La “miniera d’oro” che ha fatto la ricchezza di Luino è stata la sua posizione: un paesaggio molto bello in una collocazione geografica e culturale mitteleuropea.
La miniera si è esaurita? No, ma l’attuale ventaglio di servizi turistici presenti sul territorio luinese ha bisogno di essere rivisto e potenziato, attualmente soffre perché non è abbastanza efficiente, moderno, sostenibile e differenziato dalle offerte di altri luoghi.
Cominceremo subito con un obiettivo a medio termine: la presentazione di progetti finanziabili con fondi regionali e comunitari che si tradurranno in interventi mirati sui servizi turistici locali.
È la cosa da fare subito; poi ci sono da fare altre cose, tra cui queste otto.
Nel luinese operano già diverse realtà turistiche, mentre altre sono in attesa di emergere. Compito dell’amministrazione sarà produrre la cartografia completa di queste realtà, metterle in relazione tra loro e farle confluire in un progetto condiviso. In effetti la formula vincente è proprio quella di un’offerta integrata e capace di coinvolgere il maggior numero di attori del comparto.
Il miglioramento dei rapporti con i comuni limitrofi genererà una maggiore spinta propulsiva verso l’obiettivo comune del rilancio turistico.
La condivisione di competenze e progettualità permetterà la creazione di un sistema turistico locale, sufficientemente collaudato, flessibile e maturo per essere finalmente affiancato da moderni sistemi di promozione e marketing, sia fisici che virtuali.
Ovvio: non pensiamo affatto di disprezzare e dimenticare tutti quegli strumenti che oggi sono già presenti, anzi, vogliamo potenziarli in un gioco di squadra.
Chiunque di noi, da turista, vede che gli sportelli di informazione in certe città funzionano benissimo, in altre sono deserti: quando ci entri, esci insoddisfatto o confuso. Di solito la differenza la fa il personale: come interagisce, come cura il layout, quanto è efficiente nel dare risposte adeguate, corrette, aggiornate nelle diverse lingue. Se sa informarti e guidarti anche via telefonino.
L’Infopoint di Luino è l’esempio lampante. La Regione ha investito molto nella creazione di una rete di Infopoint dislocati su tutto il territorio lombardo, per fornire informazioni turistiche, accogliere i visitatori ed erogare specifici servizi.
Sono state stilate anche una serie di norme con lo scopo di rendere l’azione degli Infopoint più efficace rispetto alle esigenze del turista-consumatore e di alzare gli standard qualitativi dei servizi offerti. Purtroppo buona parte dei requisiti imposti dalla normativa nell’infopoint luinese non vengono rispettate. Tra le mancanze di maggior rilievo, osserviamo il monte ore di apertura settimanale che non si avvicina neanche minimamente alle 40 previste dalla Regione e la totale mancanza di personale formato.
«Proposta per Luino» ritiene che sia necessario investire su ciò che rappresenta “la faccia” di Luino per migliaia di turisti all’anno, che la incontrano proprio mentre chiedono come spendere i loro soldi da noi. Innanzitutto vogliamo la presenza fissa di una figura professionale e competente, capace di operare tutto il corso dell’anno promuovendo iniziative virtuose e di collaborazione con i soggetti attivi sul territorio al fine di creare un’offerta turistica integrata.
Si dice che ormai ciascuno si può fare l’infopoint da sé, col telefonino, usando Google Maps, le app per gli orari dei mezzi, quelle per il booking degli alberghi… così sembra, ma in realtà oggi un operatore di infopoint usa proprio quegli strumenti, e quando credi di star “facendo da solo” in realtà stai interagendo con lui: col segnalino che ha messo su Maps, con la coincidenza che ti ha suggerito... Quando non c’è pubblico in carne ed ossa, non è inattivo: è sul computer, a popolare i social di marketing territoriale, a rispondere alle domande (via mail, Whatsapp eccetera), a organizzare itinerari o eventi.
La persona in oggetto dovrà conoscere l’area intorno a Luino, conoscere i principali network di promozione turistica, parlare inglese in maniera fluente e saper comunicare anche con i turisti di lingua tedesca e francese.
Ulteriore aspetto da curare sarà la capacità di interfacciarsi con gli studenti dell’istituto superiore turistico durante il periodo di alternanza scuola-lavoro per garantire a loro una formazione utile anche tramite un progetto di Impresa formativa simulata.
Stiamo parlando di forme di turismo non standardizzato, ma legato all’esperienza, per esempio Turismo scolastico, Turismo sostenibile, Turismo sportivo,...
