La crisi economica e l’attitudine rinunciataria dell’amministrazione in carica hanno prodotto una situazione di sostanziale immobilità.
La città deve essere rilanciata, tanti sentono il bisogno di una nuova politica. Occorre una nuova fase di governo, capace di nuova progettualità, di un pensiero strategico e di un’apertura che in questi anni sono mancati.
Luino ha tutte le potenzialità per ambire ad una quotidianità diversa, per volare alto, anche se le difficoltà da affrontare non sono poche.
La crisi economica ha colpito l’edilizia e il piccolo commercio, ha moltiplicato le aree dismesse e ridotto le capacità di investimento dell’amministrazione.
La popolazione invecchia: nascono pochi bambini, molti giovani preferiscono (o devono) trasferirsi per lavorare o studiare. Così perdiamo la fascia più vivace ed innovativa della popolazione.
Le risorse a disposizione sono scarse: è appunto per questo che servono più competenza ed energia. Occorre la capacità di attrarre investimenti privati e di attingere a quelle risorse europee che Luino non è stata fin qui in grado di intercettare (salvo l’esperienza rimasta unica di Obiettivo 2).
Per lungo tempo siamo stati “la capitale dell’Alto Verbano”, oggi è meno vero; e domani?
La partita dei prossimi anni è sulla capacità di Luino di contrastare i suoi due tarli:
il declino demografico
la perdita di posti di lavoro.
Non sarà facile, ma la direzione è chiara. Luino deve:
aumentare la propria attrattività,
investire il meglio possibile nell’innovazione d’impresa e nel capitale umano,
valorizzare le risorse ambientali e paesaggistiche,
migliorare lo scambio professionale, culturale e commerciale col Milanese e col Ticino,
promuovere il patrimonio artistico e culturale,
sviluppare l’accoglienza turistica, ampliando la stagione ed estendendola all’entroterra.
Qui si colloca la grande scommessa di una trasformazione delle aree dismesse che valorizzi il paesaggio e l’ambiente. Finora poco è stato fatto, se non l’aggiunta del solito supermercato.
Il nuovo modello di “città sostenibile”, fondato su pochi ma importanti principi, dovrà essere applicato anche a Luino per farla diventare una cittadina moderna:
- stop al consumo di suolo,
- una politica della casa orientata alla riqualificazione dell’esistente e al low cost,
- la riduzione delle emissioni inquinanti,
- l’incremento delle aree verdi e delle aree pedonali,
- la rigenerazione dei quartieri pensata in funzione delle famiglie e dei bambini,
- la sicurezza dei cittadini,
- una mobilità che renda conveniente e comodo lasciare la macchina e usare mezzi più rapidi, economici ed ecologici.
Qui si innesta il rilancio della progettualità culturale della città, del suo patrimonio artistico, letterario, teatrale e musicale.
C’entra (e molto) il valore strategico del lago, determinante per le nostre attività economiche ed elemento di unione con le altre città rivierasche del Piemonte e della Svizzera.
Per raggiungere questi obiettivi servono:
un pensiero progettuale di lungo periodo, con il 2030 come linea di orizzonte,
tutte le capacità che il nostro territorio è in grado di esprimere.
A noi spetta da subito il compito di coinvolgere le diverse articolazioni della nostra comunità – associazioni, quartieri, famiglie, cittadini – suscitandone la fiducia e orientandone le migliori energie verso un grande progetto condiviso.
Luino deve tornare ad essere una città di profilo europeo e amica dei giovani.
Luino è un comune complesso. Merita e richiede una dedizione totale da parte del primo cittadino, che deve svolgere il proprio mandato di sindaco a tempo pieno.
Servire da amministratore locale è un privilegio e non un fine economico. La nostra lista propone:
Riduzione dell’indennità del sindaco del 25%.
Riduzione delle indennità degli assessori del 10%.
Rinuncia all’indennità del Presidente del Consiglio Comunale.
Con questi risparmi sarà creato un fondo per le emergenze “last minute”, utile soprattutto in questo periodo di crisi economica.
L’efficienza e l’efficacia dell’organizzazione del comune va migliorata:
1. investendo di più sugli uffici e sul personale per valorizzare competenze e professionalità;
2. dando garanzie di tempi e procedure che favoriscano una migliore distribuzione dei carichi di lavoro.
3. strutturando da zero un ufficio di coordinamento che permetta all’ente di reperire i fondi (regionali, statali, europei, privati)
4. stabilendo una comunicazione efficace tra comunità e comune (Sportello Unico per le Attività Economiche, sportelli per le Politiche Sociali)
Non vogliamo che il Comune rimanga un ambiente chiuso. I nostri principi si basano sulla trasparenza, la partecipazione e la cooperazione:
Dialogo costante con i comuni vicini per fare rete sui temi condivisi: verde pubblico, infrastrutture, aree industriali, Piano di Governo del Territorio, viabilità, turismo.
Tavoli partecipativi a supporto delle Commissioni comunali per coinvolgere la comunità nell’attività della giunta;
La sussidiarietà come principio ispiratore dell’azione politico-amministrativa: incentiveremo l’azione di soggetti privati come stimolo per il partenariato pubblico-privato.
Introduzione del bilancio partecipato: le decisioni dell’amministrazione non devono cadere dall’alto ma essere condivise coi cittadini. Individueremo con loro la destinazione di risorse per progetti di miglioramento della qualità di vita dei quartieri di Luino.