO GIALLO: Significa che il cavallo è attualmente in vendita (generalmente non si vede nei concorsi, ma si attacca sempre alla coda del cavallo).
-DA ATTACCARE AL BOX DEL TUO CAVALLO
Quest’ultimi sono dei fiocchi che è consigliabile attaccare al box del proprio cavallo quando si è in scuderia, per avvisare chi non conosce il tuo cavallo.
FIOCCO BLU: Significa che il cavallo morde.
FIOCCO NERO: Il cavallo è fragile, quindi non dategli da mangiare.
FIOCCO VIOLA: E’ malato e desidera avere un po’ di tranquillità.
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CAPEZZE
Innanzitutto che cos’è una capezza? La capezza è un oggetto fondamentale che viene utilizzato in qualsiasi momento, come ad esempio: spostare il cavallo dal paddock alla scuderia o al box, per legarlo mentre lo selliamo e disselliamo, oppure mentre lo facciamo lavorare alla corda. Insomma, possiamo dire che senza questo accessorio è quasi tutto impossibile… ma c’è una cosa da tener conto quando acquistiamo la prima capezza oppure la sostituiamo: il materiale. E’ fondamentale capire di che cos’è fatta la capezza, perché non sono tutte uguali.
-Nylon
E’ la capezza più comune e si trova praticamente in ogni negozio per la cura del cavallo ed è molto economica. E' ideale per evitare gli sfregamenti sul muso. Manutenzione: basta pulirla quando notiamo sia necessario, con uno straccio inumidito per togliere il sudore incrostato del cavallo.
-Cuoio
Le capezze in cuoio sono delicate sulla pelle del nostro cavallo, ma richiedono un certo impegno costante nella manutenzione: bisogna ingrassarle per evitare che si crepi il cuoio.
-Etologica
Si tratta di una capezza realizzata con una corda e dei nodini e che funziona tramite pressione: generalmente viene utilizzata per il lavoro alla corda, perché applicando queste lievi pressioni, il cavallo comprende i comandi richiesti in modo immediato. Manutenzione: anche in questo caso, basta semplicemente pulirla con una spazzola o uno straccio inumidito per levare la polvere e il sudore. Attenzione! A differenza di tutte le altre tipologie di capezze, è sconsigliato farla utilizzare a persone inesperte, perché potrebbe praticare una forza eccessiva.
-Morbida
Ultima, ma non meno per importanza, si tratta della capezza più confortevole per il nostro cavallo. Generalmente si tratta di una capezza in nylon, rivestita nelle parti più delicate con un imbottitura (agnellino). Manutenzione: bisogna pulire molto spesso l’agnellino, perché altrimenti la polvere e il sudore sfregano sulla pelle del cavallo.
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-capezza morbida
-capezza in nylon
-capezza etologica
-capezza morbida per trasporti
-capezza in cuoio
IL TIC D’APPOGGIO: UN BRUTTO VIZIO
Il tic d’appoggio è un vizio per cui il cavallo si appoggia con i denti in posti duri e inarca il collo facendo un verso simile a un grugnito. Questo comportamento alle lunghe può portare a danni come ad esempio il rischio che si prenda una colica gassosa o lo sviluppo eccessivo dei muscoli del collo. Il nostro cavallo molte volte ticchia per alleviare lo stress; ma a questa situazione si può trovare una soluzione: portiamolo a fare una passeggiata e magari facciamolo brucare per un po’ così si rilassa, oppure lasciamolo nel paddock insieme agli altri cavalli e non sempre chiuso in box, così può frequentare i suoi simili, brucare e nel frattempo sgranchirsi le zampe. Spesso si crede che questo problema si possa risolvere con il collare, che stringendolo alla gola (non da strozzarlo) smetta improvvisamente di ticchiare: in realtà il collare serve per fargli ingerire meno aria, ma non risolve il problema del tutto. Per risolvere proprio del tutto il problema, bisognerebbe fornirgli cibo costantemente, così che possa mangiare come farebbe in natura; sennò lui continuerà a ticchiare per produrre saliva e ridurre il bruciore di stomaco dovuto ai succhi gastrici.
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