L’idea-base della "flipped classroom" o "classe capovolta" è che la tradizionale "lezione frontale" con la spiegazione dei contenuti da parte dell'insegnante diventa compito a casa, mentre il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori.
In questo contesto, il docente non assume il ruolo di attore protagonista, diventa piuttosto una sorta di “mentor”, il regista dell’azione pedagogica.
Nel tempo a casa viene fatto largo uso di video e altre risorse didattiche come contenuti da studiare, mentre in classe gli studenti sperimentano, collaborano, svolgono attività laboratoriali. A tutti gli effetti il «flipping» non è tanto un approccio pedagogico, quanto una filosofia da usare in modo fluido e flessibile, a prescindere dalla disciplina o dal tipo di classe.
È importante che il tempo "guadagnato" in classe venga usato in maniera ottimale e che le risorse utilizzate dallo studente nel tempo a casa siano di qualità elevata, oltre ad essere calibrate sul livello di conoscenza fino a quel momento raggiunto dall'alunno.
Per permettere una radicale trasformazione di attività, relazioni e aspettative “capovolgendo” i due elementi cardine dell’esperienza educativa: il tempo a scuola e il tempo a casa
Per consentire il miglioramento delle interazioni educative in classe, ottimizzando di conseguenza il tempo a scuola.
Per ottimizzare il rapporto docente/ studente: più tempo da dedicare a quegli studenti che necessitano di maggior supporto
Per sviluppare e rafforzare l’apprendimento tra pari e l’apprendimento autonomo
Alcuni siti utili per approfondire:
http://flipnet.it/
http://avanguardieeducative.indire.it/wp-content/uploads/2014/10/AE_flipped.pdf
http://www.lezionecapovolta.it/index.php/esperienze
http://www.flippedclassroomrepository.it/