1. Cinque cose da fare subito, che non costano molti soldi e fatica ma possono dare grandi risultati visibili già nel breve termine,
2. Tre azioni che guardano un po’ più lontano, a medio termine,
3. Le scelte a lungo termine, importanti e strategiche, i cui risultati si vedranno fra qualche anno ma saranno sostanziali.
Essenze locali nelle aree verdi esistenti, lungo i marciapiedi e presso le aree pedonali.
Lo scopo è molteplice: si favorisce un contesto paesaggisticamente piacevole, si permette la realizzazione di zone d’ombra per una naturale regolazione termica delle superfici, dove è piacevole stare all’aperto nelle giornate più calde. L’albero è un naturale filtro all’inquinamento dell’aria. Drena il terreno e lo solidifica quando piove troppo. Fa nidificare uccelli che mangiano le zanzare. Non da ultimo, la crescita di alberi permette di sequestrare il biossido di carbonio, ne diminuisce la concentrazione in atmosfera e quindi riduce l’effetto serra.
Basta mettere dei cestini differenziati nelle aree dove il rifiuto è un problema: presso le aree di aggregazione, fuori e dentro gli edifici pubblici, nelle piazze, nei parchi. Le collocazioni devono essere ben visibili e facilmente accessibili.
La scelta tipologica di quale cestino installare va fatta bene: altrimenti, in un paese dove pioggia e vento possono essere vigorosi, c’è il rischio che il rimedio sia peggio del danno.
Serve una migliore fruizione delle piazzole ecologiche: quando il cittadino (o il turista) deve buttare via qualcosa, dobbiamo aiutarlo a farlo in modo corretto e non complicargli la vita. Così ci aiuterà a tutelare il nostro territorio e l’ambiente globale.
Sempre più spesso piove forte e non illudiamoci: coi cambiamenti climatici i nubifragi saranno sempre più frequenti.
La tutela della qualità delle acque passa per forza da una corretta gestione e manutenzione della rete di drenaggio urbano.
Per la fognatura comunale, gestita da Alfa s.r.l., è in fase di progettazione l’adeguamento della rete: significa che il Comune può e deve partecipare al progetto prima che i lavori vengano appaltati.
Però prima di partire coi i lavori concreti occorre aspettare una trafila un po’ lunga, quindi è necessario sin da subito che tutti i soggetti responsabili collaborino per individuare le criticità che affliggono l’efficienza dello smaltimento delle acque nere. Perdite, rotture, scarichi incontrollati devono assolutamente essere prevenuti attraverso il controllo; quando non basta e le situazioni possono diventare insostenibili, occorre intervenire con le manutenzioni ordinarie.
Molta della strategia turistica di Luino ha bisogno di un lago pulito e sicuramente balneabile, anche per questo le fogne (anche nel periodo estivo, anche se piove molto) devono essere adeguatamente dimensionate, complete ed efficienti.
Significa mangiare quello che producono i nostri contadini, che di solito è più buono e sano di quello che si trova al supermarket.
I vantaggi sono tanti, non solo quelli gastronomici. La riduzione del trasporto su gomma per lunghi tratti riduce moltissimo l’inquinamento, l’effetto serra e lo spreco energetico. Si genera un buon incentivo all’economia locale e alla creazione di un’identità territoriale. Si tutelano posti di lavoro preziosi e si permette ai giovani di tornare alla terra. Le nostre campagne e le nostre montagne si spopolano un po’ meno.
"Proposta per Luino" inoltre vuole proporre sgravi fiscali e agevolazioni ai produttori locali per la creazione di mercati rionali e centrali.
Lo spreco di materie prime nel mondo ha creato un paradosso: miniere svuotate e discariche che nascondono tesori. Occorre un’economia circolare, basata sul riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti derivanti dai cicli produttivi in alternativa alle materie prime vergini. I singoli comuni e i consorzi di comuni sono molto importanti, per aiutare questa svolta. Anche Luino può favorire una filiera circolare.
