In piazza - 8 marzo

8/03/2024

Sotto l'orologio -
Il sole finalmente...

Durante la gita scolastica che si è svolta a Monaco di Baviera ho avuto modo di conoscere e vivere una nuova cultura. Certamente mi sono rimasti impressi i palazzi del centro, molto diversi da quelli italiani, e in particolare il municipio situato a Marienplatz, conosciuto per il noto carillon, ma anche il parco olimpico con la sua bellissima architettura a “ragnatela” e circondato da un’enorme spazio verde; non scordiamoci poi la visita alla Residenz e al castello di Neuschwanstein, entrambe strutture bellissime e ricche di storia e arte, nonché luoghi simbolo di Monaco. 

Inoltre non posso dimenticare la visita alla Hofbräuhaus, tipica birreria bavarese all'interno della quale ho potuto assaggiare la birra tipica locale e ho potuto immergermi nell'atmosfera festosa e conviviale del locale, che era reso vivo dalla particolare musica tipica. Da questa gita mi porto dietro un bagaglio culturale arricchito, perché ho avuto modo di conoscere e sperimentare una nuova cultura, e tanti bei ricordi legati a Monaco. 

(Lavinia)

Anche in ambito sociale, i tedeschi sembrano più aperti e disposti ad ascoltare. Abbiamo assistito a una manifestazione nel giorno dell’8 marzo, e anche alcuni anni fa avevo assistito, qui a Monaco, a una manifestazione del gay pride.... 

(Isabelle)

Donne di tutto il mondo unitevi

Sciopero colorato

Femminismo, patriarcato, capitalismo?

L'8 marzo è una data che evoca una moltitudine di significati e sentimenti per molte persone in tutto il mondo. Per me, la manifestazione a Monaco di quest'anno è stata un'esperienza sorprendentemente trasformativa e allo stesso tempo empatica.

Di fronte alla manifestazione sono stato colpita dalla curiosità e dalla speranza. Curiosità per vedere come la comunità locale avrebbe affrontato le questioni di genere e speranza che l'evento avrebbe portato a un cambiamento tangibile e duraturo. Mentre camminavo tra la folla di persone riunite per celebrare e sostenere la giornata internazionale della donna, mi sono sentita immersa in un mare di energie contrastanti ma complementari.

(Amal)

C'erano donne di tutte le età e provenienze, ognuna con la propria storia da condividere e la propria voce da far risuonare. Eppure, ciò che mi ha colpito di più non è stata la diversità delle manifestanti, ma l'armonia di intenti che pervadeva l'intero raduno. In mezzo alla folla, ho visto solidarietà e sostegno reciproco, un senso di solidarietà che andava oltre le differenze superficiali.

(Amal)

Ma la vera bellezza di questa manifestazione risiedeva nella varietà delle voci rappresentate. Non si trattava solo di donne che alzavano la voce per rivendicare i propri diritti, ma anche degli uomini che si univano alla causa, consapevoli che la lotta per l'uguaglianza di genere è un impegno condiviso che coinvolge tutti noi.

Personalmente, mi sono sentita spinta a riflettere sul mio ruolo all'interno di questa lotta. Non posso negare di aver avuto il privilegio di essere in un paese in cui la disparità di genere non è così accentuata rispetto ad altri paesi nel mondo. Tuttavia, questo non significa che io sia esente dalla responsabilità di contribuire a un mondo più equo e inclusivo. La manifestazione mi ha ricordato l'importanza di essere un alleato attivo, di ascoltare e sostenere le voci delle donne e delle persone marginalizzate e di impegnarmi per un cambiamento reale che coinvolge senza dubbio pure me in qualità di donna e parte della comunità.

In definitiva, la manifestazione a Monaco dell'8 marzo è stata per me un momento di riflessione e azione. Ha esaltato le voci di coloro che spesso vengono ignorati o silenziati, e ha dimostrato il potere della solidarietà e della determinazione nel perseguire un futuro più giusto per tutti. E mentre il raduno si scioglieva e le persone tornavano alle proprie vite quotidiane, speravo che lo spirito di quella giornata rimanesse vivo in ognuno di noi, spingendoci a continuare a lottare per un mondo in cui l'uguaglianza di genere sia la norma, non l'eccezione.


(Amal)