Le previsioni del tempo osservando
“Al büž 'd la Jacma”
Un metodo tradizionale per capire che tempo incontreremo durante il cammino è osservare “al cantón 'd la Jacma” o “büž 'd la Jacma” che in dialetto parmigiano significa “l'angolo della Giacoma” o “il buco della Giacoma”.
E' un luogo approssimativo, un incrocio di valli, un punto imprecisato, ma perfettamente rintracciabile e definito dal quale sopraggiungono i temporali. in tal caso si dice “L’é nigar al büž 'd la Jacma” (é nero il buco della Giacoma) ad indicare un imminente peggioramento del tempo.
La direzione corretta da scrutare è rivolta a sud-ovest verso l'Appennino e le montagne che vanno verso la Liguria,
Metodo infallibile, se si chiude rapidamente, altrettanto rapidamente pioverà.
Ma da dove nasce questa espressione?
Sembra che tanto tempo fa a Felegara (Pr) vivesse una donna anziana chiamata “Jacma” (appunto Giacoma). Nonostante questa donna fosse scorbutica e con un bruttissimo carattere, molte persone si rivolgevano a lei per avere consigli medicinali. L’anziana era infatti un’esperta di erbe e conosceva i rimedi per i malanni. A quel tempo le donne che avevano queste conoscenze erano considerate delle streghe e il reato di stregoneria era punito con il rogo.
“Jacma” non venne esclusa da questa condanna.
Saputo che il giorno dopo i soldati sarebbero arrivati alla sua casa per prenderla e giustiziarla, fuggì verso le montagne percorrendo Via Marialonga, verso la Liguria. Quando i soldati giunsero alla sua casa capirono che la donna se ne era andata. Nello stesso momento sollevarono lo sguardo al cielo e videro dei grossi nuvoloni neri provenire proprio da quelle zone in cui si era rifugiata. Pensarono immediatamente che le nuvole temporalesche erano mandate da “Jacma” per vendicarsi delle accuse contro di lei.
Ecco perchè, ancora oggi, quando sopraggiunge una perturbazione da quella direzione, si usa chiamare questo fenomeno atmosferico Al buz d’la Jacma.