L'OCCHIO DEL GALILEI

BETELGEUSE: IL GIGANTE ROSSO IN AVVICINAMENTO ALLA SUPERNOVA

di Giorgia Bonfante


Betelgeuse, una delle stelle più brillanti nella costellazione di Orione, è una supergigante rossa destinata a esplodere in una supernova nei prossimi 100.000 anni. Questo gigante cosmico, con una massa circa 10 volte superiore a quella del nostro Sole, sta raggiungendo la fase finale del suo ciclo vitale. Le sue dimensioni sono impressionanti: se fosse posizionata al centro del nostro Sistema Solare, la sua superficie si estenderebbe ben oltre l’orbita di Giove.

Recentemente, Betelgeuse ha subito un calo improvviso della luminosità, sollevando preoccupazioni tra gli astronomi riguardo a un’imminente esplosione. Tuttavia, la luminosità è poi tornata ai livelli normali. Quando esploderà, Betelgeuse rilascerà una quantità immensa di energia, diventando una delle stelle più brillanti nel cielo notturno, paragonabile alla luminosità della Luna. Questo fenomeno non solo offrirà un incredibile spettacolo visivo, ma contribuirà a creare una stella di neutroni o un buco nero, trasformando completamente la sua forma attuale.

Sebbene l’esplosione avverrà a circa 640 anni luce dalla Terra, potrebbe generare raggi cosmici e influenzare leggermente la nostra atmosfera. Tuttavia, non ci saranno effetti dannosi per il nostro pianeta. 

Betelgeuse continua a essere un oggetto affascinante per gli astronomi, che studiano da vicino il ciclo di vita delle stelle giganti e il loro destino finale.

LA "BOLLA LOCALE": UNA PORTA SEGRETA VERSO LO SPAZIO PROFONDO?

di Giorgia Bonfante


Recentemente, un'importante scoperta ha fatto luce sulla struttura galattica che circonda il nostro sistema solare conosciuta come "bolla locale". Questa regione spaziale è un'area relativamente vuota nel mezzo interstellare, circondata da dense nubi di gas e polvere e si estende per circa 300 anni luce. Gli scienziati, grazie ai dati del telescopio spaziale Gaia dell'ESA e a nuove osservazioni della

radiazione UV, sono riusciti a produrre una mappa tridimensionale dettagliata della bolla locale. La 

mappa ha rivelato differenze di densità e temperatura all'interno della bolla, mostrando come essa non sia omogenea, ma presenti una struttura complessa fatta di regioni calde e fredde disposte come un labirinto.

Uno degli aspetti più affascinanti di questa scoperta è la presenza di un "tunnel di fuga": una sorta di passaggio che collega il nostro sistema solare ad

altre regioni galattiche oltre i confini della bolla

locale. Questo tunnel potrebbe rappresentare una via di scambio di particelle, polveri e onde magnetiche tra il sistema solare e lo spazio interstellare esterno. Gli scienziati ritengono che questo tunnel di fuga possa permettere un “flusso” di particelle e radiazioni da una parte all’altra della bolla, offrendo una nuova comprensione delle connessioni tra il nostro ambiente galattico e altre zone della Via Lattea.

Questa scoperta offre nuove prospettive su come le esplosioni di supernova, le radiazioni e altre attività galattiche influenzano lo spazio intorno al sistema solare. La presenza di una via di fuga suggerisce che particelle ad alta energia e radiazioni cosmiche potrebbero interagire con il nostro ambiente attraverso questo “collegamento”, portando conseguenze su scala cosmica e, in alcuni casi, influenzando persino le condizioni nello spazio interplanetario vicino alla Terra. Conoscere la struttura tridimensionale della bolla locale e del suo tunnel rappresenta, quindi, non solo un grande passo avanti per la nostra comprensione della Via Lattea, ma anche per lo studio dell'interazione tra il nostro sistema solare e il resto della galassia.

In futuro, questo tipo di mappatura tridimensionale del mezzo interstellare potrebbe anche offrire nuove informazioni sugli effetti della radiazione galattica e potrebbe persino diventare rilevante per pianificare missioni spaziali a lunga distanza, aiutandoci a capire meglio quali sfide ambientali affrontiamo nel vasto ambiente galattico.