In questa rubrica troverai reportage di argomenti più vari tra i quali sport, storia, curiosità...
Cosa facciamo dietro le quinte del blog? Ecco la risposta!
Lisa Curti e Susanna Viale 1B
Durante lo scorso anno scolastico l'attuale classe 3° E ha lavorato ad un progetto che ci ha portati a creare dei manifesti contro al bullismo.
Il primo passo è stato quello di pensare al comportamento dei bulli e delle vittime e poi a delle similitudini o delle metafore che, secondo noi, li rappresentassero al meglio.
Ognuno di noi ha scelto l'idea che preferiva e ha realizzato un'illustrazione e uno slogan.
Questi cartelloni sono tutt'ora sparsi nella scuola per cercare di sensibilizzare su questo argomento e ricordare quanto il bullismo faccia del male a tutti, bulli e vittime.
Viaggio in Portogallo
Quest'anno io e la mia famiglia abbiamo trascorso le vacanze di Pasqua in Portogallo. Siamo partiti l'ultimo giorno di scuola, mercoledì 13 aprile, e abbiamo preso un volo diretto a Lisbona.
Pasteis de Nata (sopra) & noi sulla scalinata di Plaça do Comercio (sotto)
Elevador de Santa Justa
Arco di Rua Augusta
Il giorno successivo abbiamo mangiato colazione in una pastelaria, l'equivalente della pasticceria/panetteria/ristorante italiani, con delle ottime Pasteis de Nata, piccole tartine alla crema tipiche portoghesi. Dopodiché ci siamo diretti verso Placã do Comerçio, una piazza circondata su tre lati da palazzi, ma collegata direttamente con il fiume Tago tramite una scalinata. Inoltre, da questa piazza si può ammirare il meraviglioso Arco di Rua Augusta. Successivamente siamo saliti sull'Elevador de Santa Justa, un altissimo ascensore che porta al caratteristico quartiere di Bairro Alto. Nel pomeriggio siamo andati al Jardim da Estrela, visitato l'omonima basilica e il Museo de Arte Antiga, dove sono esposte opere di celebri artisti come Raffaello e Piero della Francesca. Dopodiché abbiamo visto il Teatro de Saõ Carlos e cenato al Time Out Market, un enorme locale che ospita molte bancarelle che vendono cibo locale. Io ho assaggiato una zuppa di pesce e le Pastéis de bacalhau, crocchette di baccalà e formaggio.
Teatro National de Sao Carlos
Monsteiro dos Jeronimos
Me sulla Torre de Bèlem (sopra) & tomba di Fernando Pessoa (sotto)
Il secondo giorno abbiamo visitato il Mosteiro dos Jeronimos e la sua cattedrale, la quale ospita le tombe di Vasco da Gama e Fernando Pessoa; la Torre de Belém e il Museo della navigazione. Il monastero é ricco di azulejos, tessere dipinte in modo da formare bellissimi motivi decorativi o addirittura interi mosaici.
Torre de Belem
Veduta dell'Oceano Atlantico dalla spiaggia di Nazarè
La mattina successiva abbiamo usufruito di un pullman turistico dotato di audioguide che ci hanno permesso di scoprire qualcosa in più su Lisbona e di ascoltare la musica tipica per poi affittare una macchina e partire per la città di Coimbra. Lungo la strada abbiamo sostato a Nazaré, un piccolo paese situato sulla costa che dà direttamente sull'Oceano Atlantico.
