Scuola Secondaria

"G.S. Poli"

Che strano il mondo fuori…dal solito!!!




di Bianca Coletta
Capotorti Sara-Coletta Bianca- D'Alto Daniele- Dell'Aquila Adriana- De Palma Giovanni- De Palma Simona- Leone Marco- Minervini Anna Gioia- Rizzo Valentina- Sasso Tiberia- Scardigno Giacomo- Spagnoletti Cosimo-



Non è stato affatto facile affrontare con pazienza questo periodo così difficile…

Restare in casa per oltre due mesi, sentirsi soli, controllati passo passo dai familiari, imparare a memoria ogni singolo oggetto di casa, guardare il mondo esterno solo dalla finestra e scoprire che tutta la città è deserta, non avere più un attimo di libertà! Unica libertà è stata quella di abbandonarsi alla fantasia!

Le mie uscite sono state limitate a quelle nel giardinetto per innaffiare le rose, e quella appena fuori dal portone, a sera, per lasciare il mastello, e niente più!

Finalmente il 25 Aprile mi sono concessa una passeggiata con mia madre, con tutte le dovute precauzioni e ormai l'immancabile mascherina, solo per andare a far visita ai miei nonni,

Quindi, se proprio devo raccontare del mondo esterno al tempo del COVID-19, posso solo IMMAGINARE come sarebbe stato, affidandomi ai ricordi dello scorso anno…

Con la mia fantasia, vado al giorno di Pasqua 2019 trascorso con zii e cugini a casa dei nonni paterni quando, nel corso del pranzo, abbiamo “rotto” le uova di cioccolato e poi, il giorno della Pasquetta con familiari ed amici, abbiam fatto una gita a Matera che, proprio lo scorso anno, è stata la Capitale Europea della Cultura! Quello che all’epoca mi sembrava assolutamente “normale”, a riviverlo oggi sembra un evento strabiliante ed emozionante!

Così come indimenticabili, erano i miei pomeriggi di allenamento di pallavolo, gli incontri settimanali all'A.C.R., gli appuntamenti “noiosi” a scuola, con compagni e professori. Finanche i compagni più insopportabili ed i docenti più severi, ora mi mancano!!!

Oltre alla fantasia, mi sorregge la speranza che presto tornerò a vedere il solito mondo esterno!






#Andrà tutto bene

Federica Roselli, II C

In questi ultimi mesi la frase "Andrà tutto bene" è stata subito associata al problema della pandemia da Covid 19. Una frase di speranza che ci ha portati ad affrontare il disagio con positività e fiducia che sarebbe tutto finito e saremmo tornati alla nostra vita quotidiana e a tutte le occasioni da vivere insieme (scuola, sport, musica). Perciò questo breve video racconta che nonostante il maligno Corona Virus si sia impegnato a rovinarci la vita, alla fine siamo riusciti a fermarlo, lasciandolo fuori dalle nostre abitazioni, dove ci siamo rifugiati e uniti nella speranza di vincerlo, difendendo così anche lo slogan "Andrà tutto bene"

STORIA DI UN PICCOLO E MALVAGIO RE: IL CORONAVIRUS

Traetta Valeria Classe I B


Il coronavirus ci ha rinchiuso nella prigione delle nostre case, ma inconsapevolmente ci ha aiutato a fare una straordinaria scoperta. Paragono spesso il Coronavirus ad un piccolo re. Un re spietato e malvagio, come quelli che si vedono nei film. Come dimenticarsi di questo essere che, pur essendo molto piccolo, comanda il mondo intero? Lui ha preso il comando di tutti i Paesi e ha deciso di chiudere le scuole, i parchi, i cinema, i teatri e tante altre strutture che quotidianamente utilizzavamo. Ha rinchiuso in casa miliardi di persone, minacciando e spaventando chi sarebbe uscito.Ha fatto strage di tanta gente, alcuni si sono salvati grazie all’aiuto di infermieri e medici, supereroi e supereroine che ogni giorno combattono contro il Coronavirus per la nostra salute.La maggior parte della popolazione ubbidisce a questo re rimanendo a casa. Molti considerano la propria abitazione come una prigione, infatti lo è a tutti gli effetti però c’è qualcosa in più. In casa si possono fare molte attività trascurate nel corso dell’anno. Possiamo leggere, allenarci, passare un po' più di tempo con gli animali domestici, sperimentare in cucina, studiare, migliorare qualcosa che non sappiamo fare e tanto altro. Spesso mi viene chiesto cosa faccio nei momenti liberi e soprattutto come mi sento durante questa interminabile quarantena. Io rifletto. Può sembrare un’attività banale, ma in questo periodo ho scoperto che aiuta molto ad accettare le piccole cose. Infatti penso a quanto era bello quel mondo prima del “governo” di questo re. Mi sentivo libera e spensierata. Ero felice perché potevo rimanere con i miei amici, potevo andare a scuola, uscire, fare la spesa… insomma erano bei momenti. Ora che sono rinchiusa in casa mi rendo conto di quanto siano importanti quei piccoli gesti spesso sottovalutati. In questa quarantena mi sento un po' malinconica perché vorrei tanto uscire e passeggiare, incontrare parenti o amici, abbracciare tutti i miei cari, ma capisco che per ora non posso farlo e con ansia aspetto quel felice momento. Attendo che quel re vada via e intanto mi godo quelle video-chiamate con gli amici che durano ore e ore in cui si provano tante emozioni tra cui un profondo senso di nostalgia.

La Pasqua molfettese ai tempi del Covid19

Ilaria Tedeschi e Amato Sara, II D

La Pasqua, vissuta quest’anno, è stata una Pasqua diversa, una Pasqua che resterà sempre nei nostri cuori, che non dimenticheremo mai … Molti hanno deciso di festeggiarla in videochiamata con amici e parenti, mangiando il tipico pizzarello e la scarcella, ricreando il pranzo pasquale molfettese … un modo per vivere questo momento in compagnia. Altri a Pasquetta hanno improvvisato un barbecue nelle fioriere di terrazze o balconi. E la tradizione continua… nonostante tutto!!!

Video n.2 di Enrico Papparella, II D


Daniela Bufi, II H