Quale è il mio credo

"E non fece molti miracoli a causa della loro incredulità" (Mt 13,58)

Ognuno di noi nel corso della sua vita si sarà sicuramente posto questa domanda. Forse il più delle volte avrà dato una risposta che gli sembra scontata.

Forse la risposta che gli dà proviene da quello che gli è stato insegnato, o che altri gli hanno suggerito, oppure è scaturita da una personale esperienza. E si vive pensando di seguire quel proprio credo, quel proprio ideale. Ma è veramente così? Finchè tutto fila liscio e la vita scorre serena senza intoppi è facile dire di si. Poi è nel momento in cui si è costretti a dover fare delle scelte radicali che si vede cosa voglio veramente, quale è la meta che voglio raggiungere.

Se si vive con un ideale, non è possibile essere tiepidi, nè carne nè pesce: la vita prima o poi ci costringe a fare delle scelte, scelte in cui quell'ideale o lo si segue o lo si rifiuta. Nel perseguire il proprio ideale si possono incontrare tanti ostacoli provenienti soprattutto dalle proprie tendenze interiori che gli vanno in contrasto. Combattere queste tendenze interiori causa dolore e sofferenza a cui non ci si può sottrarre. La vittoria in questa lotta dipende da quanto si crede e si è disposti ad accettare quell'ideale.