Me sulla spiaggia di Nazarè
Il giorno successivo, a Coimbra, abbiamo visitato l'antichissima università, più precisamente la spettacolare Biblioteca Joanina, il laboratorio di chimica e la cappella. All'interno del laboratorio é possibile svolgere esperimenti grazie ai macchinari messi a disposizione e alle targhette che spiegano i fenomeni scientifici. Nel pomeriggio siamo andati a Buçaco, un parco/bosco molto grande. Successivamente ci siamo avviati verso l'hotel successivo, nella città di Evora. - Laboratorio di chimica (sotto)
Cascata di Buçaco
Buçaco (sopra) & Biblioteca Joanina (sotto)
Tempio Romano di Èvora (sopra) & veduta da Marvao (sotto)
La mattina successiva abbiamo visitato la chiesa de Saõ Francisco e la vicina cattedrale nota per essere stata costruita con le ossa, crani compresi, dei monaci che abitavano il vicino monastero. Successivamente abbiamo visto il Tempio romano di Èvora e la Cattedrale Sé insieme alle sue splendide torri, al monastero e al museo. Nel pomeriggio ci siamo diretti verso il borgo medievale di Marvão. Questo luogo gode di un bellissimo panorama che, essendo situato al confine tra la Spagna e il Portogallo, riguarda entrambi gli Stati.
Colonna della cattedrale delle ossa
Borgo di Marvao
Interno della Cattedrale di Faro
Il giorno seguente ci siamo spostati a Faro, una cittadella del Portogallo meridionale, e abbiamo visitato la Cattedrale di Faro. Successivamente ci siamo diretti a Beja, dove abbiamo visitato l'omonimo castello.
Me al Castello di Beja
Azulejos del refettorio del Monsteiro dos Jeronimos (sopra) & cupola della Chiesa di Sao Francisco (sotto)
Consiglio vivamente di visitare questo paese per diversi motivi: uno di questi é l'animo artistico delle città, testimoniato dai numerosi murales, dalle azulejos o dalle decoratissime stazioni metropolitane.
Murales di Coimbra
Il 20 aprile abbiamo ripreso l'aereo diretto a casa.
Foto e testo di Canonico Benedetta 1E
UNA GIORNATA A PRALORMO
La domenica del 10 aprile, io e la mia famiglia abbiamo deciso di passare una giornata a Pralormo, una località in provincia di Torino. Precisamente, abbiamo deciso di andar a visitare il giardino del Castello di Pralormo, in occasione della manifestazione floreale di tulipani, conosciuta come: ”Messer Tulipano”.
Chi è Messer Tulipano?
Messer Tulipano è semplicemente un personaggio inventato da Consolata Pralormo, in seguito ad un viaggio in Olanda. Si pensa che poco dopo questo viaggio, ella decise di chiamare Antonio Molino perché potesse disegnarli per il suo parco, il personaggio da lei immaginato. A partire dalla primavera del 2000, infatti, Messer Tulipano trasforma i giardini in uno straordinario spettacolo di fiori colorati.
Ogni anno, durante il periodo autunnale, vengono aggiunte nuove specie di piante. Ad esempio, in un area specifica del parco, è possibile entrare in una serra per osservare piante esotiche e molto rare, che purtroppo sono presenti solo in alcune zone.
Non solo è possibile accedere al castello, ma si possono anche acquistare alcuni prodotti particolari e degustare all'aperto piatti tipici offerti dalla Proloco!
Consiglio a tutti di andar a visitare questo magnifico luogo.
Foto e testo di Matilda Bona- 2D
IL MIO VIAGGIO A PALERMO
Durante le vacanze di Carnevale, ho trascorso alcuni giorni in Sicilia, più precisamente a Palermo.
Io e la mia famiglia abbiamo preso un aereo dall’aeroporto di Levaldigi e dopo circa un’ora e mezza di volo siamo arrivati.
Abbiamo alloggiato in un appartamento con un bellissimo giardino.
Nel pomeriggio abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare, ammirando il tramonto.
Il giorno successivo, venerdì, abbiamo visitato l’orto botanico, a pochi passi dal nostro alloggio.
Ci sono moltissime specie vegetali diverse e particolari.
Dopo pranzo, abbiamo passeggiato fino ad arrivare alla fontana pretoria.
Andando poi nella piazza vicina, siamo entrati nel monastero di Santa Caterina.
Qui si può salire sulle terrazze ed avere una meravigliosa vista sulla città.
