Terminologie

  • Telelavoro:

Il telelavoro può essere inteso come un modo di lavorare indipendente dalla localizzazione geografica dell'ufficio o dell'azienda, facilitato dall'uso di strumenti informatici e telematici e caratterizzato da una flessibilità sia nell'organizzazione, sia nella modalità di svolgimento. Non va confuso con il lavoro agile in cui la prestazione lavorativa è svolta senza una postazione fissa.
Il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire tutte le dotazioni necessarie (postazione di lavoro e tecnologia) e di garantire, anche attraverso ispezioni, la salute e sicurezza del lavoratore presso il suo domicilio (Wikipedia e altre fonti)


  • Lavoro da remoto:

E' una modalita di svolgimento delle prestazioni lavorative che può essere svolta da molteplici luoghi attrezzati all'uopo: casa, coworking, bar, biblioteca, ecc. Per poterlo svolgere al meglio serve solamente un computer e una connessione internet veloce!
Lavorare da remoto significa semplicemente svolgere il proprio mestiere da una qualsiasi postazione piuttosto che dal classico luogo di lavoro fisso , ovvero l'ufficio.
Il lavoro da remoto può essere applicato a tutti quei settori dove il contatto con
il pubblico e/o con il cliente non è necessario.


  • Home working:

Si tratta del lavoro da casa, ovvero di scegliere come luogo di svolgimento delle prostazioni il domicilio del lavoratore. La casa, di per se, non è uno spazio pensato per il lavoro d’ufficio e dunque ha bisogno di essere riorganizzata, almeno in parte.


  • South working:

La definizione di “South working” (lavorare dal Sud) è arrivata da un gruppo di giovani di Palermo, autori del progetto di Global Shapers Palermo Hub. L'obiettivo originario era studiare il fenomeno del lavoro agile svolto in un luogo diverso da quello del datore di lavoro.


  • Smart borging:

Termine coniato da una trasmissione televisiva RAI per sottolineare la tendenza in atto di ripopolare i borghi per svolgere attività di lavoro intellettuale in modalità smart. Molti progetti, anche in Italia, parlano oggi anche di 'turismo lavorativo' e contemporaneamente si finanziano iniziative territoriali con fondi europei per ripopolare i borghi (Lazio)


  • Telecentro

Un Telecentro è uno spazio pubblico in cui chiunque può utilizzare un computer per accedere ad internet e ad altri servizi telematici con collegamenti in larga banda in fibra ottica o wireless.

I telecentri esistono quasi in ogni nazione del mondo, anche se assumono nomi diversi quali quello di video centro, centro multimediale, mediateca o infocentro in Italia oppure quello di village knowledge centres, community technology centres, community multimedia centres or schoolbased telecentres in paesi in cui viene parlata la lingua inglese.

Le diverse denominazioni di Telecentro sono un'indicazione in genere della tipologia dei servizi offerti che possono essere indirizzati al mondo degli affari e delle imprese oppure ai cittadini per evitare un loro isolamento, in particolare dei giovani e degli anziani, per favorire l'alfabetizzazione digitale e sviluppare nuove competenze utili nel mondo del lavoro o per il tempo libero ma anche per seguire corsi per la cura della salute e la prevenzione delle malattie. (Wikipedia)


  • BYOD:

Bring your own device (BYOD) - chiamato anche bring your own technology (BYOT), bring your own phone (BYOP), e bring your own PC (BYOPC), in italiano: porta il tuo dispositivo, porta la tua tecnologia, porta il tuo telefono e porta il tuo pc - è un'espressione usata per riferirsi alle politiche aziendali che permettono di portare i propri dispositivi personali nel posto di lavoro, e usarli per avere gli accessi privilegiati alle informazioni aziendali e alle loro applicazioni.


  • Cloud computing:

Il cloud computing è una tecnologia che permette di usufruire di risorse tecnologiche (tipicamente servizi, applicazioni ma anche spazi di collaborazione, condivisione e archiviazione) fruibili attraverso il browser Internet e gestiti da un soggetto terzo o dall’amministrazione stessa, sfruttando il canale pubblico offerto dalla rete Internet, indipendentemente dal fatto che si acceda dall’ufficio, dalla propria dimora a da qualsiasi punto del pianeta che offra una connessione alla rete Internet e al world wide web.


  • Desktop remoto virtuale:

La tecnologia di remotizzazione di un computer clone permette di ottenere una copia software (non tangibile), simile nelle funzionalità, di un computer hardware (fisicamente tangibile). In questo modalità si può usufruire delle applicazioni e dei servizi non esposti sul web, ma fruibili solo dalla rete interna dell'Ente/azienda.


  • VPN:

Una rete virtuale privata (tradotto dall'inglese in lingua italiana letteralmente: Virtual Private Network, acronimo: VPN), è una rete di telecomunicazioni privata, instaurata come connessione tra soggetti che utilizzano, come tecnologia di trasporto, un protocollo di trasmissione pubblico e condiviso, come ad esempio il protocollo di Internet. Lo scopo delle reti VPN è quello di offrire alle aziende, a un costo minore, le stesse possibilità delle linee private a noleggio, ma sfruttando reti condivise pubbliche: si può vedere dunque una VPN come l'estensione a livello geografico di una rete locale privata aziendale sicura che colleghi tra loro siti interni all'azienda stessa variamente dislocati su un ampio territorio, sfruttando l'instradamento tramite IP per il trasporto su scala geografica e realizzando di fatto una rete LAN, detta appunto "virtuale" e "privata".