21 SETTEMBRE    MABON                                  11 Pridie calendas Octobris



11 Pridie calendas Octobris, Ludi Romani mense Pomona : Settembre, Mabon è quindi l'ultima porta dell'anno agricolo, ed indica la chiusura della stagione dei frutti e l'imminente avvicinarsi dell'inverno, la stagione della morte. Questo è un momento decisivo, in cui si fanno i conti di ciò che si è seminato e di ciò che si è raccolto durante l'anno. 

Pomona, la Signora dei frutti, presentata dal mito come moglie, ora di Picus, latore di responsi, ora di Silvanus, protettore dell’agricoltura, ora di Vertumnus, antica divinità etrusca che presiedeva alla maturazione dei frutti. Ovidio giurerebbe su quest’ultimo, infatti ce lo presenta come suo  corteggiatore, mentre della Dea ci offre questa descrizione:

“Nessun’altra delle Ninfe del Lazio curava i giardini più abilmente o era più devota alla cura dei frutteti, di qui il suo nome.. Adorava i campi e i rami carichi di mele mature. Portava un coltello da potatura curvo (falce), non un giavellotto, con il quale tagliava i rami secchi […] . Non avrebbe permesso ai rami di seccarsi; annaffiava in torrenti gocciolanti i vitigni contorti della radice assetata. Questo era il  suo amore e la sua passione. Altro non desiderava” [Ovidio, Metamorfosi, XIV, 623-630].


Natalis Telluris - 1 settembre, per la nascita della Dea Tellus.
Ludi Romani o Ludi Magni - dal 4 al 19 settembre in onore di Giove nel Circus Maximus. Erano stati istituiti da Tarquinius Priscus. Dal 366 a.c. divennero annuali. Dal 347 a.c. furono organizzati dai magistrati patrizi. 

  Cereris - 13 settembre, in onore di Cerere.
Templum Iovis Optimi Maximi in Capitolio - 13 settembre in onore di Iuppiter Optimus Maximus, Giove Ottimo Massimo, di Giunone e di Minerva. Per la dedicatio del tempio sul Capitolium da Horatius Pulvillus nel I anno della repubblica, deciso da Tarquinius Priscus. Per la triade capitolina il tempio aveva tre celle. Al centro Giove, sulla destra Minerva e a sinistra Giunone.

Clavus annalis - 13 settembre.
Epulum Iovis - 15 settembre, in onore di Giove.

Natalis Romuli - 20 settembre

Natalis Augusti - 23 settembre, nascita di Augusto.
Templum Apollinis in Campo Martio - 23 settembre in onore di Apollo. Dedicatio del tempio di Apollo in Campus Martius nel 431 ac. dal console Cneus Iulius, decisa nel 433 a.C. a seguito di una epidemia a Roma. Era anche chiamato Apollo Medicus.
Templum Veneris Genetricis - 26 settembre in onore di Venus Genetrix, Venere Madre. Si ricordava la dedicatio decisa da Iulius Caesar nella battaglia di Farsalo, nel Forum Iulium, nel 46 a.c.; Genetrix per la divina origine della famiglia Iulia.

Fortuna Reduce - 27 settembre, la fortuna che fa tornare i soldati in patria sani e salvi.

Da sempre, l’equinozio di autunno è stato un giorno importante per gli antichi. In Grecia tutte le cerimonie più significative si verificano durante il mese dell’equinozio. In questo periodo, chiamato dai Beoti, Demetrio o Cererino, Atene celebrava le grandi Tesmophorie, in onore di Demetra, dea del grano. A queste seguivano le Eleusine, feste legate al risveglio e all’assopimento dell’agricoltura in cui si ricordava il rapimento di Persefone, figlia di Demetra, da parte di Ade, il dio degli Inferi. Queste festività duravano dai tre ai nove giorni e iniziavano con la caccia dei tori. Il vincitore conquistava un premio d’orzo. 