Se si osserva il pavimento, si possono vedere delle coloratissime piastrelle.
Inoltre, alcuni ragazzi e ragazze hanno ripreso le antiche ricette delle monache e si possono gustare dei deliziosi dolci tipici!
Il sabato abbiamo visitato la città, vedendo monumenti come il Teatro Massimo e la Cattedrale di Palermo.
Passeggiando nei vicoli, abbiamo visto alcuni bellissimi murales.
Infine, la domenica mattina, abbiamo ripreso l’aereo e siamo tornati a casa.
Sofia Cometto 3 E
Il tema di quest’anno è il re degli animali (roi des animaux) e gli spettacoli iniziano l’undici febbraio e finiscono il ventisette.
Ad ogni spettacolo sono presenti diversi carri appartenenti a gruppi di lavoro composti da adulti e bambini di ogni età che devono rappresentare il meglio possibile il tema assegnato.
Benedetta Canonico 1E
Fonte : https://it.nicecarnaval.com › Edizione 2022
Foto : Benedetta Canonico 1E
Il Carnevale di Nizza (Nice Carnaval) è un insieme di pomeriggi e serate dedicate alla celebrazione del Carnevale a Nizza, in Francia. Famoso in tutto il mondo, questo Carnevale regge il confronto con quello di Rio, in Brasile, per i suoi meravigliosi costumi, colori, le sue musiche, acrobazie e danze.
A questa festa sono presenti diversi acrobati professionisti e corpi di ballo di tutte le fasce d’età come il Brasuca Danza, del Brasile, e l’Exotica Dance, di Nizza; diversi gruppi folkloristici, come la Ciamada Nizzarda, e gruppi musicali, ad esempio la Fanfara Echo de la Chaumière.
GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI
A chi non è mai capitato di uscire la mattina, di corsa, vestendosi al buio e arrivare a scuola con due calzini diversi, magari uno colorato e uno a strisce?
Bene, è arrivata la giornata perfetta per te: LA GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI!!
Nasce dall'idea di una scuola del Friuli Venezia Giulia e si festeggia il primo venerdì di febbraio.
È una ricorrenza strana ma divertente, che ha come tema la diversità.
I calzini sono da sempre la metafora del fatto che colore, lunghezza, forma e dimensione non cambiano la natura delle cose: sempre calzini restano!
L’obiettivo è quindi quello di valorizzare la diversità, il rispetto verso gli altri, la specialità di ognuno di noi.
I calzini, infatti, sono diversi e spaiati, ma la loro funzione rimane sempre la stessa, non cambia.
Quest’anno poi è un’occasione speciale, vista la pandemia in corso: infatti come i calzini spaiati non perdono mai la speranza di ritrovarsi, così anche noi tutti non vediamo l’ora di ritrovarci, riabbracciarci e stare di nuovo insieme come prima.
Aderire alla giornata è molto semplice: occorre indossare calzini spaiati, fantasiosi e giocosi.
E allora, che ne dite? Proviamo anche noi il prossimo anno??! L’invito sarà rivolto a tutti: adulti, bambini, ragazzi, personale scolastico e chiunque abbia voglia di indossare calzini diversi!
Una canzone divertente
Zecchino D'oro La ballata dei calzini spaiati
Un gioco di carte molto divertente:
RUBA CALZINI !
Un gioco adatto a tutta la famiglia
Per 2 - 6 giocatori a partire da 4 anni
48 carte
Accidenti, il mostro dei calzini è entrato di nuovo nei cassetti!
Adesso bisogna rimboccarsi le maniche!!
I giocatori devono cercare di ritrovare le coppie di calzini giusti!
Purtroppo i calzini si assomigliano tutti!!.
Se ti interessa puoi trovarlo in tutti i negozi di giocattoli, ho se preferisci anche tramite internet.
Luna Gazzi 2D
Lo stop motion, chiamato anche passo uno, è una tecnica utilizzata nella cinematografia e nelle animazioni. Si ottiene scattando una serie di fotografie (frames) cambiando leggermente il movimento dei personaggi ad ogni scatto, fino a formare l’azione completa.