Si chiamano così i 17 obiettivi mondiali per lo sviluppo sostenibile (SDGs) che l’ONU ha messo nell’agenda fino al 2030.
Sottoscritti nel 2015, sono una strategia per sradicare la povertà, proteggere il pianeta e garantire la prosperità per tutti.
È vitale introdurre seminari di educazione ambientale sia nelle scuole sia nei luoghi pubblici e rivolti alla cittadinanza in generale. La consapevolezza ambientale ci aiuta a meglio comprendere l’impatto che le nostre azioni e le nostre scelte generano a livello globale. È quindi necessario avviare cicli informativi e formativi, invitando gli esperti del settore per una condivisione della conoscenza e delle cosiddette “best practices”.
Il patrimonio boschivo intorno a Luino in parte appartiene ai privati ed in parte è demaniale. Tuttavia il bosco è sempre un elemento di pregio paesaggistico, una difesa idrogeologica ed un presidio ecologico, quindi è un bene sempre utile a tutti.
Questo può portare a due opposte situazioni: un conflitto coi proprietari o un’alleanza con loro. Tu hai un bene che è prezioso per tutti, noi ti aiutiamo a curarlo e tenerlo in sicurezza.
In effetti, il paesaggio è in grado di risvegliare risorse ed energie culturali umane, naturali e territoriali, suscita motivazioni altrimenti destinate a restare senza espressione. Il riscontro più evidente è costituito dal volontariato, ma non bisogna trascurare l’associazionismo ambientalista, la cittadinanza attiva, le forme sussidiarie di democrazia diretta, partecipazione e bene comune.
«Proposta per Luino» vuole incentivare la cooperazione fra i privati e le associazioni (come il CAI) per la tutela del patrimonio boschivo, prendendo parte attiva nel processo di manutenzione del bosco, attraverso il mantenimento dei sentieri e la fruizione del territorio grazie alla promozione di “servitù di passaggio” libere.
Dobbiamo isolare le scuole e gli uffici: come per le abitazioni, è un costo che si paga da solo con la riduzione delle bollette, che per un Comune sono davvero salate. Le paghiamo noi cittadini con le tasse: paghiamo per inquinare, è assurdo.
Ci sono anche innumerevoli bandi (regionali e non) che ci aiutano finanziariamente. Quindi nell’ambito della programmazione dei lavori pubblici, l’amministrazione comunale deve riqualificare energeticamente gli immobili pubblici (comune, scuole ed altri immobili), riducendo lo scambio termico con l’esterno e favorendo l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili.
Nel mercato libero energetico, il Comune può scegliere da quale fornitore di energia approvvigionarsi, quindi può ridurre sensibilmente l’acquisto di energia fossile.
Con i pannelli solari può produrre autonomamente energia elettrica e acqua calda sanitaria, così potrà abbattere drasticamente i costi legati alla gestione degli edifici più energivori ( ad es. il palazzo comunale, Villa Hussy, le docce degli impianti sportivi… )
Tutto quello che abbiamo già promesso di fare avrà effetti a lungo termine, ma tutte le politiche ambientali si integrano in un contesto più ampio; c’è lo strumento cardine per governare una realtà così complessa: è l’adeguamento del Piano di Governo del Territorio.
Il PGT deve prevedere scelte nella direzione della sostenibilità, in particolare Agenda 2030 e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Un ruolo fondamentale è rivestito dalle scelte in direzione ambientale.
È molto importante governare bene la riconversione delle aree dismesse e inutilizzate.
La destinazione di nuovi ambiti deve prevedere:
- la riduzione del consumo di suolo a favore di aree verdi e permeabili (quindi di riduzione degli apporti agli scarichi fognari);
- i parchi come aree per il tempo libero e polmoni per i centri abitati;
- scelte coraggiose che ripensino la viabilità, riducendo l’uso delle auto e favorendo la mobilità dolce;
- prevedere la riconnessione con il Lago Maggiore tramite accessi diretti e, perché no, pianificando finalmente una bella spiaggia pubblica attrezzata e fruibile.