Mabon è la festività dell'equinozio, il giorno che si trova a metà fra i due solstizi; è un tempo di equilibrio, quando luce e buio sono uguali e astronomicamente dà inizio all'autunno. È celebrato alla fine del periodo più faticoso dell'anno in cui viene effettuato il secondo raccolto. Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell'arrivo dei mesi freddi. Generalmente inizia il periodo della caccia. Molte specie migratorie - come le rondini - avviano il loro lungo viaggio verso sud. Il cigno è l'uccello dell'Equinozio in quanto simbolo dell'immortalità dell'anima e guida dei morti nell'aldilà. E' tempo di bilanci: abbiamo sotto gli occhi ciò che abbiamo seminato durante l'anno, e possiamo constatare quali frutti abbiamo raccolto. In occasione di questo periodo e dell'aratura dei campi erano effettuati un gran numero di riti locali e regionali con il comune denominatore del ringraziamento e della supplice preghiera di mitezza per la difficile stagione in arrivo. Il periodo dell'equinozio d'autunno veniva chiamato anche Michaelmas o Michael Supremo, il giorno dedicato all'arcangelo di fuoco e di luce alter-ego di Lucifero. Il mese di settembre era anche il periodo in cui si svolgevano i Grandi Misteri di Eleusi, basati sul simbolismo del grano. Inoltre è il tempo per la fabbricazione del vino, dalla raccolta delle uve alla pigiatura e sino alla sua chiusura nel buio delle botti. Il processo della fermentazione delle uve avveniva con procedure che un tempo venivano accompagnate da rituali ben specifici ed era visto come simbolo della trasformazione spirituale che ha luogo durante le iniziazioni e i riti misterici, nel buio dei santuari sotterranei. Mabon va vista in effetti come una festa iniziatica, rivolta alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza. E' tempo di volgersi all'interiorità: nella parte declinante della Ruota dell'Anno si viaggia dentro noi stessi, entriamo nel tempo del buio per riflettere sui misteri della trasformazione attraverso la morte. 


Mabon è la festività dell'equinozio, il giorno che si trova a metà fra i due solstizi; è un tempo di equilibrio, quando luce e buio sono uguali e astronomicamente dà inizio all'autunno. È celebrato alla fine del periodo più faticoso dell'anno in cui viene effettuato il secondo raccolto. Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell'arrivo dei mesi freddi. Generalmente inizia il periodo della caccia. Molte specie migratorie - come le rondini - avviano il loro lungo viaggio verso sud. Il cigno è l'uccello dell'Equinozio in quanto simbolo dell'immortalità dell'anima e guida dei morti nell'aldilà. E' tempo di bilanci: abbiamo sotto gli occhi ciò che abbiamo seminato durante l'anno, e possiamo constatare quali frutti abbiamo raccolto. In occasione di questo periodo e dell'aratura dei campi erano effettuati un gran numero di riti locali e regionali con il comune denominatore del ringraziamento e della supplice preghiera di mitezza per la difficile stagione in arrivo. Il periodo dell'equinozio d'autunno veniva chiamato anche Michaelmas o Michael Supremo, il giorno dedicato all'arcangelo di fuoco e di luce alter-ego di Lucifero. Il mese di settembre era anche il periodo in cui si svolgevano i Grandi Misteri di Eleusi, basati sul simbolismo del grano. Inoltre è il tempo per la fabbricazione del vino, dalla raccolta delle uve alla pigiatura e sino alla sua chiusura nel buio delle botti. Il processo della fermentazione delle uve avveniva con procedure che un tempo venivano accompagnate da rituali ben specifici ed era visto come simbolo della trasformazione spirituale che ha luogo durante le iniziazioni e i riti misterici, nel buio dei santuari sotterranei. Mabon va vista in effetti come una festa iniziatica, rivolta alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza. E' tempo di volgersi all'interiorità: nella parte declinante della Ruota dell'Anno si viaggia dentro noi stessi, entriamo nel tempo del buio per riflettere sui misteri della trasformazione attraverso la morte. 

Guardati dalle Idi di marzo! disse un indovino a Cesare, pochi giorni prima che questi fosse ucciso. E la profezia si avverò: Cesare fu trucidato il 15 marzo, giorno delle Idi. Perché I’indovino aveva usato la parola “Idi” per indicare un dato giorno del mese? I Romani fissavano, nel mese, tre giorni con un nome particolare: le Calende, le Idi e le None. Le Calende erano il primo giorno del mese. Il nome di “Calende” deriva dal verbo del latino antico “calare” che significa “annunziare”; infatti il primo d’ogni mese il Pontefice Massimo annunciava le feste religiose che si sarebbero svolte in quel mese. Le Idi erano il giorno del plenilunio; cadevano il giorno 13, eccetto che nei mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre, nei quali cadevano il 15. Il loro nome deriva da un verbo greco che significa “risplendere”. Le None erano comprese fra le Calende e le Idi, e cadevano il nono giorno prima di queste. Tutti gli altri giorni del mese, si contavano a ritroso, partendo da questi punti fissi, e contando sia il giorno di partenza che quello di arrivo.