Per ottenere un movimento il più possibile fluido bisogna avere una sequenza di 24 frames al secondo.
Con questa tecnica si possono creare video, film, cortometraggi.
La nostra classe, la terza E, sta lavorando proprio su questo: creare un cortometraggio che abbia come tema l’effetto farfalla (le conseguenze delle nostre piccole azioni quotidiane).
Ci siamo divisi in cinque gruppi e ognuno dovrà sviluppare il proprio progetto.
Ma come si fa un cortometraggio?
Prima di tutto, bisogna scrivere la storia e creare lo storyboard, cioè disegnare tutte le scene principali che dovranno essere riprese.
Poi, abbiamo pensato al materiale da utilizzare: c’è chi ha scelto i Lego, chi il pongo, chi le Barbie… Ogni gruppo ha scelto quello che preferiva.
Dopo aver fatto tutti questi passaggi, si iniziano a creare gli elementi della scena (scenografie, personaggi ecc…).
A questo punto si possono iniziare le riprese: noi utilizziamo l’app Stop Motion Studio.
Bisogna scattare ogni singolo frame, cercando di creare il movimento lentamente, con più passaggi possibili.
Finita la parte relativa alle immagini, si passa all’audio: devono essere registrati i dialoghi o, eventualmente, aggiunta la musica.
Unendo il tutto e con qualche altra piccola modifica, otterremo il nostro cortometraggio finito, pronto per essere visto!
Sofia Cometto
Foto: Prof.ssa Francesca Reinero
Nel nostro Paese la Costituzione contiene molti articoli che affermano la parità tra uomo e donna, mentre in diversi Paesi del mondo la donna non ha eguali diritti rispetto all'uomo. Molto spesso le donne non vengono considerate per quello che sono davvero e vengono giudicate dall’aspetto esteriore o in base a pregiudizi. Il nostro obiettivo è quello di eliminare gli ostacoli di carattere economico e culturale che limitano la libertà della donna e di conseguenza la crescita del Paese.
Indira Gandhi
In alcuni Paesi in Estremo o Medio Oriente, per esempio, le donne si trovano in condizione di inferiorità rispetto all’uomo, non hanno accesso all’istruzione e sono relegate al ruolo di mogli e madri. Ci sono molte persone che cercano di fare la differenza, raccontando le storie delle donne tramite monologhi, libri o articoli oppure fornendo loro aiuti per l’accesso allo studio. Il punto è che le donne dovrebbero avere dei diritti uguali a quelli degli uomini ma devono anche conoscerne l’esistenza per farsi valere. L’importante è iniziare, anche fare un piccolo passo può essere significativo.
La posizione della donna nell’ambito del lavoro negli anni è migliorata grazie all’esempio di persone come Balkissa Chaibou o Eufrosina Cruz, conosciute attiviste. Nel mondo politico troviamo gli esempi di Evita Peron in Argentina, di Fadumo Dayib in Somalia o di Aung San Suu Kyi in Birmania, Indira Gandhi in India.
In Italia, ma conosciute anche fuori dal nostro Paese, donne come Samantha Cristoforetti (astronauta), Rita Levi Montalcini (scienziata) o Fabiola Gianotti (fisica e direttrice generale del CERN) ispirano le ragazze delle nuove generazioni anche nell’ambito scientifico. Sta a noi decidere chi essere, senza tener conto di eventuali preconcetti.
Di strada da fare ce n’è ancora molta,ma tanti piccoli passi insieme possono portarci al traguardo!
C.C.