In una realtà come quella attuale, il mercato turistico tradizionale è quasi saturo; c’è anche molta competizione al ribasso e vari Paesi mediterranei possono fare offerte più allettanti ai turisti nord-europei, però tra loro simili e stereotipate.
Non ci interessa competere coi romagnoli sulle discoteche o coi croati per le gare di moto d’acqua: tanto vincerebbero loro e poi non sarebbe la nostra natura.
È anche inutile tentare di rincorrerli abbassando i prezzi, perché siamo piccoli e ci rimetteremmo: meglio anticiparli offrendo qualcosa di più “memorabile”, più diverso, più intimo, o forse semplicemente più brillante da raccontare... Il segreto sta nell’offrire un concetto di turismo che non sia standardizzato, ma sempre di più legato ad un’esperienza di viaggio.
In questa ottica cresce la domanda di forme di turismo particolari come il turismo sostenibile, il turismo scolastico e il turismo sportivo.
Ci piace. Ogni intervento che verrà operato sull’offerta e la promozione turistica della zona sarà caratterizzato da una forte vocazione di sostenibilità per differenziare il nostro “prodotto” rispetto a quelli del resto del lago. Anche interventi che richiedono un limitato impegno economico ed un bassissimo impatto ambientale possono dare spinta propulsiva all’attrattività del territorio. Per esempio, il Big Bench Project: non servono soldi, serve un’idea bella e la forza di raccontarla.
È una forma esperienziale che si presta per Luino: siamo il paese di Pierino, storico personaggio del romanzo di Piero Chiara, letto in molte scuole. Creare dei laboratori ad hoc, organizzare dei tour nei luoghi del romanzo, affiancarli a gite formative presso le aziende agricole della zona... porterebbe un discreto numero di scolaresche nel nostro Paese. Avviene così con successo, ad es., nella cittadina di Omegna.
Sarà un bel regalo ai bambini che ci visiteranno, ed anche alla nostra ricettività che gradirà un turismo “destagionalizzato”.
Abbiamo studiato l’idea di dare vita ad un vero e proprio comprensorio del turismo sportivo sarà uno dei primi passi dell’amministrazione. Si tratta di prendere l’offerta che c’è già adesso e valorizzarla.
Il territorio che circonda Luino è il luogo perfetto dove praticare una serie di sport all’aria aperta. Esistono già molte realtà che organizzano escursioni o tour legati alle più svariate attività sportive.
Aiuteremo lo sviluppo di queste iniziative e le promuoveremo: serve un impegno economico relativamente basso ma i risultati possono essere notevoli, anche nel breve periodo.
Il comprensorio permetterà anche alle associazioni sportive che già operano sul territorio di destagionalizzare la loro offerta, organizzando corsi e eventi tutto l’anno e rivolgendosi anche ai forestieri.
È il maggior evento di attrazione turistica di Luino e genera un impatto economico rilevante. Va assolutamente tutelato e valorizzato.
Innanzitutto «Proposta per Luino» ritiene fondamentale chiedere l’inserimento del mercato di Luino nell’elenco dei mercati storici riconosciuti da Regione Lombardia. Fino ad oggi nessuno lo ha fatto, anche se il nostro mercato è nato quasi cinque secoli fa.
Questo passaggio permetterà di aver accesso ad una serie di fondi ed iniziative promosse dalla regione per la promozione ed il marketing dei mercati e dei produttori locali.
«Proposta per Luino» è convinta che per tutelare l’attrattività del mercato parte di esso debba tornare ad essere posizionato sul lago utilizzando parte del marciapiede del Parco a Lago.
Il mercato di Luino non è un semplice luogo per gli acquisti, ma un vero e proprio evento settimanale e come tale va promosso all’estero ed in Italia. È necessario creare un brand riconoscibile e vendibile sui canali turistici al quale si affianchino una serie di iniziative di marketing.
Un elemento di attrattività per i mercati storici è la tipicità e l’origine dei prodotti, quindi sarà necessario valorizzare tali prodotti. Incoraggeremo l’arrivo di nuovi ambulanti che trattino merce artigianale e di qualità.
Proponiamo una serie di Mercati domenicali monotematici per attirare visitatori dall’hinterland milanese e da oltre lago.
Sono numerosi gli esempi di piccole cittadine che ospitano, a cadenza regolare, mercati di qualità, ottenendo ottimi risultati a livello di affluenza.
Organizzare mercati in collaborazione con il consorzio “Gli ambulanti del Forte” o altre interessanti realtà sarà l’occasione per garantire a Luino afflussi di rilievo anche nei periodi di bassa stagionalità turistica. Legare la promozione di questi eventi ai servizi di ristorazione presenti sul territorio fornirà la possibilità di creare un’offerta completa agli ipotetici visitatori.
