Ritorno

In definitiva la gita, per quanto sia stata stancante, è stata una ventata di aria fresca che mi ha fatto staccare dalla quotidianità, ma mi ha anche riportato con i piedi per terra. In effetti il viaggio a Monaco è certamente stata un’occasione in cui scoprire un ambiente nuovo e diverso, ma che mi ha anche fatto rivalutare il posto in cui vivo, che adesso guardo con uno sguardo differente, in positivo. Non credo che scambierei casa mia per nessun’altra cosa al mondo. 

 (Gaia


Prima di partire per la gita, mi ero già detta che monaco sarebbe stata una città completamente diversa dalla mia ed ero pronta a stupirmi proprio di fronte a queste differenze sperando di rimanerne affascinata. Arrivata a Monaco, invece, ho iniziato inconsciamente a ricercare somiglianze con la mia città: gusti, strade, persone. Più che stupirmi la differenza della città, mi stupivano le cose simili alla mia. Cercavo un senso di familiarità in tutto ciò che vedevo, un calore quotidiano che mi facesse riconoscere monaco facendole guadagnare il titolo di “casa” anche solo per poco. Non sono una grande viaggiatrice anche per questo motivo. Spesso allontanarci dalle proprie case, implica ricercare un nuovo posto, raramente si va via da un luogo per ricercarne uno simile. In me invece, che ho la fortuna di vivere in una città che riconosco mia, si sviluppa sempre un bisogno di ricerca delle somiglianze a cui aggrapparmi che mi permettono di sentire la città che visito più simile alla mia. Probabilmente, sotto questo punto di vista, ciò che mi è un po’ mancato è la calorosità delle persone, più fredde e distaccate. Questo mi ha fatto pensare a come le tradizioni si riflettano sul territorio e sulle caratteristiche delle persone. Noi in Italia, ma anche in una piccola città come Lucca, assumiamo caratteri completamente diversi da quelli che ho potuto osservare a monaco. La città ci plasma. Non solo le nostre esperienze ma anche il posto in cui viviamo ci porta ad essere quello che siamo. Forse invece che cittadini delle nostre città, dovremmo iniziare a riconoscerci come cittadini del mondo, non abbandonando le nostre tradizioni ma accogliendone altre, così da arricchirci, mano a mano, durante il corso della nostra vita.

(Elsa)



Ero già stato a Monaco qualche anno fa con la mia famiglia, ma visitarla con i compagni, in gita scolastica, è stato diverso e più divertente. Sono stato anche fortunato, perché ho visto luoghi che nel precedente viaggio, per questioni di tempo e di età (come Dacau), non ero riuscito a visitare. (...) Mi si chiede cosa mi porto dentro, cosa questa gita mi ha lasciato: mi sono divertito, emozionato e stancato. La domenica al rientro ho dormito tutto il giorno...

(Pietro)



Il mio viaggio a Monaco è stata un’esperienza indimenticabile. Ciò che mi ha colpito di più è stata la miscela di tradizione e modernità. Monaco è una città che riesce a mantenere intatti i suoi valori storici, come si può vedere nella Residenza di Monaco o nel Castello, ma allo stesso tempo abbraccia il presente con innovazione e tecnologia. La cosa che più mi è piaciuta è stata Marienplaz, una splendida architettura storica con un carillon all’interno che regala uno spettacolo unico.

In conclusione, Monaco mi ha dato molto più di un semplice viaggio turistico. Mi ha offerto l'opportunità di esplorare una bellissima città, di passare del tempo in più con i miei compagni e di apprezzare la bellezza della tradizione e dell'innovazione. Porto con me la consapevolezza che viaggiare non è solo visitare luoghi, ma anche scoprire qualcosa di nuovo su se stessi e sul mondo.

(Giulia)


Le gite scolastiche sono da sempre state un ricordo indelebile nella mente di tutti, i miei genitori me le menzionano sempre. (...)

Permettono ai ragazzi di uscire dalla propria comfort zone e affrontare nuove situazioni e prospettive. Questo aiuta a promuovere la fiducia in sé stessi e l'indipendenza (...). Condividere esperienze uniche e memorabili con i compagni di classe e gli insegnanti contribuisce a creare legami duraturi e accrescere uno spirito di collaborazione e apprendimento sul campo, ben oltre il lavoro quotidiano in aula. (...)

(Federico)


Del viaggio a Monaco mi rimarranno dei bellissimi ricordi, devo ammettere che le aspettative erano alte ma non sono stato deluso. La gita ha preso una svolta piacevole sin da quando ho visto la neve sulle Alpi al confine. Una volta arrivati a Monaco è stato bello vedere la presenza delle famigerate auto tedesche, le Audi, BMW, Mercedes e Porsche. 

Onestamente avevo qualche pregiudizio sul cibo ma mi sbagliavo, ho mangiato molto bene e inaspettatamente ho apprezzato molto i crauti e le salsicce locali ma soprattutto lo stinco che ho mangiato all’HB nel parco del castello di Neuschwanstein.

Porterò sempre con me i ricordi delle birre da un litro bevuto in centro, buone già di per sé, ma ancora di più in compagnia degli amici.

(Giuseppe)



E' stata un'esperienza incredibile, arricchita dalla bellezza della città, dalla sua cultura affascinante e dall'atmosfera. Viaggiare è sicuramente una delle esperienze migliori che possiamo fare e quando si ha la fortuna di viaggiare con amici è ancora più bello. Un viaggio lo ricorderai per sempre e non solo rimarrà impresso nella tua mente, ma con grande probabilità anche nel tuo cuore (...)

In conclusione penso di poter dire che ciò che mi è piaciuto di più di questo viaggio è stata la possibilità di averlo fatto, e di averlo condiviso con altre persone.

(Matilde)



La gita a Monaco è stata un’esperienza che sicuramente ricorderò con nostalgia nei prossimi anni, mi porto dietro prima di tutto i momenti di svago, le risate, la complicità e la collaborazione che si vengono a creare in questi momenti, che sicuramente hanno un ruolo fondamentale nel rafforzare le amicizie.

Durante questo viaggio d’istruzione le visite hanno coperto tutti i campi, dalla storia all’arte alla scienza allo sport, e sono state toccanti anche dal punto di vista umano, mi riferisco ovviamente alla visita del campo di concentramento di Dachau, dove nonostante fossimo tutti a conoscenza della realtà storica, venendo a stretto contatto con quell’ambiente ho sperimentato una profonda commozione e tristezza, unito a un momento di riflessione personale.

Un’altra esperienza che ricordo con piacere è la visita al museo della scienza, che ha aumentato il mio interesse per la scienza, grazie alla quantità di argomenti trattati e il modo coinvolgente con cui venivano esposti.

Il trovarsi all’estero, in certi momenti da soli, ha sicuramente contribuito a sviluppare una maggiore indipendenza e senso di adattamento a nuovi ambienti, essendo venuti a contatto anche con uno stile di vita diverso dal nostro; ha quindi sicuramente contribuito sia alla crescita personale che del bagaglio culturale. 


(Arianna)