Rita Levi Montalcini (foto in alto) e Samantha Cristoforetti (in basso)
TUTTI A CASA?
articolo e foto di Giosuè Scalici IB
Beh ecco, nel mese di aprile la scuola era chiusa per tutti… o quasi, perché in realtà qualcuno a scuola ci veniva e con questo articolo vogliamo raccontarvi che cosa abbiamo fatto noi, a scuola, mentre tutti voi seguivate la DAD da casa:
Le nostre giornate iniziavano con l’accoglienza delle fantastiche collaboratrici scolastiche (che non sono mai state in DAD)…
Poi la maggior parte delle ore facevamo anche noi la DAD, proprio come voi
Ma nei nostri 15 minuti tra un’ora di lezione e l’altra, liberi dallo schermo del computer, abbiamo svolto un sacco di attività interessanti: ci siamo occupati di giardinaggio per rendere ancora più bello il giardino della scuola, abbiamo imparato a giocare a scacchi, abbiamo disegnato e letto libri.
Nelle ore di motoria o durante le ore buche (senza DAD) abbiamo esplorato posti bellissimi vicino a Boves in bicicletta o a piedi...
Insomma, non è stato così male venire a scuola, anche se ci sono mancati i nostri amici.. perchè come dice un mio compagno: “la didattica a distanza ha i suoi lati positivi, ma la scuola in presenza ne ha di più” (cit. Nicola Dalmasso IB)
articolo e foto di Giosuè Scalici IB
Ho deciso parlare di questo argomento aiutandomi con questa poesia di Rodari “Evviva la pace abbasso la guerra”.Ho scelto di utilizzare queste rime per due motivi principali:
Il primo perché Gianni Rodari ha scritto molti brani e filastrocche sul tema guerra/pace ma questo in particolare mi sembra molto adatto ai bambini e per far capir loro questo tema forte e difficile da spiegargli.
Il secondo invece perché siamo sotto Pasqua e mi è sembrata tra tutte la migliore.
Ho evidenziato la frase che dice il pulcino perchè ne ammiro molto il coraggio, anche se è solo in una poesia. In effetti è proprio come dice lui il messaggio che porta è molto grande anche se purtroppo al mondo c’è qualcuno che ancora non l'ha capito. Penso che con la guerra non si risolve niente anzi si aumentano solo tensioni e problemi sociali. Come Rodari dice in un altro pezzo ( Dopo la pioggia)
sarebbe una festa per tutta la terra fare la pace prima della guerra, non dover ricorrere alle alle armi prima di risolvere, non dover spargere del sangue innocente per cercare di sciogliere questioni che la guerra non fa altro che complicare. So che questi miei pensieri non sono di conto per nessuno dei grandi potenti che ritengono questa violenza una cosa normale e comune ma io sono fermamente convinta che sia una cosa da vigliacchi. Coloro che scatenano le guerre non rischiano la vita come gli uomini che combattono e la vivono sulla loro pelle, non provano dolore come l famiglie a cui muoioni figli, padri, mariti proprio per colpa di essa.
Penso che sia spregevole e non cambierò idea su questo.
Noemi Bruno 3 E
La differenza, un argomento molto vasto che voglio trattare nella sua completezza.
Le differenze sono fondamentali per l'umanità poiché senza di esse saremo tutti delle copie monotone senza carattere e senza identità. Ma cos'è una differenza?
La parola differenza deriva dal sostantivo diversità che per definizione significa: contrasto parziale o totale tra i caratteri distintivi di due o più cose o persone. Quello che mi interessa però è il secondo significato di questo vocabolo che cita testuali parole: motivo di opposizioni o di conflitto. Differenza, un sostantivo con un bel significato che purtroppo talvolta si trasforma in discriminazione, distinzione operata in seguito a un giudizio o ad una classificazione. Le cause principali sono: “ razza”, orientamento sessuale e di genere . Ora che ho una base teorica scriverò cosa penso di ogni tipologia di discriminazione.
