sudditi o cittadini
OGGI SCELGO
Progetto di educazione alla cittadinanza e alla legalità
a.s. 2020-2021
CLASSI TERZE: percorso “Mafie alla porta”
A conclusione del progetto è stato organizzato, dall’esperto Massimo Venieri, un evento in streaming durante il quale i ragazzi della Scuola secondaria di I grado Ungaretti hanno conosciuto e interagito con due importanti testimoni della lotta contro le mafie:
- DONATO UNGARO, giornalista e scrittore, che, attraverso il suo lavoro, ha fornito fondamentali informazioni per le indagini che hanno condotto al processo Aemilia, il più grande processo alla mafia nel Nord Italia; per la sua attività di sensibilizzazione nella lotta contro le mafie ha ricevuto il premio “Grido della Farfalla” nel 2015, il premio “Giorgio Ambrosoli” nel 2018 e il premio “Pio La Torre” nel 2018.
- MATTEO LUZZA, il cui giovane fratello è stato ucciso per mano della ‘ndrangheta calabrese per futili motivi; testimoniare la propria vita ed impegnarsi attivamente nel sociale nella lotta contro la mafia, egli ritiene sia l’unico modo per elaborare il dolore indelebile; è stato nominato Responsabile regionale del settore Memoria di LIBERA CALABRIA.
testimoni della lotta alla mafia
Video dell'incontro on line dei ragazzi della scuola Ungaretti
con Donato Ungaro e Matteo Luzza
20 febbraio 2021
a.s. 2019-2020
Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?
Fabrizio De AndrèIl progetto, svolto in collaborazione con l’esperto Venieri Massimo, ha coinvolto i ragazzi e le ragazze sui temi dell’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva, stimolandoli ad una maggiore consapevolezza e assunzione di responsabilità nei confronti della comunità e della società di cui fanno parte. Ascoltare, confrontarsi, scegliere, partecipare attivamente alla vita della comunità e costruire il progetto di vita e di libertà per il benessere personale e sociale, finalità cardine dell’istituzione scolastica.
Il progetto è attivato su tutti gli alunni/e della scuola Ungaretti, adeguato per le rispettive classi prime, seconde, terze, che hanno lavorato in parallelo.
CLASSI PRIME: percorso “Diamoci una regolata”
Durante il percorso laboratoriale sono state proposte attività ludiche ed espressive, letture di testi significativi, che hanno innescato dibattiti, per riflettere sul tema delle regole e sulla loro importanza, favorendo la maturazione di una maggiore consapevolezza di sé, dei propri diritti e del proprio benessere, principi base dai quali partire per costruire un quadro di valori e di regole condiviso, promuovendo nei ragazzi la coscienza dello stretto rapporto fra diritti e doveri, vissuti nel quotidiano, nelle relazioni con amici, compagni, insegnanti. Questa ottica ha favorito una prospettiva positiva e condivisa delle regole, capace di restituire il significato originario di alcune norme, spesso vissute come imposizioni.
CLASSI SECONDE: percorso “Guardiamoci negli occhi”
Il percorso si sviluppa nell’ottica della gestione dei conflitti, in particolare il conflitto tra pari, attraverso attività di educazione emotiva; è affrontato il fenomeno del bullismo, del cyberbullismo e dell’abuso nell’utilizzo delle nuove tecnologie. Le attività sono strutturate per la creazione di un clima empatico e non giudicante, che consideri importante l’ascolto e il rispetto delle emozioni, facilitando la risoluzione di conflitti e prevenendo l’insorgere di fenomeni di bullismo e di cyberbullismo.
CLASSI TERZE: percorso “Mafie alla porta”
Le mafie sono da anni presenti in numerose aree del nord Italia e, come il recente processo Aemilia ha dimostrato, anche nella nostra regione: sono alla nostra porta, stanno bussando per entrare nelle nostre vite, stanno cercando di infiltrarsi subdolamente, prendere potere e sottrarci risorse, senza che nemmeno ce ne accorgiamo.
Tutti i cittadini, a partire dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole, possono però opporre una resistenza efficace attraverso scelte consapevoli, che vanno dal rifiuto di droghe e gioco d’azzardo, al consumo di prodotti sicuri e non contraffatti, dall’attenzione su attività legate al riciclaggio di denaro sporco, al rifiuto della corruzione. Se diventiamo più consapevoli del nostro ruolo di cittadini e consumatori, possiamo acquisire un potere fondamentale per cacciare le mafie e di fatto “metterle alla porta”.
Nella pianificazione era previsto anche un incontro con un testimone significativo, ma non è stato possibile attuare l’evento in seguito a lock down dovuto alla pandemia Sars-covid19.