Castello di Neuschwanstein

9/08/2024

IL CASTELLO di Neuschwanstein

Nell’ultimo giorno della nostra gita, nonostante la tristezza del ritorno, ci consola una visione un po’ insolita: un castello, fiabesco e che sembra incantato, che si staglia imponente dal bosco innevato. E’ il Castello di Neuschwanstein. Già dopo una rapida occhiata all’esterno ci accorgiamo della bellezza del castello, che avvolto nella magia, si affaccia su un lago che riflette i monti circostanti, facendoci sentire come catapultati nel regno delle favole.

Alle porte del castello, quella che sembrava semplice ammirazione diventa stupore, e con gli occhi all’insù e le bocche aperte, ci perdiamo tra i piccoli dettagli di quell’architettura così diversa da quella a cui siamo abituati. Il castello unisce infatti elementi di diversi stili, tra cui il Romanico, il Gotico e il Rinascimentale.

Inoltre il Castello si inspira all'architettura medievale e fiabesca, per questo fu utilizzato come modello per i castelli delle fiabe di Walt Disney, in particolare nella storia della “Bella addormentata nel bosco”.

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Foto di classe 

Appena entrati ci accoglie una guida, un po’ silenziosa, che però lascia parlare le audioguide che iniziano a raccontare la storia della reggia in cui ci stiamo addentrando.

Il Castello di Neuschwanstein fu costruito nel XIX secolo su commissione del re Ludwig II di Baviera. Il suo scopo era quello di permettere al sovrano di procurarsi un luogo sicuro ed appartato, come un rifugio personale.

I lavori iniziarono nel 1869 e furono completati nel 1886, due anni dopo la morte del re. Ludwig II progettò il castello come un omaggio alla musica e alle opere del compositore Richard Wagner, di cui era un grande ammiratore. Proprio per la stima nutrita nei confronti del compositore, il castello prende il nome "Neuschwanstein", che letteralmente significa "nuova pietra del cigno" in tedesco, in onore del "cigno dei Lohengrin", opera dello stesso Wagner.

Dando una sbirciata dalle enormi vetrate del castello, riusciamo a scorgere anche i cortili interni al castello, mentre nelle sale da cui passiamo, imperversa uno stile ricco, contraddistinto da sale lussuose e decorate con affreschi elaborati, ricchi di mito, arredi sontuosi e dettagli particolari e minuziosi.

La figura del cigno era visibile in ogni angolo, dalle ceramiche agli affreschi fino al vasellame ed ai mobili. Ma perché?

Il cigno nel Castello di Neuschwanstein rappresenta eleganza, bellezza e la purezza e la passione del re Ludwig II per la musica di Richard Wagner. Questo simbolo, oltre a rendersi garante degli attributi del principe e del castello in generale, contribuisce a creare un'atmosfera fiabesca e romantica all'interno del castello, che è diventato un'icona della Baviera e uno dei luoghi più visitati in Germania. Esso era inoltre l'animale araldico dei conti di Schwangau, di cui Ludovico II si considerava il successore. Infine è il simbolo cristiano della "purezza", cui Ludovico aspirava. questo simbolo diventa perciò chiave di lettura dell’intero castello, e racchiude in sè idee politiche e religiose che influirono sulla progettazione del castello.

Tra tutte le stanze visitate, la “Sala dei cantori” è quella che ci ha lasciate più stupiti per la sua grandezza e per gli affreschi che raccontano storie di dame e cavalieri. La stanza si sviluppa sull'intero quarto piano del lato orientale del Palazzo, e non ospitò mai nè banchetti, nè esibizioni ma solo sculture e monumenti in onore al mondo cavalleresco.

Sulla parete occidentale il pergolato dei cantori è separato da scalini e da tre ordini di colonne dal restante spazio, al di sopra del quale si trova una piccola tribuna.

Il programma figurativo della sala mostra tuttavia in particolare non il certame dei cantori, bensì la saga di “Parsifal e del Sacro Graal”. Sulla pergola è dipinto un paesaggio agreste. Nuovo accenno al cigno viene fatto in riferimento al figlio di Parsifal, ovvero il "cavaliere del cigno" Lohengrin.

Fin dalla sua gioventù Tannhäuser, Parsifal e Lohengrin furono delle figure con le quali il re si identificò e per questo volle che fosse loro riservato un posto d’onore all’interno della sua sontuosa reggia.

Pagina realizzata da: Isabelle, Lavinia, Elena, Elsa