La prima è quella di tipo razziale, chi attiva questo tipo di comportamento discriminatorio ignora la scienza la quale afferma che esiste una sola razza umana. Inoltre secondo me non bisogna discriminare qualcuno solo per il colore della sua pelle o per i suoi lineamenti senza sapere quale sia la sua storia o il suo modo di pensare. Le gente deve andare oltre e non giudicare, come un libro in base alla copertina, una persona in base al suo volto. Secondo me siamo tutti diversamente uguali in quanto le differenze fisiche derivano esclusivamente dall'evoluzione umana nella quale il corpo di ognuno si è adattato alla zona in cui vive. Il secondo tipo di discriminazione che analizzo è quello per l'orientamento sessuale. Secondo me la gente non deve e non può permettersi di giudicare gli altri per quello che fanno o per quello che sono. Discriminare una persona omosessuale non ha senso poiché è uguale a tutte le persone comuni ma sono soggette a ciò perché la società è maggiormente di tipo eterosessuale e quindi è più “normale” vedere un uomo ed una donna insieme piuttosto che due donne o due uomini. L'ultima tematica è quella della discriminazione di genere . Premetto che sono solo 6 stati in tutto il mondo in cui uomini e donne hanno pari diritti. Le donne in tutto il mondo lottano per l' uguaglianza. Sono state per secoli costrette a rimanere in casa mentre gli uomini lavoravano, partecipavano alla vita politica del paese, mentre gli uomini combattevano e morivano mentre i capi di stato dichiaravano guerre e sterminavano popoli. Se ci pensiamo bene i più grandi tiranni della storia sono uomini e non donne. Non voglio togliere nulla agli uomini dicendo che sono capaci solo a comandare, combattere e fare i dittatori e credo che alcuni hanno fatto grandi cose. Una donna per me deve essere libera, deve poter lavorare, deve avere la possibilità di partecipare alla vita politica del suo stato. Quando una donna vuole lavorare non le si deve chiedere se vuole avere figli perché della sua vita deve poter fare ciò che vuole come un uomo. Finisco presentando un mio ragionamento basato sulla grammatica italiana. Quando noi diciamo gli uomini e le donne non ci accorgiamo che la congiunzione “e” che sta tra i due sostantivi sia una congiunzione coordinante e che serva per mettere i due nomi sullo stesso piano. Bisogna fare in modo che però che donne e uomini siano messi al pari anche nella vita.
In conclusione, io dico no alle discriminazioni di qualsiasi genere.
Giulia Bertoli 3 E
La scultura è un’arte che richiede particolare attenzione, impegno e precisione.
Per praticarla occorrono alcuni oggetti specifici:
-gli scalpelli ; particolari coltellini taglienti con i quali si intaglia il legno
-un banco da lavoro
-pezzi di legno , senza i quali non si potrebbe lavorare.
Per gli scultori in erba è consigliato partire da un pezzettino di legno morbido: il più adatto è il legno di tiglio data la sua morbidezza e le fibre malleabili.
Il “segreto” per ottenere una scultura perfetta sta nello scavare dal pezzetto di legno dei triangoli, in modo tale da ricavare sempre dei minuscoli angoli che bisogna man mano eliminare.
Oltre al legno, ovviamente, si possono intagliare anche altri materiali come per esempio il marmo.
Per creare sculture più complesse alle volte (solo gli esperti) utilizzano anche la motosega effettuando tagli il più possibile raffinati.
Se vuoi saperne di più guarda questo video al seguente link:
https://www.youtube.com/watch?v=vmpAPBuCO3k
informazioni prese da Emanuele Bernardi
immagini ricavate da Emanuele Bernardi
Testo di Giulia Dutto
Boves è una città risalente ai tempi dei romani e il suo nome racchiude parte della storia del paese.
Infatti Boves significa letteralmente “i buoi” e ciò ci fa intuire che fosse un accampamento di pastori che portavano al pascolo sulla Bisalta le loro bestie.
Secondo degli studi si dice che Boves risalga al 600 a.C.ma da qua in poi è un'altra storia che racconterò alla prossima uscita del blog
M.B.
Covid-19, come prevenirlo!
In questo video ho voluto spiegare ai ragazzi di tutte le età come evitare di contrarre il Covid19, in modo da uscire da questa situazione il prima possibile!
Rahil Guebre