Compiano

Le sue origini risalgono al IX secolo, prima terra dei Malaspina poi dei Landi nel XII secolo che ne fecero una piccola città-stato. La sua posizione strategica, che veniva vista come baluardo a difesa dell’alta valle del fiume Taro, fu sempre centro di dispute territoriali per cui Compiano passò attraverso varie dominazioni e casati fino al 1861 anno in cui questo territorio fu assegnato alla provincia di Parma. Nel 1966 il castello diventa residenza privata. Alla morte del proprietario il maniero passa al Comune di Compiano.

Dal comodo parcheggio dietro il castello, una breve strada porta ad una delle due porte d’accesso. Superata la porta si giunge subito alla base del castello. Sulla sinistra appare una piccola salita che porta all’arco d’ingresso del maniero, un monumentale portale a bugnato che delimita la prima cinta muraria. Appena si entra (area aperta al pubblico) si nota che una parte del castello è stata destinata ad un hotel. Sulla destra, una scalinata conduce ad una successiva porta ad arco che indica la presenza della seconda cinta muraria e introduce all’ingresso principale del castello. Da qui già si può ammirare un bel panorama sul borgo e sulla valle del fiume Taro.

Un breve ponticello, presidiato da due statue rappresentanti figure femminili con anfore, conduce alla porta d’ingresso. L’interno del castello è suddiviso in diverse aree, l’hotel, una parte dedicata ad eventi come meeting e conferenze, un’altra parte la quale ospita un museo massonico ed infine la parte riservata alla visita delle sale e delle principali stanze dell’ultima marchesa che ha abitato il castello.

Ritornando sulla via principale e unica del borgo si apre una piazzetta con balconata sulla valle del Taro.

Qui si trova la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista aperta solo durante le funzioni religiose.

Una particolare tradizione vuole che dalla metà del 700 e fino al secolo scorso, diversi uomini di questo territorio partivano per girare in tutta Europa guadagnandosi da vivere con spettacoli all’aperto a suon di musica accompagnata dall’esibizione di animali ammaestrati come scimmie, cani, orsi e cammelli.

Fino a qualche anno fa, qui a Compiano si trovava un piccolo museo dedicato a questi artisti, museo che poi è stato spostato a Vigoleno nel piacentino.

 

Nel periodo estivo, a Compiano si svolge il “Festival degli Orsanti” in ricordo di quelli del passato con artisti di strada, personaggi itineranti e bande giovanili.