MELIA AZEDARACH

Albero dei rosari

Famiglia: Meliacee

Etimologia: dal greco melia = frassino perché le foglie sono suddivise come quelle del frassino; azedarach probabilmente deriva dal persiano azzadirack = albero nobile.

Origine: regione Himalayana e Asia sud occidentale. Naturalizzata in Europa meridionale, Africa, Stati Uniti, Messico e regioni tropicali del Sudamerica.

Introd. : nota in Europa dal XVI secolo.

Usi:nei paesi di origine il legno viene impiegato in falegnameria; da noi è ornamentale ma in passato con i semi si confezionavano i grani dei rosari e si ricavava olio per illuminazione; la corteccia della radice ha proprietà vermifughe. I fiori non attraggono le api e gli altri insetti impollinatori. La pianta contiene, infatti, principi attivi ad azione repellente e le foglie sono velenose così come tutte le altre parti della pianta. Il legno ha una colorazione chiarissima, con venature lineari, facilmente tagliabile e lavorabile è utilizzato per l’impiallacciatura del mobilio e per la realizzazione di parquet.

Note: un solo esemplare di Melia azedarach è presente nell’aiola prospiciente via Mazzini, vicino alla rotonda con le nuove camelie.

Progetto realizzato dal Comune della Spezia in collaborazione con il Garden Club La Spezia
Testi: Arch. R. Ghelfi Disegni: Arch. D. Scarponi
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