Durante i week-end estivi riproporre la formula delle strade chiuse nel centro garantendone promozione ed attrattività.
Negli anni passati questa iniziativa aveva riscosso successo, salvo poi perdere di attrattività e terminare. “Proposta per Luino” intende riproporla, imparando dagli errori del passato. La chiusura delle vie risultò vincente quando ad essa erano abbinate iniziative come mercatini dell’antiquariato, esibizione di complessi di musica dal vivo, mostre di opere d’arte e intrattenimento.
Questa sarà la formula che proporremo convinti che, curandone l’organizzazione e la promozione, potrà essere un progetto che ridarà slancio alla socialità di Luino.
Con personale formato ad hoc e scelto tra gli studenti degli istituti superiori e i cittadini.
Organizzazione di minitour tra le vie di Luino per scoprire i luoghi più belli accompagnati dalle guide locali. Trekking facili nell’entroterra. Gite in barca diurne e notturne. Bird watching e avvistamento di fauna selvatica…
Non sostituisce le guide professionali ma le precede (e le promuove) con dei primi servizi light e brevi che invogliano il visitatore ad approfondire. Sarà promosso dall’Infopoint.
Immaginatevi se tutta la costa lombarda da Maccagno a Laveno si consorziasse con Cannero e Cannobio per promuovere e organizzare un turismo di qualità.
Immaginate di accedere così ai fondi specificamente dedicati dall’Unione Europea e dalle Regioni, e di usare bene quei soldi per riportare in auge queste acque e queste valli nel pubblico europeo.
Immaginate che il Nord Verbano diventi un brand riconoscibile che scalda cuori tedeschi, olandesi, francesi, svizzeri… Non sarebbe molto meglio che correre ognuno per conto suo e farci la concorrenza tra noi?
Abbiamo già parlato del Distretto del Commercio dell’Alto Verbano (lombardo). Il nome è simile, alcuni scopi sono comuni, ma non sarebbe un doppione: il Distretto Turistico (che si estenderebbe anche alla sponda piemontese) è una proposta diversa e complementare.
Quello del Commercio esiste già ma funziona poco, come abbiamo già detto, e dev’essere drasticamente potenziato; quello turistico per ora è solo un sogno, un progetto fatto a tavolino. Ma è un bellissimo sogno e per realizzarlo basta un po’ di buona volontà.
La nascita di un Distretto Turistico del Nord Verbano è espressamente suggerito nella normativa regionale lombarda in materia di sviluppo dell’attrattiva turistica.
È lo strumento più idoneo per realizzare e promuovere di un sistema integrato di turismo.
La messa in rete di servizi e la collaborazione tra partner privati e pubblici è la formula che dá l’accesso a finanziamenti europei e regionali volti a sostenere la filiera integrata del turismo.
Il primo passo verso la realizzazione di questo obiettivo sarà
l’analisi dell’attuale offerta turistica attiva nell’area
l’analisi dei flussi turistici
I dati ci sono già, sono quelli riportati annualmente dall’Osservatorio Regionale del turismo e dell’attrattività. Basta analizzarli bene.
Dati alla mano, potremo individuare i soggetti pubblici e privati della filiera con cui programmare periodici incontri orientati alla formazione di un'offerta integrata che raccolga il maggior numero di aspetti legati al concetto di turismo esperienziale.
Sarà ovviamente necessario pianificare incontri periodici anche con i rappresentanti degli Enti Locali interessati e delle Associazioni di categoria al fine di individuare una linea di azione comune.
Verranno censiti, anche sotto suggerimento dei cittadini, una serie di siti ad alta vocazione turistica da inserire in un catalogo virtuale che funga da biglietto da visita del nostro territorio. Questo permetterà anche di far emergere le carenze, quindi definire dove, come e con che soldi migliorare i punti deboli.
Dopo questi step, potremo collaudare il Sistema Turistico Locale e poi considerarlo abbastanza maturo per poterlo promuovere in maniera proficua.
Grazie all’accesso a finanziamenti regionali destinati alla realizzazione di sistemi di promozione e marketing territoriale, sarà possibile offrire il nostro prodotto turistico in tutta Italia e all’estero.
A questo punto il Distretto funzionerà a regime; gli infopoint gestiranno un portale ed una App che permetteranno ai turisti di avere accesso una serie di servizi integrati tra loro (ristorazione, alloggi, shopping, leasure…)