Questo titolo è un romanzo rosa che racconta la storia dolcissima e indimenticabile di Poppy e Rune.
I due protagonisti si sono conosciuti da piccoli, quando Rune, a causa del lavoro del padre, si trasferisce con la famiglia dalla Norvegia a Blossom Grove, un piccolo paesino della Georgia.
Tra Poppy e Rune nasce subito un'amicizia così forte che, né il tempo, né la distanza possono spezzare.
Poppy Litchfield è una ragazza americana molto solare, vede il bello in tutto, ama suonare il violoncello e sogna un grande amore che le faccia collezionare mille baci capaci di farle scoppiare il cuore. Poppy rappresenta la fragilità e la bellezza della vita; il suo personaggio insegna l'importanza di apprezzare ogni singolo momento e di non dare mai per scontati l'amore e le persone che ci circondano.
Rune Kristiansen è nato in Norvegia ma vive l’infanzia in Georgia, nella casa di fianco a quella di Poppy. Ha i capelli biondi, lunghi e gli occhi azzurri, proprio come i vichinghi della sua nazione. Il suo carattere è intenso, passionale, leale, ribelle ma con un cuore profondamente sensibile. La sua connessione con Poppy è immediata, quasi destinata: due anime che sembrano conoscersi da sempre. Il suo personaggio incarna il dolore, la fedeltà e la bellezza dell’amore eterno. Tillie Cole lo scrive con una delicatezza che rende impossibile non affezionarsi a lui, anche nei momenti più difficili.
Rune dovrà trasferirsi di nuovo, lasciando Poppy da sola a Blossom Grove e questo li porta ad allontanarsi. Tornerà dopo due anni, ma molte cose saranno cambiate… siete pronti a scoprirle con lui?
Scritto da Lucia Perin e Marta Bolla
“Nel Paese dei ciechi” di H.G. Wells affronta attraverso un impianto narrativo allegorico il rapporto tra diversità e norma. L’arrivo dell’esploratore andino Nuñez in una società di non vedenti rovescia la consueta gerarchia dei sensi e dei valori in un mondo costruito sul tatto e sull’abitudine, in cui la vista diventa sospetta, anzi, inutile.
Il protagonista, convinto che “vedere” sia una consuetudine, si scontra con un sistema chiuso ma perfettamente funzionale, dove la sua diversità è percepita come follia. Wells trasforma così l’incontro in una profonda riflessione sul limite della conoscenza umana e sulla fragilità di ogni presunta verità universale. Un racconto essenziale e profondo, che invita a ripensare il significato stesso di civiltà e percezione.
Scritto da Gioia Arnesano