A conclusione del progetto è stato organizzato, dall’esperto Massimo Venieri, un evento in streaming durante il quale i ragazzi della Scuola secondaria di I grado Ungaretti hanno conosciuto e interagito con due importanti testimoni della lotta contro le mafie:
- DONATO UNGARO, giornalista e scrittore, che, attraverso il suo lavoro, ha fornito fondamentali informazioni per le indagini che hanno condotto al processo Aemilia, il più grande processo alla mafia nel Nord Italia; per la sua attività di sensibilizzazione nella lotta contro le mafie ha ricevuto il premio “Grido della Farfalla” nel 2015, il premio “Giorgio Ambrosoli” nel 2018 e il premio “Pio La Torre” nel 2018.
- MATTEO LUZZA, il cui giovane fratello è stato ucciso per mano della ‘ndrangheta calabrese per futili motivi; testimoniare la propria vita ed impegnarsi attivamente nel sociale nella lotta contro la mafia, egli ritiene sia l’unico modo per elaborare il dolore indelebile; è stato nominato Responsabile regionale del settore Memoria di LIBERA CALABRIA.
Video dell'incontro on line dei ragazzi della scuola Ungaretti
con Donato Ungaro e Matteo Luzza
20 febbraio 2021
Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?
Fabrizio De AndrèIl progetto, svolto in collaborazione con l’esperto Venieri Massimo, ha coinvolto i ragazzi e le ragazze sui temi dell’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva, stimolandoli ad una maggiore consapevolezza e assunzione di responsabilità nei confronti della comunità e della società di cui fanno parte. Ascoltare, confrontarsi, scegliere, partecipare attivamente alla vita della comunità e costruire il progetto di vita e di libertà per il benessere personale e sociale, finalità cardine dell’istituzione scolastica.
Il progetto è attivato su tutti gli alunni/e della scuola Ungaretti, adeguato per le rispettive classi prime, seconde, terze, che hanno lavorato in parallelo.
Durante il percorso laboratoriale sono state proposte attività ludiche ed espressive, letture di testi significativi, che hanno innescato dibattiti, per riflettere sul tema delle regole e sulla loro importanza, favorendo la maturazione di una maggiore consapevolezza di sé, dei propri diritti e del proprio benessere, principi base dai quali partire per costruire un quadro di valori e di regole condiviso, promuovendo nei ragazzi la coscienza dello stretto rapporto fra diritti e doveri, vissuti nel quotidiano, nelle relazioni con amici, compagni, insegnanti. Questa ottica ha favorito una prospettiva positiva e condivisa delle regole, capace di restituire il significato originario di alcune norme, spesso vissute come imposizioni.
Il percorso si sviluppa nell’ottica della gestione dei conflitti, in particolare il conflitto tra pari, attraverso attività di educazione emotiva; è affrontato il fenomeno del bullismo, del cyberbullismo e dell’abuso nell’utilizzo delle nuove tecnologie. Le attività sono strutturate per la creazione di un clima empatico e non giudicante, che consideri importante l’ascolto e il rispetto delle emozioni, facilitando la risoluzione di conflitti e prevenendo l’insorgere di fenomeni di bullismo e di cyberbullismo.
Le mafie sono da anni presenti in numerose aree del nord Italia e, come il recente processo Aemilia ha dimostrato, anche nella nostra regione: sono alla nostra porta, stanno bussando per entrare nelle nostre vite, stanno cercando di infiltrarsi subdolamente, prendere potere e sottrarci risorse, senza che nemmeno ce ne accorgiamo.
Tutti i cittadini, a partire dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole, possono però opporre una resistenza efficace attraverso scelte consapevoli, che vanno dal rifiuto di droghe e gioco d’azzardo, al consumo di prodotti sicuri e non contraffatti, dall’attenzione su attività legate al riciclaggio di denaro sporco, al rifiuto della corruzione. Se diventiamo più consapevoli del nostro ruolo di cittadini e consumatori, possiamo acquisire un potere fondamentale per cacciare le mafie e di fatto “metterle alla porta”.
Nella pianificazione era previsto anche un incontro con un testimone significativo, ma non è stato possibile attuare l’evento in seguito a lock down dovuto alla pandemia Sars-covid19.