CEDRUS LIBANI

Cedro del Libano

Famiglia: Pinacee

Etimologia:kedron è l’antico nome di origine araba della pianta, col significato di potere, riferito all’aspetto maestoso dell’albero; libani indica l’area di origine.

Origine: Asia Minore, dove formava estesi boschi.

Introd.: in Europa nel XVI secolo.

Usi:da noi viene usata come specie ornamentale; nei paesi di origine era usato per costruzioni importanti: il tempio del popolo ebraico al tempo di re Salomone e la sua sala del trono erano costruite in legno di cedro

Note: i cedri e tra questi il cedrus libani, formano assieme a palme e magnolie la struttura arborea più importante degli odierni giardini della Spezia, escludendo il Boschetto che è un capitolo a parte. Gli alberi più imponenti, come appunto i cedri, sono stati messi a dimora sui bordi delle aree destinate a giardino in modo da formare lo sfondo cromatico delle alberature minori o da fiore, sistemate nelle aiuole più interne. I cedri liberi così di estendere le loro ramificazioni hanno raggiunto oggi una dimensione considerevole. Negli ultimi tempi, sono stati messi a dura prova dalle tempeste di vento ma formano ancora la trama filtrante, delle atmosfere marine, verso l’interno del giardino. Un bell’esemplare sopravvissuto a queste tempeste, che hanno decimato questi grandi alberi in tutti i giardini d’Italia, è isolato in una piccola aiola circondata da panchine, situata nei pressi del monumento a Giovanni Cappellini. Sei maestosi esemplari di Cedrus libani si trovano invece allineati, lungo viale Italia. Formano una barriera sempreverde di grande imponenza verso mare, per bilanciare il filare delle slanciate palme di viale Mazzini.

Nell’elenco del 1887 il Bracciforti riporta questa specie, con il nome di Abies cedrus, assieme all’Abies cedrus var. atlantica.

Progetto realizzato dal Comune della Spezia in collaborazione con il Garden Club La Spezia
Testi: Arch. R. Ghelfi Disegni: Arch. D. Scarponi
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